martedì 22 dicembre 2015

La città metropolitana non decolla

LUIGI BRUGNARO NON RIESCE A UNIRE 
I RESPONSABILI DEL TERRITORIO VENEZIANO

La città metropolitana non riesce ad avere uno statuto condiviso da tutte le forze politiche. 
Il sindaco sostiene di non essere stato “per nulla immobile” e di non avere il “dono dell’ubiquità”; si sta “cambiando il metodo”. Lo Statuto è stato mandato a tutti i sindaci dei comuni interessati e alle forze politiche del territorio ma gli attori del Consiglio metropolitano non sono disponibili a fare gli interessi oggettivi dei cittadini, cioè non riescono a mettersi d’accordo per redigere un regolamento di comportamento per il bene comune del loro territorio.
Si tratta di redigere una normativa di comportamento per valorizzare le specificità del territorio veneziano, cioè creare un documento sentito da tutti, ma i due schieramenti contrapposti non riescono a trovare un metro di lavoro per coinvolgere tutti per la stesura delle parti salienti dello Statuto.
I “rappresentanti delle forze vive della società” presenti nel Palazzo Corner non riescono ad accogliere l’invito del sindaco metropolitano a “governare insieme”. I consiglieri ritengono di essere venuti in assemblea con “istanze del territorio per offrire più opportunità” al sindaco e per dare risposte ai cittadini con la compilazione di uno “Statuto semplice, veloce e flessibile”.
Il sindaco metropolitano si sente di aver fatto il proprio dovere inviando la Bozza a tutti e non si rende conto che è il “Consiglio metropolitano che deve preparare lo Statuto”.
Francesco Liparulo - Venezia

Il sindaco Luigi Brugnaro annaspa sempre di più

LA CITTADINANZA VENEZIANA STRINGE LA CINGHIA
PER ELIMINARE I DEBITI ACCUMULATI DALLA SINISTRA 
Interessi e corruzione hanno coperto il nostro corpo politico veneziano di vergogna e dobbiamo rimediare alle malefatte delle precedenti amministrazioni.

Per stare vicino ai propri concittadini e aderire a una politica di verità, occorre ascoltare, evidenziare le esigenze della cittadinanza e battersi innalzando con orgoglio la bandiera del Movimento 5 Stelle, costituito da uomini e donne generosi che sanno essere portavoce dell'elettorato del territorio per abbattere tutte le barriere che tengono lontano i cittadini dall'amministrazione del Bene comune.
Il Movimento 5 Stelle di Venezia lotta per una democrazia partecipata, cioè per un coinvolgimento di tutti i cittadini nelle decisioni che riguardano la comunità civile.
Si tratta di realizzare una politica per la persona e non per l'individuo isolato, cioè attuare un'amministrazione che sussidiariamente aiuta i cittadini a interagire tra loro per il loro benessere spirituale e materiale.
Il Comune di Venezia ha ricchezze ingenti ed occorre che il Bene comune, il Bene di noi tutti, si riversi su ogni uomo o donna e non sia prerogativa di furbetti o di lobby. 
Sì al Movimento 5 Stelle.

martedì 15 dicembre 2015

Il Comune di Venezia non ha soldi per salvare i servizi alle famiglie

MAMME E BAMBINI PRESENZIANO I LAVORI
NELLA RIUNIONE CONGIUNTA DI CA’ LOREDAN
Mamme e bambini affollano la Sala Giunta Grande in Ca’ Farsetti alle 11.30 del 10 dicembre e inducono il giovane Matteo Senno, presidente della XI Commissione Consiliare (politiche educative e della famiglia, politiche giovanili, sport, educazione alla legalità, tradizioni) a spostare alle 11.45 la riunione, congiunta alla VIII Commissione (bilancio, bilancio partecipativo, economato, finanza e tributi), nella Sala delle Riunioni Consiliari di Ca’ Loredan per esaminare la proposta di deliberazione PD 2015.655 del 24/11/2015: "Bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2016-2018" – politiche educative.
Alla seduta è presente l’assessore Paolo Romor (Risorse Umane, Politiche educative, Avvocatura Civica, Semplificazione amministrativa, Prosindaco del Lido).
Alle 11.52 l’assessore, invitato dal presidente Senno, afferma: “Partirei subito con la vicenda “BarchettaBlu” visto che ci sono attese su questo.
BarchettaBlu è “un’associazione che organizza attività rivolte a bambini e alle loro famiglie, a insegnanti ed a educatori e collabora con enti privati e pubblici per l'organizzazione di servizi educativi e ludici. La principale di queste attività è il progetto Famiglie Insieme, strutturato in nidi famiglia. Si propone un servizio innovativo nell’ambito dell’accudimento e dell’educazione, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche educative del Comune di Venezia e con un gruppo di professionisti esperti in ambito educativo e psicopedagogico. Nel complesso, l’organizzazione dei servizi è rivolta a 51 famiglie. Il progetto è finanziato direttamente con fondi comunali con un accordo triennale di cui l’ultimo è per il triennio 2012- 2015. Presidente dell’associazione è la dottoressa Marina Zulian”.
“Il totale proposto all’Associazione - dice l’assessore - è 135.000 euro. Si tratta di una somma di gran sforzo per il Comune dal punto di vista della situazione generale. Non ci sono state promesse né promesse non mantenute. È lo sforzo massimo che riesce a fare il Comune”.
Alle 11.59 interviene Giovanni Pelizzato ( Lista civica Casson): “Avevamo cercato di capire e Michele Zuin (assessore al Bilancio), che oggi non è presente, avrebbe fatto i conti della serva. A fronte azzeramento gestito da BarchettaBlu ci sarebbero 50-54 bimbi da prendere in carico dalla struttura. I conti sono importanti. Però non si mette nel bilancio le opportunità. Non potete non mettere in conto questo aspetto della residenzialità, l’importanza di garantire centro storico per residenzialità”.
Il pubblico presente manifesta il suo consenso con un “battimani”.
“Ma allora - afferma alle 12.00 Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle - vorrei mettere in evidenza la modalità con cui si propone questo taglio: taglio ad agosto che avrebbe avuto luogo da settembre. Non è parlare se giusto o meno metterlo. Quali sono gli effetti di un troncamento così immediato al finanziamento? Questi bambini rimangono a casa senza servizi quando l’anno scolastico è iniziato. Quindi questa è la domanda: uno sforzo di 40.000 euro per ulteriori rispetto agli sforzi fatti. Non sono freddi conti di bilancio; bastano per questo anno scolastico?”.
Interviene Andrea Ferrazzi: “Primo, fare una constatazione: 136.000 euro messi per 2015? Sono anno scolastico? Euro 84.000 per la locazione dell’immobile, più utenze 10.000 euro, più contributo 40.000 euro; riusciamo a tirarli fuori grazie ad avanzi della direzione dal bilancio 2015? Il contributo è anche anno scolastico, anno solare? L’anno scolastico 2104- 2015 è già stato dato. Si parte dall’anno in corso. Non ci eravamo lasciati, come ha detto Pelizzato, con valutazione, con impegno Amministrazione di vedere contributi e si vedeva possibilità di trasformare il servizio con posti messi a disposizione dal Comune? Se dovessimo chiudere questa esperienza e trasformare servizio comunale, mettere in discussione servizio che ha creato la rete? Capisco quello che dice assessore Romor. Il modello della Convenzione potrebbe essere esteso; dire che partiamo con azzerare cose che non funzionano non è serietà; è nata su esigenze di servizio che non rispondeva alla domanda o un numero di gente era andata a questa cosa che funzionava". 
“Secondo - continua il consigliere PD - ci sono risorse per questa Amministrazione che può attingere; benefici pubblici: si può già anticipare su anno 2015 e inizio 2016; ci sono operazioni importanti che questa Amministrazione sta chiudendo. Ci sono vari fondi a cui accedere in questa prospettiva; fare analisi seria perché ci sono i fondi per dare risposta a questo”.

