4 giugno
LE SOCIETÀ CIVILI SI DISSOLVONO
SENZA I VALORI ITALIANI TRAMANDATI
Le attuali democrazie (LIB-LAB), (LIBERAL LABOR), misto di liberalismo e socialismo "europeo", devono affrontare: la questione della vita, il relativismo etico, la democrazia procedurale estesa, la dissoluzione dei legami sociali.
Si è radicata nelle coscienze la “sacralità” dei diritti umani. L’impegno per i diritti umani prevede innanzitutto che ci sia l’impegno per... il diritto ad essere uomini, cioè a non essere respinti al di fuori dell’area della vita.
Una volta la vita era dominio della natura, mentre oggi anche il diritto e la politica vi entrano (bio - diritto, bio - politica) perché vi è entrata la scienza. Non si sa dove ci porteranno le biotecnologie.
Occorre rimeditare sulle basi naturali della vita: famiglia, parentalità, condizione di figlio, libertà, esperienza della morte perché sono problemi che le democrazie dell'Occidente devono risolvere.
I beni primari della persona non possono essere decisi dalle maggioranze politiche perché sono tutelati dal diritto delle comunità e dal diritto delle genti, cioè sono radicati in tutte le culture umane. Si tratta di rispettare il modello naturale della famiglia, costituito da un uomo e da una donna, di riconoscere i diritti del soggetto umano non ancora nato (embrione o feto), l’illiceità dell’aborto, dell’eutanasia e degli interventi genetici manipolati.
Il relativismo etico scardina le basi della vita civile. La libertà per ciascuno, di seguire qualsiasi codice di comportamento in base al fatto che non viene ritenuto possibile stabilire un ordinamento unitario di valori, impedisce la coesione nelle associazioni civili.
La democrazia procedurale estesa, cioè il riconoscimento eccessivo dato alle regole nei confronti dei contenuti, entra in crisi quando nella società nascono tensioni di un certo rilievo, perché comporta la neutralizzazione dei valori fondanti della vita civile. Le regole non stabiliscono il reale contenuto delle decisioni né che cosa è giusto.
Le democrazie devono risolvere il problema della ridistribuzione dei beni per evitare la scissione dei legami sociali. La preminenza conferita al singolo da parte del liberalismo muta la democrazia in governo del singolo, da parte del singolo, per il singolo.
I valori cristiani del popolo italiano (dignità della persona umana, famiglia, solidarietà e sussidiarietà) sono indispensabili ad una valida democrazia perché promuovono un sentimento della vita ancorato alla centralità dell’uomo e permettono una convivenza ordinata e feconda.
LE SOCIETÀ CIVILI SI DISSOLVONO
SENZA I VALORI ITALIANI TRAMANDATI
Le attuali democrazie (LIB-LAB), (LIBERAL LABOR), misto di liberalismo e socialismo "europeo", devono affrontare: la questione della vita, il relativismo etico, la democrazia procedurale estesa, la dissoluzione dei legami sociali.
Si è radicata nelle coscienze la “sacralità” dei diritti umani. L’impegno per i diritti umani prevede innanzitutto che ci sia l’impegno per... il diritto ad essere uomini, cioè a non essere respinti al di fuori dell’area della vita.
Una volta la vita era dominio della natura, mentre oggi anche il diritto e la politica vi entrano (bio - diritto, bio - politica) perché vi è entrata la scienza. Non si sa dove ci porteranno le biotecnologie.
Occorre rimeditare sulle basi naturali della vita: famiglia, parentalità, condizione di figlio, libertà, esperienza della morte perché sono problemi che le democrazie dell'Occidente devono risolvere.
I beni primari della persona non possono essere decisi dalle maggioranze politiche perché sono tutelati dal diritto delle comunità e dal diritto delle genti, cioè sono radicati in tutte le culture umane. Si tratta di rispettare il modello naturale della famiglia, costituito da un uomo e da una donna, di riconoscere i diritti del soggetto umano non ancora nato (embrione o feto), l’illiceità dell’aborto, dell’eutanasia e degli interventi genetici manipolati.
Il relativismo etico scardina le basi della vita civile. La libertà per ciascuno, di seguire qualsiasi codice di comportamento in base al fatto che non viene ritenuto possibile stabilire un ordinamento unitario di valori, impedisce la coesione nelle associazioni civili.
La democrazia procedurale estesa, cioè il riconoscimento eccessivo dato alle regole nei confronti dei contenuti, entra in crisi quando nella società nascono tensioni di un certo rilievo, perché comporta la neutralizzazione dei valori fondanti della vita civile. Le regole non stabiliscono il reale contenuto delle decisioni né che cosa è giusto.
Le democrazie devono risolvere il problema della ridistribuzione dei beni per evitare la scissione dei legami sociali. La preminenza conferita al singolo da parte del liberalismo muta la democrazia in governo del singolo, da parte del singolo, per il singolo.
I valori cristiani del popolo italiano (dignità della persona umana, famiglia, solidarietà e sussidiarietà) sono indispensabili ad una valida democrazia perché promuovono un sentimento della vita ancorato alla centralità dell’uomo e permettono una convivenza ordinata e feconda.
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