martedì 26 novembre 2019

4° Premio Internazionale di letteratura Salvatore Quasimodo 2018

Premio Salvatore Quasimodo 2018, ecco tutti i nomi dei vincitori
La quarta edizione del premio "Salvatore Quasimodo" rientra nelle ricorrenze speciali che hanno ricordato il cinquantenario della morte del poeta siciliano che cade proprio quest'anno. La cerimonia di premiazione si è svolta a Rocca Imperiale, "Il Paese della Poesia", durante la decima edizione del festival poetico "Il Federiciano", alla presenza del figlio Alessandro Quasimodo, dell'editore, poeta e organizzatore del Premio Giuseppe Aletti, del poeta torinese Gian Giacomo Della Porta, già vincitore del "Quasimodo" nel 2017, e della presidente dell'Associazione "Senartica" Lucia Abbate.
Nell'auditorium gremito di persone provenienti da tutta Italia e anche dall'estero (Francia, Germania, Venezuela), sono stati ufficializzati i nomi dei vincitori delle numerose sezioni del premio letterario, che prevede ben quindici categorie, in considerazione della personalità eclettica di Quasimodo, che era un poeta, traduttore, saggista, amante della musica e dell'arte in generale. Ai premiati sono stati consegnati medaglie (ai finalisti), targhe (ai secondi e terzi classificati) e un quadro con l'immagine del poeta per i primi classificati di ogni sezione: Giovanni Codutti, Giorgio Zapparella, Maria Mottola, Sandra Ludovici, Ildo Cigarini, Camillo Lanzafame, Francesco Liparulo, Christian Spinello, Roberta Pelagalli, Niccolò Grossi, Luisa Marini, Emilia Isabella Nastasi, Giacomo Cassetta, Alessandro Caione, Vincenzo Mancinelli, che hanno ricevuto il premio dalle mani di Giorgia Marcelli, dello Staff Aletti Editore.
Proprio a Rocca Imperiale, è ubicata una stele in pregiata ceramica con la poesia "L'alto veliero" di Quasimodo (che parla della nascita del figlio), e quest'anno il 20 agosto (giorno di nascita del poeta) è stata aggiunta la stele con la poesia "Al figlio" di Maria Cumani, sua compagna e moglie per oltre venti anni, e madre di Alessandro Quasimodo. Con le due poesie dedicate al figlio della coppia, scelte da Giuseppe Aletti, si è inteso rendere un altro omaggio a questo importante poeta del 900, la cui visione pessimistica è più che mai attuale tanto che la sua importanza viene riscoperta dalle nuove generazioni.

venerdì 15 novembre 2019

Opera teatrale in 5 atti

L’assedio Di Costantinopoli 

COD: 9788830610125
Categorie: Narrativa | Fiction
Tag: Nuove Voci - Confini
DESCRIZIONE

Costantinopoli, la città d’oro, è assediata dal sultano turco Murad II che vuole conquistare la città per impossessarsi dell’emporio commerciale a cui affluiscono tutte le merci del mondo. Gli Ottomani hanno già preso tutti i territori dell’Impero romano d’Oriente e mancano soltanto alcune città come Costantinopoli, Tessalonica e Mistrà nella Morea. L’autore racconta in forma di dialogo l’agonia di Bisanzio dove molti diventano poveri e devono servire nelle dimore degli aristocratici che beneficiano delle concessioni imperiali e gestiscono gli immobili dati in affitto ai mercanti stranieri. Gli artigiani chiudono le loro botteghe perché in città non affluiscono più le materie prime necessarie per le manifatture. Le repubbliche marinare di Venezia e Genova controllano tutto il traffico commerciale e gestiscono i banchi che elargiscono monete auree e d’argento servendosi anche di carte di cambio per la cessione delle finanze necessarie per le compravendite dei beni.


mercoledì 6 novembre 2019

ricordo del Cinquantennale

Cinquantennale 150° Corso "Montello" - 25 ottobre 2018
Dopo 50 anni l’Accademia Militare di Modena chiama i suoi allievi del 150° Corso “Montello” per riaffermare i valori spirituali del popolo italiano che devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
La società civile è tale se fondata sul rispetto dell’uomo esistenziale e concreto, dei suoi diritti, se è ben salda sulla fede nel progresso interno della vita e della storia del popolo italiano e se si avvale della forza della libertà.
Gli Italiani con la loro ragione e volontà sapranno attingere alla loro fede nel progresso interno della vita e della loro storia, alla forza della loro libertà, posta al centro della cittadinanza, quale apertura di fini e di senso del loro futuro per superare le difficoltà del vivere quotidiano.
Le basi della nostra nazione, come entità permanente, sono la continuità culturale, la tradizione, la consapevolezza storica, l'amore di patria. A questi valori sono ancorati i cuori di noi tutti.
I sentimenti di amicizia sono rivissuti per la comune esperienza di impegno nella preparazione all'esercizio del comando di uomini chiamati per servire la patria.
Modena 25 ottobre 2018
Col. Dott. Francesco Liparulo