Alle 12.09 Davide Scano del Movimento 5 Stelle afferma: “Con Zuin era stato fatto ragionamento in Comune; era stato detto: “Salvare il salvabile per anno scolastico in corso, poi vedremo nel senso che stiamo già dando”. Come scritto nella mozione, dare equità per tutti i soggetti che beneficiano della struttura pubblica. Ciò non toglie che aspettativa legittima non ha trovato soddisfazione e un po' resa vana. Fare stesso ragionamento di Zuin per quanto riguarda tagli a Partecipate. ZUIN ha spiegato che i tagli per 2016 sono fatti con largo anticipo e iniziati tre mesi prima. Figli e figliastri; da ora in poi tutti allo stesso modo: questo è ragionamento serio. Quello fatto è pastrocchio e non va bene”.
“Da difendere questa esperienza - dice alle 12.15 Nicola Pellicani - e prendo atto di quello che ci ha enunciato oggi. Possiamo confrontarci per fare un emendamento, per fare un passetto in più per salvare intero anno scolastico per BarchettaBlu. Come dicevo, se facciamo ragionamento propagandistico, non so se si può far lo stesso discorso fatto per Partecipate. Va fatto un ragionamento per tutti gli asili che abbiamo nel territorio (privati e pubblici) e ragioniamo su questo emendamento; fare un passetto in più. Sono 25.000 euro quelli che mancano per arrivare alla precedente quota di 159.000 euro; fare uno sforzo massimo in sede di bilancio per fare sì che questa esperienza possa arrivare alla fine del 2016”.
L’assessore interviene: “135.000 stanzieremo. Su aspettativa, sul fatto che non aggiungeremmo cifre, in verità è il contrario. Buona fede nell’Amministrazione. Abbiamo atteso e trovato; siamo riusciti a trovare avanzi per dare questo contributo. Su aspettative legittima non mi pare che il Comune debba prendersi colpe che non sono sue”.
Alle 12.25 Elena La Rocca afferma: “Intanto la drammatica situazione del bilancio è stata ereditata Qui scelte politiche. Dico che 80.000 euro spesi per il direttore generale, spesi 80.000 euro per premio regata, 20.000 euro per fuochi di artificio, 2 milioni e 700.000 euro per per espropri della Vallerai Bis e cementificazione. Sono scelte politiche. A maggio 2015 c’erano aspettative con delibera. Trovare somma che rende possibile la conclusione di questo anno scolastico”.
Rocco Fiano (Lista Casson) interviene: “Assessore Romor ha detto delle cose, però questa Amministrazione parla sempre del Commissario, rappresentanza del Comune di Venezia. Il Consiglio comunale, se prende impegni con Associazione che si è trovata iscrizioni con 159.000 euro della delibera del Comune, tutte quelle cose che fanno le Amministrazioni comunali, perché non si prende anche quello che ha promesso il Commissario a BarchettaBlu? Si garantisce quest’anno e poi si esaminerà il tutto. Con raccomandazione di tenere per riferimento anche quelle esperienze che funzionano per il privato, tenendo conto di quanto di buon è stato fatto”.

Monica Nobile, pedagogista di BarchettaBlu ed educatrice da 17 anni interviene alle 12.30: “Quello che ha detto, assessore, non lo deve mai dire. Mai fatte promesse alle famiglie. Con il Commissario stanziati 159.000 euro. Non siamo Associazione imprenditrice. Ci siamo impegnati con i genitori perché avevamo stanziamenti certi. Se non ha più soldi, dovrà dire alle famiglie: “Scusate, non ci sono più soldi. Fare sparire voce dal Bilancio, non lo faccia per noi, assessore. Non lo deve più dire”.

“Ripeto - risponde l’assessore - l’Amministrazione sta facendo enorme sforzo per risolvere. Stanziamento di 135.000 euro è enorme rispetto a situazione del Bilancio per mille sofferenze nella macchina comunale; è cifra enorme”.
Per il Dott. Marzio Ceselin, direttore delle politiche educative, “la differenza rispetto al bilancio dell’anno scorso, ci sarà contrazione del contributo che viene dato pari al 15%. Non si tratta di tagli a servizi ma risparmi che discendono da riorganizzazione. I consiglieri di maggioranza sono tutti d’accordo”.
Alle 13.10 termina la riunione congiunta.
Francesco Liparulo - Venezia

domenica 13 dicembre 2015

Il sistema bancario italiano non assolve al suo compito

GOVERNO PRIMO RESPONSABILE
DELL'ATTUALE  CRISI  DELL'ITALIA
L’Italia con l’elevata tassazione imposta dal governo non riesce più a sostenere i limiti di spesa imposti in un momento di crisi generalizzata e di fuga dei giovani all'estero perché non trovano lavoro. Il principio di risparmio, imposto dai governi negli ultimi anni nel pubblico e nel privato, ha aggravato la crisi e non ha dato soluzioni alla disoccupazione.

Le banche hanno già ricevuto un grande sostegno con tassi agevolati dalla Banca centrale europea ma non sostengono il loro ruolo che è quello di "aiutare le famiglie e l'impresa in difficoltà". Anzi alcune banche con "raggiri e imposizioni" vendono "azioni" a rischio il cui esito prosciuga i risparmi dei cittadini e anche le buone uscite dei lavoratori in pensione.
L'ossigeno vitale non arriva a chi è impegnato nella produttività del Paese, cioè i lavoratori si trovano ad affrontare una disoccupazione che diventa sempre più insostenibile e le banche continuano a non agevolare il credito a chi fa impresa e genera produttività e lavoro.
C'è l'esigenza, in questo momento di disagio sociale, di uno Stato che riconosca e sostenga le famiglie e le imprese secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di energie singole e di organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo e non degeneri per “le patologie politiche” presenti nella comunità.

I valori fondamentali della società (la persona umana, la famiglia, la sussidiarietà, la solidarietà) passano in secondo luogo nel sistema Stato - mercato che impone le proprie concezioni individualistiche nell’attuale mondo globalizzato, dove le regole del mercato non tengono conto della dignità della persona umana.
Lo Stato è il primo responsabile di tutta la politica del lavoro, cioè è il datore di lavoro indiretto che deve provvedere all’emanazione delle leggi che disciplinano il settore lavorativo. Le attività delle società produttive, direttamente responsabili perché determinano i contratti e i rapporti di lavoro, esigono una politica che garantisca il rispetto degli inalienabili diritti delle persone.
La difesa degli interessi esistenziali dei lavoratori in tutti i settori produttivi è resa possibile soltanto da uno Stato che dispone di istituzioni che considerano la persona umana come soggetto del lavoro e non come “merce” per aumentare la ricchezza del Paese.
La responsabilità primaria in una società civile e politica spetta all'autorità politica, intesa come funzione essenziale senza la quale la persona umana non può acquisire il bene comune, indispensabile alla sua vita e a quella di tutta la società civile.
Il compito delle persone, investite di potere politico, è quello di emanare una legislazione che garantisca un'ordinata convivenza sociale nella vera giustizia perché tutti i lavoratori possano trascorrere una vita dignitosa.

