martedì 27 gennaio 2009

La libertà di promuovere gli aspetti positivi degli Italiani

LAVORO FAMIGLIA RADICI CULTURALI
VALORI DA DIVULGARE AL PAESE

Il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, ha incitato i giornalisti a “narrare il Nordest”, all’incontro, tenutosi il 24 gennaio nella Sala di Sant’Apollonia a San Marco, per la festa del loro patrono, San Francesco di Sales. Il dialogo è stato aperto da Lucia Annunziata.
L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio Comunicazioni Sociali del Patriarcato di Venezia insieme all’Ordine dei Giornalisti del Veneto e con la collaborazione dell’Unione Cattolica Stampa Italiana.
Il Patriarca è in sintonia con il tema “Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”, proposto da Sua Santità Benedetto XVI per la 43.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in programma il 31 maggio 2009.
“Avere il coraggio di affermare la bellezza della nostra tradizione – propone il cardinale – come insieme di valori che stanno tra la famiglia e il lavoro, tra la cultura contadina e le culture del Nordest”.
L’appello scaturisce dalla preoccupazione di Angelo Scola per le difficoltà della famiglia italiana di oggi che deve affrontare l’attuale crisi finanziaria, economica e valoriale. Significa recuperare “le radici della crescita” del Triveneto per promuovere la qualità produttiva che fa vincere le sfide sui mercati.
Si tratta, secondo i dati statistici già pubblicati dalla stampa, di milioni di italiani, circa il 13 per cento, che vivono con la metà del reddito medio nazionale, circa 600 euro al mese. La percentuale di indigenti evidenzia una forte disuguaglianza tra ricchi e poveri e un fenomeno di ingiustizia sociale.
La paventata perdita di posti di lavoro, evidenziata dalla televisione e dalla stampa quotidiana, è un grido di allarme per le famiglie che vivono con un solo stipendio. Tutto il modello economico-finanziario dell’Occidente è scosso nell’epoca della globalizzazione.
L’esortazione, a contribuire costruttivamente alla diffusione di quei principi che hanno reso il Nordest modello di produttività e di benessere, significa diffondere la cultura contadina e industriale delle famiglie che hanno saputo creare negli anni una società civile, dinamica e competitiva.
“Tocca a voi – dice il cardinale – portare la voce del Nordest a tutto il Paese”. Si tratta di testimoniare la tenacia dell’operosità di tanti imprenditori che hanno il coraggio di cambiare, di lavorare nel silenzio, di costruire il benessere con modestia e tenacia. Tutto nasce dalla voglia di fare, di essere laboriosi, di dare un senso al lavoro. L’esortazione mira a sostenere ed incoraggiare la famiglia, considerata fondamento di ogni cultura e società.
Gli antichi principi vanno coniugati per “cogliere il nuovo nell’insieme di tutti gli elementi che sopraggiungono a formare il reale”. Il vero progresso deve saper innescare il nuovo sull’antico, cioè le tradizioni creano, indirizzano il presente e il futuro. La famiglia, il lavoro, la solidarietà sono valori radicati che producono benessere.
La famiglia genera legami di appartenenza e dà forma sociale all’uomo, alla donna e alla prole in quanto trasmette valori culturali, etici, sociali, spirituali, essenziali per lo sviluppo della società civile.
Il giornalista è esortato ad essere il vero interprete della realtà e a mediare le esigenze della società, al di fuori di qualsiasi “concetto asociale di libertà, che porta a puntare solo sulla pancia molle del popolo”. Il ruolo della famiglia deve essere valorizzato e sostenuto evitando qualsiasi comunicazione basata sulla “verosimiglianza”, priva di ancoraggi etici, che possa condizionare la libertà e la vita delle persone.
Il Cardinale desidera promuovere la famiglia che possiede una sua inalienabile identità in quanto fondamento di ogni cultura. La prima società naturale, costituita da un uomo e da una donna che procreano e allevano figli, risponde all’essenza di ogni persona che è quella di realizzarsi nella relazione. La differenza del maschio e della femmina, che si arricchisce nella reciproca donazione dei sessi per generare la vita, deve essere sostenuta istituzionalmente. La valorizzazione del matrimonio tra un uomo e una donna è indispensabile per perseguire il bene della famiglia.
L’impegno del “professionista della parola stampata o trasmessa tramite un’audiovisione” deve essere quello di “illuminare le coscienze degli individui e aiutarli a sviluppare il proprio pensiero” per dare senso al vivere quotidiano.
Il Patriarca non esprime solo “consulenza” ma esorta i giornalisti a “raccontare” il valore della vita etica del Nordest per trovare un nesso tra le condizioni materiali della vita e le ragioni per cui esistere. Lo stile di vita, basato su valori condivisi, deve essere narrato per dare senso alla vita e permettere, soprattutto ai giovani, di superare le sensazioni che generano malinconia e noia. Bisogna essere solidali nel proporre un certo tipo di lavoro equilibrato e competitivo allo stesso tempo, soprattutto una famiglia fondata su un rapporto unico, stabile e fedele.

giovedì 22 gennaio 2009