La legge civile deve assicurare soprattutto i diritti fondamentali che appartengono alla persona.
Il lavoro è un bene essenziale perché con esso l’uomo realizza se stesso ed espleta la sua libertà nella comunicazione con gli altri per la creazione del bene comune, necessario al benessere materiale e spirituale della società civile. L'operaio ha anche una vita familiare che è un suo diritto e una sua vocazione naturale. La sua attività è condizione per la nascita e il mantenimento della famiglia, ritenuta cellula primordiale di tutta la comunità civile. La perdita del salario del capo famiglia mina alla radice l'unità fondamentale della stessa società.
L'esigenza di creare ricchezza e sostenere la competizione nel mondo globalizzato non può tralasciare la preminenza dei valori essenziali e il mantenimento della coesione sociale, cioè non può tralasciare di assicurare il sostentamento e l’esistenza quotidiana della vita dell’uomo, soggetto inalienabile di tutte le attività sociali.
Il valore del lavoro umano, che è tale perché caratteristica essenziale di ogni persona e bene fondante di ogni sviluppo sociale, non può essere calpestato per finalità non rispondenti ai veri bisogni primari dei cittadini.

Il benessere materiale perde significato se non si dà importanza alla dignità del lavoro, cioè la società civile si disgrega e perde coesione se l’attività che genera ricchezza non è protetta da norme che assicurino l’esistenza del lavoratore e della sua famiglia.
Francesco Liparulo - Venezia






lunedì 7 dicembre 2015

Pratica di democrazia diretta a Lonigo (VI)


IL MOVIMENTO 5 STELLE È GARANTE DI
PARTECIPAZIONE POLITICA DEI CITTADINI
Nella Sala Convegni, in Piazza Garibaldi a Lonigo (VI), il 6 dicembre dalle 8.30 alle 13.00, gli attivisti del Movimento 5 Stelle hanno esercitato la loro democrazia diretta e partecipata nell’assemblea regionale straordinaria.

I cittadini convenuti hanno espresso le loro indicazioni politiche ai portavoce della Regione Veneto, con votazioni per alzata di mano, sul trattamento economico dei consiglieri regionali, sui loro vitalizi e sulle nomine dei componenti nelle Partecipate e nelle commissioni tecniche. 
All’adunata politica è presente la consigliera regionale m5s Patrizia Bartelle.

I cittadini del Movimento 5 Stelle, nato “senza soldi, senza niente e con i soldi degli attivisti”, intendono “essere credibili per quello che è stato detto” dai portavoce nelle varie sedi istituzionali e nello spazio pubblico, cioè la politica deve dare risposte ai bisogni economici dei lavoratori e delle loro famiglie, deve garantire la legalità e i diritti a tutti i cittadini, deve frenare la corruzione, impedire lo sperpero del denaro pubblico.
“Noi siamo diversi - sostengono gli interlocutori - e riteniamo che i portavoce “svolgendo un servizio civile”, hanno diritto a ciò che è “sufficiente” al loro impegno pubblico. 
Occorre “dare l’esempio” con la trasparenza e l’interazione continua tra i portavoce e tutti coloro che sono interessati allo spirito di libertà del movimento. Si tratta di instaurare un processo di relazione dialettica tra di loro e con coloro che sono disposti ad eliminare il dilagare della povertà in un Paese in preda alla recessione e alla continua perdita dei posti di lavoro.

Si parla di collaborazione dinamica e viva tra tutti i membri del Movimento, una contribuzione consensuale e valoriale che favorisce l’interazione tra coloro che vogliono costruire il Bene comune che possa riversarsi su tutti i cittadini. 
Francesco Liparulo - Venezia

mercoledì 2 dicembre 2015

L'insensatezza dell'uomo e la sua tracotanza.

Dio creò l'essere più grande della Terra e lo fece simile a Sè, ma questi si sentiva smarrito. Allora, raccontano le Storie millenarie, il Creatore fece un altro essere ancora più perfetto e più bello che potesse attirare l'attenzione dell'uomo e potesse farlo sognare: la donna. Nel giardino dell'Eden, hanno scritto i poeti immortali, apparve una "pianta", con le radici ben profonde nell'umanità "divina", per dare i frutti più belli dell'Universo: "I Cuccioli" della donna. Il maligno, invidioso, hanno scritto nei "sacri libri", fece attecchire il "germe dell'Insensatezza" nel cuore dell'uomo e il male divulgò su tutta la Terra. La tracotanza dell'uomo sul "divino" fa inorridire ogni spirito che ama la Verità.

domenica 29 novembre 2015

Uno Stato che soccorre il lavoratore con la sussidiarietà

PAESE MASSACRATO DA INTERESSI
CHIEDE "REDDITO DI CITTADINANZA"

"È un momento tragico per il Paese - ha detto Beppe Grillo - perché ci saranno ancora miglia e migliaia di disoccupati. La mia paura è che il governo ora dipende da altri interessi che arrivano da lontano. Il reddito di cittadinanza non è un regalo che fai a chi perde il lavoro. Si tratta di 800 euro al mese per tre anni in cambio di tre proposte per trovar...ne un altro".
C'è l'esigenza di uno Stato che riconosca e sostenga le famiglie e le prese secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. L’esortazione è quella di realizzare una società giusta il cui centro è la persona.
Si rivendica una discussione dentro il Parlamento italiano per una maggiore aderenza alle istanze del popolo. I problemi dell’immigrazione, quelli legati alla perdita dei posti di lavoro, quelli del precariato giovanile sembrano non aver spazio nelle proposte del potere esecutivo, perché "il governo dipende da altri interessi che vengono da lontano, si tratta di mosse stabilite fuori". 
La politica deve dare risposte ai bisogni economici dei lavoratori e delle loro famiglie, deve garantire la legalità e i diritti a tutti i cittadini, deve frenare la corruzione, impedire lo sperpero del denaro pubblico, cioè deve essere vero motore di riforme istituzionali equilibrate e condivise.
Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, cioè ha una sua dignità in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società in cui si impegna per il bene comune.
Occorre vincere la globalizzazione con un governo della globalizzazione economica e finanziaria, cioè attuare una economia sociale di mercato, evitando l’assistenzialismo statale che soffoca la libertà e promuovendo la solidarietà e la sussidiarietà.
Francesco Liparulo - Venezia

10 milioni di poveri non turbano i governanti

LA SOLUZIONE STA NEL CAMBIO 
DELLA VECCHIA CLASSE POLITICA

Il Movimento 5 Stelle, costituito da cittadini che credono nei valori della persona umana e della sua libertà, si rivolge a tutti gli elettori che vogliono mantenere nel tempo presente i valori del popolo italiano che hanno ispirato tutti coloro che ci hanno preceduti nell’amore verso la nostra Patria, resa una e indivisibile da coloro che seppero offrire anche la loro vita per il bene di tutti. 
Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, cioè ha una sua dignità in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società in cui si impegna per il bene comune.
La cellula vitale della società è la famiglia e lo Stato non può disinteressarsi. C’è un basso tasso di natività in Italia perché non si promuove un’agevolazione di tipo fiscale ed economico per i nuclei familiari. 
La società politica deve perpetuare se stessa ed occorre introdurre più profondamente i criteri di solidarietà e sussidiarietà. Soltanto la sussidiarietà, cioè la possibilità di permettere alle famiglie di trovare i giusti rimedi ai loro bisogni, può evitare le derive di tipo corporativistico e la formazione delle "lobby" che fanno eleggere deputati per i loro interessi e non per il bene di tutti i cittadini.
Francesco Liparulo - Venezia

Il disagio aumenta e i cittadini vogliono andare al voto

I GOVERNANTI DISATTENDONO 
LE  ASPETTATIVE  DEL  POPOLO

Il corpo politico necessita persone che mantengano la tensione morale nella comunità civile, perché ha esigenza di ritrovare la propria identità attraverso l’azione di politici che sappiano promuovere il benessere sociale per tutti.
Il disagio sociale aumenta ogni giorno ed occorre dare fiducia a un Paese in preda all'incubo della disoccupazione. 
Si tratta di realizzare un “Programma di cose concrete” miranti ad attuare un piano straordinario per l’occupazione giovanile, a promuovere un piano nazionale per la famiglia con più equità fiscale, a garantire il libero accesso alla Sanità, a sostenere le imprese agricole tutelando il “made in Italy”, a sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, ad accrescere gli investimenti nella ricerca, ridurre la spesa pubblica, sviluppare la lotta all’evasione, modificare le regole del patto di stabilità, valorizzare il patrimonio paesaggistico, artistico e culturale.
Occorre affrontare con trasparenza le patologie politiche, la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. 
I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
Francesco Liparulo - Venezia

Il cuore di ogni uomo o donna palpita nella città più bella del mondo

VENEZIA LIBERA OGNI SPIRITO 
E INFONDE SPERANZA DI LIBERTÀ

Venezia è un centro abitato di notevole estensione, costituito non solo di edifici pubblici e privati di importanza storica, ma è soprattutto sede di funzioni civili e amministrative, cioè è comunità fatta di persone, di uomini e donne che vivono in un "corpo" dove c'è un cuore che pulsa e una testa che sovrintende tutta la "struttura". Il cuore è a Venezia "insulare" e gli altri organi sono sulla terraferma". 
Come Marghera è un'entità costituita da "MARE-TERRA", così tutto il Comune di Venezia vive di "mare e di terra", uno sostiene l'altro come nella Repubblica Veneta, dove il territorio teneva in vita il "Comune dei Veneziani" e il Senato amministrava bene il suo territorio, numerando gli alberi per la costruzione delle galere e deviava i fiumi per impedire alla sabbia e alla terra di riempire la laguna e soffocare la peculiarità di una città lagunare. 
Il grande organismo del commercio è sempre vivo perché qui c'è un’anima che lo tiene in vita. Lo spirito del commercio vive nelle "calli" che conducono al grande Palazzo Ducale e alla Basilica San Marco. 
Ogni spazio urbano si alimenta di tutte le aspirazioni e i sogni di coloro che credono nella libertà di poter cambiare in meglio i loro destini e le loro fortune. Tutto si svolge alla luce del sole e la merce è esposta per chi la sa apprezzare. 
Lo sguardo, di chi è interessato ad acquistarla, la valuta al di là del suo aspetto presente e le dà un valore che è anche fonte di guadagno.
Uomini, donne, giovani, ragazzi, trovano quello che cercano, perché tutto ciò che produce la natura o la fantasia umana viene esposto qui per appagare ogni desiderio del cuore. La fiducia nel commerciante è resa tangibile dalla meraviglia e dal consenso dì chi vuole comprare. La constatazione del pregio della merce gratifica più del denaro perché instaura un rapporto di reciproca sicurezza e di stima. Il cliente soddisfatto è promessa per un suo imminente ritorno ed è un investimento sicuro per i futuri guadagni.
Francesco Liparulo Merstre - Venezia

La mia città è la più bella del mondo

CITTADINANZA VENEZIANA 
CON UN CUORE CHE SOFFRE

La mia città è come un organismo vivente e soffre di "patologie politiche". Si parla di separazioni, di autonomie per gestire il Bene comune. Venezia è un centro abitato di notevole estensione, costituito non solo di edifici pubblici e privati di importanza storica, ma è soprattutto sede di funzioni civili e amministrative, cioè è comunità fatta di persone, di uomini e donne che vivono in un "corpo" dove c'è un cuore che pulsa e una testa che sovrintende tutta la "struttura". Il cuore è a Venezia "insulare" e gli altri organi sono sulla terraferma". 
Come Marghera è un'entità costituita da "MARE-TERRA", così tutto il Comune di Venezia vive di "mare e di terra", uno sostiene l'altro come nella Repubblica Veneta, dove il territorio teneva in vita il "Comune dei Veneziani" e il Senato amministrava bene il suo territorio, numerando gli alberi per la costruzione delle galere e deviava i fiumi per impedire alla sabbia e alla terra di riempire la laguna e soffocare la peculiarità di una città lagunare. 
In questi giorni si sta lavorando per la Città Metropolitana di Venezia che comprende 44 Comuni. Si tratta di avere un sindaco metropolitano che con l'aiuto di tutti i sindaci del territorio metropolitano possa costruire quel Bene comune che possa riversarsi su tutti i cittadini della Città metropolitana di Venezia.
Francesco Liparulo - Venezia

La Città Metropolitana di Venezia è costituita da 44 Comuni

LA NUOVA CITTADINANZA 
VIVRÀ DI "MARE E TERRA" 

La mia città ha un nuovo orizzonte di vita con più di 800 mila abitanti e un territorio comprensivo di 44 Comuni. 
Come Marghera è un'entità costituita da "MARE-TERRA", così tutta la Città Metropolitana sarà come come nell'antica Venezia, cioè vivrà di "mare e di terra", uno sosterrà l'altra, come nella Repubblica Veneta, dove il territorio teneva in vita il "Comune dei Veneziani" e il Senato amministrava bene il suo territorio, numerando gli alberi per la costruzione delle galere e deviava i fiumi per impedire alla sabbia e alla terra di riempire la laguna e soffocare la peculiarità di una città lagunare. 
Negli anni passati ci sono stati dei "referendum" per la separazione di Mestre da Venezia e molti elettori ed elettrici solevano dire: "Io abito a Mestre, ma il mio cuore è a Venezia". 
La Città Metropolitana di Venezia saprà scegliere la persona "giusta", cioè il suo sindaco metropolitano per eliminare tutte le "patologie politiche" di partitocrazia, di sperpero del denaro pubblico e di corruzione, perché il primo cittadino amministrerà un territorio più grande, coadiuvato dai sindaci dei 44 comuni che sapranno rappresentare le istanze della nuova entità veneziana e il Comune di Venezia non sarà più diviso, ma si compatterà per animare con un solo spirito una grande cittadinanza veneziana. 
Francesco Liparulo - Venezia

Taglio di 200 euro nella busta paga dei comunali veneziani

I CONSIGLIERI MOVIMENTO 5 STELLE
VICINO ALLE ISTANZE DEI DIPENDENTI

La VIII Commissione consiliare è stata convocata il 18 novembre nella Sala Giunta Grande di Ca’ Farsetti alle ore 09.30 con all’ordine del giorno l’illustrazione della Proposta di deliberazione P.D. 579 del 21 ottobre 2015: Bilancio di previsione Esercizi Finanziari 2015 - 2016 -2017 - Variazione degli stanziamenti. La seduta è presidiata dal consigliere Vice Presidente Giacomin Giancarlo con la partecipazione dell’assessore Michele Zuin (Bilancio - Bilancio partecipativo - Tributi - Economato - Società partecipate), la presenza di dipendenti comunali e dei loro rappresentanti sindacali.

“Questa variazione non taglia i servizi - afferma Zuin - ma orienta spese ed entrate. Era stata fatta una previsione troppo alta in entrata. Si tratta di riassestamento di spesa su quello che è successo nei primi 10 mesi. Si sono ottenuti risparmi. C’è stata una diminuzione di spesa, calcolata su fatture stimate, per le mensilità di novembre e dicembre”.
Alle 10.12 i “comunali” presenti chiedono all’assessore di parlare del Fondo integrativo dei dipendenti.
“Sto spiegando la delibera - dice l’assessore al Bilancio - e i consiglieri intervengano quando ci sarà da dire qualcosa. Io devo spiegare la delibera, lasciatemi finire. Ci sono sentenze e debiti fuori bilancio; dobbiamo pagarli nel 2015 e non nel futuro”.
I comunali si rivolgono al Presidente per potere parlare.

Alle 10.22 il consigliere del Movimento 5 Stelle interviene: “Facciamoli parlare”.
“Qual è l’argomento? Si tratta - dice l’assessore - del Fondo integrativo con 1 milione rifinanziato con intervento di Giunta”.
“Sono briciole - sostengono i sindacalisti presenti”.

Il presidente autorizza l’intervento di Chiara Sabatini di RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dei comunali di Venezia.
“Quest’anno i dipendenti - sostiene la sindacalista - si sono trovati con la chiusura della Gestione Zappalorto con un gravissimo taglio del Fondo produttività. La questione è peggiorata per come sarà formulata la Legge di Stabilità per il 2016: contiene manovra con forti ipoteche per il triennio 2016 - 2018. Il Comune deve stilare un nuovo contratto con i dipendenti. La Legge di Stabilità è ipoteca: sarà monitorato quanta spesa e si stabilirà il limite di stanziamento per il prossimo anno. Si parla di 1/3 rispetto a quello necessario. Zuin dice che ci sarà un incremento di un altro milione per il Fondo integrativo”.

“Per noi - interrompe l’assessore Zuin alle 10.28 - sono gocce di sangue”.
“Briciole” per il pubblico in sala.
“Zuin dice che chiude in pareggio il bilancio 2015 - continua la sindacalista di RSU - e fa rabbia che la “produttività dei dipendenti”, intesa come premio, è pezzo importante per sussistenza dipendenti e motivazione per lavorare. Alla fine del mese come si arriva? Paghiamo tasse. Vediamo che spese a carico del Comune, fatte in direzioni più incredibili, come i vertici delle Partecipate. Dove stanno le risorse per il nuovo contratto? di fine anno?”.
Alle 10.30 interviene Giampiero Bulla di RSU: “L’amministrazione può decidere dove spendere i soldi. 1 milione di euro non serve a niente e non pensate per posizionare le risorse dove più vi fa comodo. Con i 193 mila euro cosa ne faccio?”.
Alle 10.34 interviene il sindacalista Cgil Chilorio Sergio: “Sforato Patto di Stabilità, cosa sta facendo la Giunta per i dipendenti comunali? Attenzione paralizziamo…”.

“Avremmo bisogno - dice Zuin - di più Entrate Correnti, in caso di sforamento, per l’integrativo dei dipendenti e anche per investimenti e nella specifica di sforamento del Patto di Stabilità ci sarà norma già applicabile per attivare sanzioni in caso di sforamento. Gli stipendi dei consiglieri delle partecipate sono ai minimi previsti, applichiamo in modo puntuale al minimo i compensi previsti per i consiglieri delle Partecipate”.
“Una considerazione - interviene alle 10.42 la consigliera Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle - per le Politiche sociali e al riguardo non sono convinta che queste somme per minore richiesta in un momento di criticità; è poco credibile questa minore richiesta. 
Invito tutti i consiglieri per andare più a fondo. Per la Vallenari bis: € 2.711.797,00 di espropri buttati per un'opera inutile e dannosa. Era stato aperto un dibattito rimasto interrotto a metà. La cittadinanza aveva dimostrato la non obbligatorietà a procedere. Ci sono stati alberi abbattuti, soldi trasferiti. Non è corretto. L’assessore Boraso era stato smentito su cifre che dichiarava”.

“Quello che voglio sia chiaro - risponde Zuin - è che non è stato tagliato nulla. Si tratta di riassestamento spesa per consumi nei primi 10 mesi. Qual è la difficoltà nel riequilibrare i fondi integrativi? È scelta politica. “O vado in disavanzo o taglio altre spese. Questi sono i soldi. Cerchiamo di arrivare al pareggio di bilancio. Per la particolarità del Fondo integrativo, interessare la Commissione e assessore, non è nostra materia”. 
La seduta termina alle 11.45.
Francesco Liparulo - Venezia

mercoledì 25 novembre 2015

L’assessore della Giunta Brugnaro non rispetta le regole

I CONSIGLIERI PD E LISTA CASSON
ABBANDONANO LA SALETTA CONSILIARE
La IV Commissione consiliare, convocata il 17 novembre alle 14.15 nella Sala Giunta Piccola di Ca’ Farsetti, si è riunita per l’esame della proposta di deliberazione P.D. 569.2015 - Gestione degli approdi operativi a servizio del trasporto pubblico non di linea e assimilato nel Comune di Venezia e delle mozioni con oggetto l’Utilizzo dei canali interni lagunari e la Convalida dei contrassegni di navigazione.
Il presidente della Commissione Renzo Scarpa apre la seduta alle 14.46 ed afferma: “Propongo di invertire l’ordine del giorno, iniziando la discussione delle mozioni e appena arriva il sindaco si sospende la discussione delle mozioni.

Alle 15.15 entra nella Sala il sindaco con l’assessore Renato Boraso e l’assessore Michele Zuin.
Alla seduta partecipa anche l’ingegnere Franco Fiorin, direttore Mobilità e Trasporti.
Si inizia la discussione della proposta di deliberazione P.D. 569.
Il tecnico del Comune, ing. Franco Fiorin, delinea la struttura della delibera.

La consigliera Sara Visman del Movimento 5 Stelle domanda all’ingegnere: “Quanti sono i pontili?”.
Alle 15.30 il sindaco dice che deve andare a “fare la Giunta” ed esce dalla Sala.
La consigliera Visman riprende a parlare: “Quanto dovrebbe incamerare il Comune in un anno?
L’assessore Boraso subito si accinge a lasciare la Sala ma viene invitato a rimanere per dare le risposte.
“Quanto ammonta - dice Visman - il canone per i pontili? Da dove arrivano i soldi alla Partecipata Avm? Per le assunzioni, quanto personale e che mansioni? Di cosa si parla quando si parla di vigilanza armata?
Pellicani volendo fare domande in merito all’assessore Boraso che è uscito alle 15.42 chiede: “Aggiorniamo la Commissione, possiamo sospendere la Commissione anche per motivi di orario”.
“La situazione - risponde il presidente della Commissione - è questa: “Possiamo illustrare la proposta di delibera dal punto cdi vista tecnico e poi, per le domande di tipo politico, rimandare. Per l’assessore possiamo sentire la Segreteria Generale” ”.
Il tecnico Fiorin continua a parlare.
Alle 15.58 Pellicani afferma: “Vuole capire, se Commissione continua , già si è arrivati in ritardo. C’è la regola. Le Commissioni hanno delle regole e gli assessori o si adeguano oppure cambiamo le regole”.
Alle 16.04 escono dalla Sala Nicola Pellicani e tutti i consiglieri dell’opposizione tra cui Sara Visman ed Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle.
Il presidente della Commissione, constatando la presenza del numero legale, continua la seduta.

Alle 16.10 torna il sindaco e rientrano i consiglieri del Movimento 5 stelle.
Francesco Liparulo - Venezia

Una seduta comunale infuocata per i risentimenti del sindaco

SBEFFEGGIATI I CAPIGRUPPO DELL’OPPOSIZIONE

CONSIDERATI   RIDICOLI    E    AZZECCAGARBUGLI 

Sessione straordinaria giovedì 19 novembre del Consiglio Comunale di Venezia nella Sala delle riunioni consiliari di Mestre per la trattazione di proposte di deliberazioni che hanno già ottenuto il parere favorevole delle Commissioni consiliari e altre proposte tra cui la gestione degli approdi operativi del trasporto pubblico non in linea e assimilato nel Comune di Venezia nell’ambito della Mobilità e Trasporti - Società Partecipate p.d.N. 2015.569.

Alle 16.00 la dott.ssa Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio, prima di iniziare la seduta afferma: “Credo doveroso ricordare le vittime di Parigi di venerdì, in particolare Valeria Solesin e chiedo di osservare un minuto di silenzio”.
Rilevanza significativa assume la discussione della proposta di deliberazione P.D. N. 2015.569 per la gestione degli approdi operativi a servizio del trasporto pubblico non di linea e assimilato nel Comune di Venezia nell’ambito della Mobilità e Trasporti - Società Partecipate.
Andrea Ferrazzi (PD) afferma: “Questa è una delibera complessa inserita nell’ordine del giorno della IV Commissione di questa settimana, convocata martedì 17 novembre alle ore 14.15, e, per una serie di motivi, non c’è stato modo di approfondire; non c’è stato tempo di approfondire; chiediamo di avere la possibilità di discutere con il sindaco della delibera e di vederla in Commissione; chiediamo di rinviarla alla luce di atti e fatto confronto”.
Alle 16.38 risponde il sindaco: “Per precisazione, ho introdotto in Commissione la delibera e al dirigente (Ing. Franco Fiorin, direttore Mobilità e Trasporti) di spiegarla. Sono entrato in Commissione (ore 15.15 di martedì sono entrati Brugnaro e assessore Boraso nella Sala Giunta Piccola di Ca’ Farsetti; Alle 15.27 il Tecnico Fiorin ha iniziato a spiegare la struttura della delibera; ); alcuni sono andati via (alle ore 15.30 di martedì è uscito il sindaco e alle 15.42 è uscito l’assessore senza dare risposte in merito chieste da Nicola Pellicani (Lista Casson); il consigliere aveva chiesto a Renzo Scarpa, presidente della IV Commissione, di aggiornare la Commissione, di sospendere la Commissione per questioni di orario; il tecnico Fiorin alle 15.45 aveva ripreso a parlare e Pellicani alle 15.58 aveva interrotto l’esposizione del tecnico e rivolgendosi a Scarpa: “Vuole capire che c’è la regola. le Commissioni hanno delle regole e gli assessori o si adeguano o si cambiano le regole”; alle 16.04 escono i consiglieri di PD, della Lista Casson e anche quelli del Movimento 5 Stelle (Elena La Rocca e Sara Visman) perché c’era seduta di Giunta. Ho risposto alle 5 Stelle ( alle 16.10 sono rientrati il sindaco e le consigliere Visman e La Rocca; alle 1612 La Rocca aveva esposto alcune considerazioni sull’assunzione di n. 3 unità personale da parte del Comune di Venezia con un aggravio di euro 165.000 X 3, sul traffico caotico e inquinante dei barconi lungo Riva degli Schiavoni e sull’uscita di parte dell’opposizione); il presidente della Commissione ha licenziato la delibera e l’ha portata in Consiglio Comunale".
Il sindaco sostiene che si tratta di “spazi acquei, gli spazi acquei sono approdi di lancioni che riguardano il territorio comunale di Venezia; per coerenza, quello che dobbiamo ricordare: abbiamo necessità di fare un regolamento acqueo per i cittadini e ci si nasconde sempre dietro a discorsi. Dall’1 gennaio sono nostri e l’autorità portuale ce li ha concessi. Dobbiamo licenziare delibera. Il Comune affida la gestione pontili ad Avm, società in house. Diamo le Linee Guida legate alla delibera. Per la gestione dei pontili scriveremo le regole anche per il traffico acqueo”.
Alle 16.45 Ermelinda Damiano invita a parlare Davide Scano del Movimento 5 Stelle: “Sì, presidente, vorrei far notare che le Linee Guida e l’emendamento ci sono stati consegnati 40 minuti fa; chiedo una congrua sospensione per esaminare le Linee Guida e deposito una mozione in proposito”.
Il sindaco afferma: “No, direi di no, abbiamo avuto tempo”.
“Mezzora fa - replica Scano - ci è stato consegnato”.

La presidente dice: “15 minuti di sospensione” e viene spento alle 16.47 il microfono al consigliere Scano che continua a parlare.
“Siamo d’accordo - dice Nicola Pellicani, per il quale riprende il funzionamento del microfono - esame in commissione, delibera in commissione. Noi martedì abbiamo atteso un’ora il sindaco, volevamo discutere con il sindaco. La IV Commissione era stata convocata alle ore 14.15 e alle 15.15 non c’era ancora nessuno. Non siamo a disposizione. Ci sono regole per gli assessori. Nella delibera c’è parere collegiale; l’emendamento che arriva adesso, mezzora fa. Vogliamo avere la possibilità di discutere, esaminare provvedimento, discutere parere per responsabilità; andava mandato in Commissione l’emendamento. Facciamo sospensione e poi discussione generale per lunedì e delibera”.
Alle 16.50 inizia la sospensione. 
Alle 17.18 la presidente apre la votazione per la discussione generale della Proposta di delibera P.D. N. 2015. 569: Presenti 30, votanti 30, favorevoli 30.

Alle 17.22 Andrea Ferrazzi (PD) afferma: “ Avevo chiesto in maniera pacata di ritirarla, mi aspettavo dal sindaco una risposta in merito. Non voglio subito risposta”.
“Nessun desiderio di rinviare lavori - dice Nicola Pellicani - ma richiesta legittima di affrontare la questioncella, vogliamo sapere se e come affrontare questa mozione, ci sia risposta. Questa delibera è complicata; anche l’autorità garante ha espresso perplessità per l’affidamento in house ad Avm, si tratta di concorrenza di mercato. In base a quale norma, in base a quale criterio questa contraddizione? Come si riconosce il 12% ad affidataria? A questa obiezione non è stata data risposta; siamo in presenza di delibera importante. Voi votate ad occhi chiusi, non ci sono elementi per votare, né a favore né contro”.
Alle 17.30 il consigliere Renzo Scarpa (Lista Brugnaro) ritiene che con la delibera il Comune debba riappropriarsi del suo ruolo in quanto trattasi di settore produttivo della città”.
Alle 17.37 Pellicani replica: “ Andiamo a votare una delibera senza avere chiarezza credo, né risposte chiare”.
Davide Scano interviene: “Mi associo in parte a quello detto, cioè la proposta di delibera è complessa e ci sono criticità non risolte. Non si capisce se l’aggio del 15% alla Partecipata Avm è sufficiente alla gestione; c’è anche il compenso per il personale. C’è altro aspetto critico, in modo ambiguo, quello del personale, ci accolliamo approdi che erano già nostri e che furono affidati nel 2005 all’autorità portuale. Questo passaggio di dipendenti considerato atto dovuto come clausola di salvaguardia, ma in realtà non è così, non c’è nessun contratto, ma una riappropriazione di ciò che era già del Comune”.
Alle 17.46 prende la parola il sindaco: “ Hanno detto tantissime cose sbagliate, i numeri sbagliati. Scano che fa il dottorino, fa lezione di diritto che non è opportuno e poi quello che scrive sul blog; non so che esperienza abbia. Ti reputi bravo come gestire un’azienda. Noi riteniamo doveroso assumere 3 persone. Ferrazzi azzeccagarbugli e non si decide mai niente. Abbiamo presentato delibera, sono venuto mi Commissione, l’ho spiegata; è inutile che Ferrazzi dica che non abbiamo avuto tempo. Anche i consiglieri 5 Stelle sempre presenti; c’era il nostro tecnico”.
“Non ho ridicolizzato nessuno - replica alle 17.51 Ferrazzi - perché ho posto questioni tecniche e nessuno ha risposto. Presidente, non è possibile che ad ogni intervento tecnico si debba sentire il parere del sindaco”.
“Smettila di fare il saccente - risponde il sindaco - stai approfittando”.
“Sto parlando su ordine dei lavori - afferma Ferrazzi - e chiedo al sindaco e soprattutto alla presidente di coordinare; non è possibile che ad ogni intervento si faccia un pistolotto; ho rispetto per sindaco e presidente; vorrei si conduca il funzionamento del Consiglio a quello che è; chiedo al presidente di intervenire”.
Alle 17.58 viene aperta la discussione sull’emendamento di Giunta.
“Presidente - dice Scano - c’è emendamento di Giunta e poi a cascata altri? Gradirei risposta ai quesiti che ho posto. Su questione personale dove è scritto che dobbiamo prendere in comune i dipendenti di Nethun; possono essere assorbiti da autorità portuale”.
“Presidente, anch’io non sono soddisfatto - sostiene Pellicani - delle risposte. Non posso farmi offendere dal sindaco durante le assemblee, avvocaticchio, ogni volta il pistolotto del sindaco quando si parla nel merito. Confermiamo giudizio negativo su delibera per questioni poste e poi come è avvenuto esame frettoloso e in commissione non si è potuto esaminare. Il sindaco puntualmente punta a sbeffeggiare, deridere attività opposizione e questo è inaccettabile in sede istituzionale. Voto negativo.
La presidente apre e chiude il voto: “Presenti 33. votanti 30, contrari 6, astenuti 3.
Francesco Liparulo - Venezia

Taglio di 200 euro nella busta paga dei comunali veneziani

I CONSIGLIERI MOVIMENTO 5 STELLE
VICINO ALLE ISTANZE DEI DIPENDENTI
La VIII Commissione consiliare è stata convocata il 18 novembre nella Sala Giunta Grande di Ca’ Farsetti alle ore 09.30 con all’ordine del giorno l’illustrazione della Proposta di deliberazione PDD 579 del 21 ottobre 2015: Bilancio di previsione Esercizi Finanziari 2015 - 2016 -2017 - Variazione degli stanziamenti. La seduta è presidiata dal consigliere Vice Presidente Giacomin Giancarlo con la partecipazione dell’assessore Michele Zuin (Bilancio - Bilancio partecipativo - Tributi - Economato - Società partecipate), la presenza di dipendenti comunali e dei loro rappresentanti i sindacali.

“Questa variazione non taglia i servizi - afferma Zuin - ma orienta spese ed entrate. Era stata fatta una previsione troppo alta in entrata. Si tratta di riassestamento di spesa su quello che è successo nei primi 10 mesi. Si sono ottenuti risparmi. C’è stata una diminuzione di spesa, calcolata su fatture stimate, per le mensilità di novembre e dicembre”.
Alle 10.12 i “comunali” presenti chiedono all’assessore di parlare del Fondo integrativo dei dipendenti.
“Sto spiegando la delibera - dice l’assessore al Bilancio - e i consiglieri intervengano quando ci sarà da dire qualcosa. Io devo spiegare la delibera, lasciatemi finire. Ci sono sentenze e debiti fuori bilancio; dobbiamo pagarli nel 2015 e non nel futuro”.
I comunali si rivolgono al Presidente per potere parlare.
Alle 10.22 il consigliere del Movimento 5 Stelle interviene: “Facciamoli parlare”.
“Qual è l’argomento? Si tratta - dice l’assessore - del Fondo integrativo con 1 milione rifinanziato con intervento di Giunta”.
“Sono briciole - sostengono i sindacalisti presenti”.
Il presidente autorizza l’intervento di Chiara Sabatini di RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dei comunali di Venezia.
“Quest’anno i dipendenti - sostiene la sindacalista - si sono trovati con la chiusura della Gestione Zappalorto con un gravissimo taglio del Fondo produttività. La questione è peggiorata per come sarà formulata la Legge di Stabilità per il 2016: contiene manovra con forti ipoteche per il triennio 2016 - 2018. Il Comune deve stilare un nuovo contratto con i dipendenti. La Legge di Stabilità è ipoteca: sarà monitorato quanta spesa e si stabilirà il limite di stanziamento per il prossimo anno. Si parla di 1/3 rispetto a quello necessario. Zuin dice che ci sarà un incremento di un altro milione per il Fondo integrativo”.
“Per noi - interrompe l’assessore Zuin alle 10.28 - sono gocce di sangue”.
“Briciole” per il pubblico in sala.
“Zuin dice che chiude in pareggio il bilancio 2015 - continua la sindacalista di RSU - e fa rabbia che la “produttività dei dipendenti”, intesa come premio, pezzo importante per sussistenza dipendenti e motivazione per lavorare. Alla fine del mese come si arriva? Paghiamo tasse. Vediamo che spese a carico del Comune, fatte in direzioni più incredibili, come i vertici delle Partecipate. Dove stanno le risorse per il nuovo contrato? di fine anno?”.
Alle 10.30 interviene Giampiero Bulla di RSU: “L’amministrazione può decidere dove spendere i soldi. 1 milione di euro non serve a niente e non pensate per posizionare le risorse dove più vi fa comodo. Con i 193 mila euro cosa ne faccio?”.
Alle 10.34 interviene il sindacalista Cgil Chilorio Sergio: “Sforato Patto di Stabilità, cosa sta facendo la Giunta per i dipendenti comunali? Attenzione paralizziamo…”.
“Avremmo bisogno - dice Zuin - di più Entrate Correnti, in caso di sforamento, per l’integrativo dei dipendenti e anche per investimenti e nella specifica di sforamento del Patto di Stabilità ci sarà norma già applicabile per attivare sanzioni in caso di sforamento. Gli stipendi dei consiglieri delle partecipate sono ai minimi previsti, applichiamo in modo puntuale al minimo i compensi previsti per i consiglieri delle Partecipate”.
“Una considerazione - interviene alle 10.42 la consigliera Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle - per le Politiche sociali e al riguardo non sono convinta che queste somme per minore richiesta in un momento di criticità; è poco credibile questa minore richiesta. 
Invito tutti i consiglieri per andare più a fondo. Per la Vallenari bis: € 2.711.797,00 di espropri buttati per un'opera inutile e dannosa. Era stato aperto un dibattito rimasto interrotto a metà. La cittadinanza aveva dimostrato la non obbligatorietà a procedere. Ci sono stati alberi abbattuti, soldi trasferiti. Non è corretto. L’assessore Boraso era stato smentito su cifre che dichiarava”.

“Quello che voglio sia chiaro - risponde Zuin - è che non è stato tagliato nulla. Si tratta di riassestamento spesa per consumi nei primi 10 mesi”.
“Qual è la difficoltà nel riequilibrare i fondi integrativi? È scelta politica”.
“O vado in disavanzo o taglio altre spese. Questi sono i soldi. Cerchiamo di arrivare al pareggio di bilancio. Per la particolarità del Fondo integrativo, interessare la Commissione e assessore, non è nostra materia”. 
La seduta termina alle 11.45.
Francesco Liparulo - Venezia

Grillo punta sui collaboratori più vicini alla sua idea rivoluzionaria

UNA POLITICA DI VERITÀ SOFFIA
SUL VESSILLO PENTASTELLATO

Portavoce generosi affiancano il fondatore del Movimento 5 Stelle per far convergere l'elettorato nello scegliere il logo del Movimento politico animato da cittadine e cittadini generosi in grado di far attecchire il seme gettato dal "buon comico" Beppe. La pianta è cresciuta vigorosa e darà i suoi frutti nel prossimo vaglio elettorale. Il cittadino sa che è giusto votare Movimento 5 Stelle perché è un gruppo compatto di politici e sostenitori che vogliono eliminare le "patologie politiche" che non permettono all'economia italiana di spiccare il volo nello spazio della competizione commerciale dettata dall'attuale globalizzazione economica.

Beppe è stato lungimirante ed ha saputo scegliere i suoi collaboratori in grado di condividere le sue intuizioni originali che sono quelle di costruire il vero Bene comune che rende l'Italia libera e autosufficiente nel contesto europeo e nell'economia mondiale. Il suo nome non figurerà più sul logo pentastellato, ma il suo spirito rivoluzionario rimarrà corroborato dall’impegno fattivo e incisivo di tanti sostenitori che non vogliono chiudersi nel guscio dell’egoismo, ma aprirsi alla cittadinanza bisognosa di uomini e donne che vogliono essere liberi per agire nella creazione di quella "vita buona" che deve essere patrimonio di tutti gli Italiani. 
Francesco Liparulo - Venezia

ll Movimento 5 Stelle di Venezia per una politica propositiva


IL CAPOGRUPPO ANDREA FERRAZZI 
ATTACCA LA FORMAZIONE GRILLINA 
“Noi - sostiene Andrea Ferrazzi, capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Venezia, come si evince dalle pagine di la Nuova di Venezia e Mestre dell’1 novembre 2015 - non siamo il Movimento Cinque Stelle, che ormai è di fatto diventato con i suoi consiglieri e le sue posizioni una stampella della maggioranza …”.
“I nostri rapporti con la maggioranza e il sindaco ? - replica la consigliera grillina Sara Visman, come si evince dallo stesso quotidiano sopracitato - per ora, è vero, sono più collaborativi di quelli che ha con il centrosinistra, ma credo dipenda dal fatto che Brugnaro ci vede come “nuovi” e non compromessi politicamente, mentre vede Pd e Lista Casson come coloro che portano avanti le politiche della giunta precedente”. 
Chiara e decisa la posizione della consigliera m5s Elena La Rocca dal suo blog Facebook: “Votiamo NO alle linee programmatiche perché:
Si prevede il progetto Vittorio Emanuele per le grandi navi;
Si prevede di vendere i terreni di Tessera dando luogo ad altra cementificazione;
NON si prevede un piano incisivo di riorganizzazione delle partecipate;
NON si prevede il dimezzamento degli incarichi.
Questi i motivi principali. Su molti punti (sicurezza, lavoro, sviluppo etc) ci troviamo d'accordo e lavoreremo insieme alla maggioranza”.
Chi è il capogruppo PD veneziano? Andrea Ferrazzi è stato assessore della Giunta Giorgio Orsoni (Urbanistica ed Edilizia Privata; Gestione partecipata del Territorio).
Qual è il problema?
Occorre vincere la partitocrazia del PD e dei suoi sostenitori che hanno portato l'amministrazione comunale allo sfacelo con la corruzione e lo sperpero del denaro pubblico. La città più bella del mondo, ricca di tesori d'arte, di storia, di uno spirito commerciale, visitata ogni anno da milioni di turisti è allo sbando. 
La cittadinanza è stata privata di ogni sostegno sociale per mantenere una amministrazione faraonica dove ogni quattro impiegati hanno un esponente di spicco che ostenta dirigenza con lauti compensi e attenzioni.
Il capogruppo m5s in Comune Davide Scano, le consigliere Elena La Rocca e Sara Visman sono i portavoce del Movimento 5 Stelle per liberare Venezia dalla politica spazzatura e fuorviante che non presta attenzione alle vere necessità dei cittadini che vogliono lavorare e agire per il Bene comune della loro comunità.
Il Movimento 5 Stelle rivendica una politica propositiva, cioè una sana amministrazione del Comune per essere vicino alle famiglie e ai piccoli imprenditori abbandonati dalle gestioni politiche della sinistra e dei loro sostenitori. I grillini non mettono la testa sotto la sabbia per un'opposizione "a prescindere" e inconcludente, ma sanno essere aderenti a una politica propositiva, a ciò che è giusto, e valuteranno provvedimento per provvedimento l'operato della maggioranza di Brugnaro per migliorare ogni proposta che mira a costruire il Bene comune di tutti i cittadini. 
Francesco Liparulo - Venezia