giovedì 21 maggio 2015

Un attivista del Movimento 5 Stelle nello Spazio pubblico

LA BANDIERA DI LIBERTÀ È SPIEGATA
PER UNA RIVOLUZIONE NONVIOLENTA

Anch'io mi metto in gioco con il Movimento 5 Stelle di Venezia. Sono orgoglioso di far parte di questo schieramento compatto organizzato e condotto da Davide Scano. Siamo cittadini "dal volto nuovo", scesi in campo  da semplici elettori per porci in ascolto ed essere aderenti alle istanze di una cittadinanza arrabbiata per i recenti fatti che hanno scandalizzato non solo il Veneto, ma tutta l'Italia. La Sinistra veneziana e i suoi amici non hanno portato a buon fine il compito dato loro nelle ultime elezioni amministrative.
Interessi e corruzione hanno coperto il nostro corpo politico di vergogna e dobbiamo rimediare a un'amministrazione perdente.
Sono un pensionato della Pubblica Amministrazione e mi sento ancora aitante, per stare vicino ai miei concittadini e aderire a una politica di verità, cioè ascoltare, evidenziare le esigenze della cittadinanza e battersi innalzando con orgoglio la bandiera del Movimento 5 Stelle, costituito da uomini e donne generosi che sanno essere portavoce dell'elettorato del territorio per abbattere tutte le barriere che tengono lontano i cittadini dall'amministrazione del Bene comune.
Il Movimento 5 Stelle di Venezia lotta per una democrazia partecipata, cioè per un coinvolgimento di tutti i cittadini nelle decisioni che riguardano la comunità civile.  Si tratta di realizzare una politica per la persona e non per l'individuo isolato, cioè attuare un'amministrazione che sussidiariamente aiuta i cittadini a interagire tra loro per il loro benessere spirituale e materiale.
Il Comune di Venezia ha ricchezze ingenti ed occorre che il Bene comune, il Bene di noi tutti, si riversi su ogni uomo o donna e non sia prerogativa di furbetti o di lobby.
Sì al Movimento 5 Stelle.

Francesco Liparulo

martedì 19 maggio 2015

La politica delle regole "renziane" senza i valori del popolo

PENSIONATI E MONDO DELLA SCUOLA
CONTESTANO LE IMPOSIZIONI GOVERNATIVE
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la mancata indicizzazione delle pensioni in vigore dal 2012. "Uno che guida un Paese - ha detto Matteo Renzi su Rai1 in un intervento a "L'Arena" - non può aver paura, va avanti ai cittadini e dice:"questa è la legge, questa è la sentenza, questa è una soluzione". Gli esclusi, oltre un milione di pensionati, non riceveranno nulla.
Anche la Scuola: "Caro Premier - scrive la professoressa Ada Fiore, candidata per le prossime Regionali in Puglia - la buona scuola doveva essere un altro genere di lotta, ma sta diventando qualcosa che non appartiene al mondo degli insegnanti e nemmeno al mondo della scuola. Una buona scuola non è quella che crea scuole di serie A e di serie B".
Qual è il problema?
Oggi le social democrazie seguono il pensiero di Kelsen.
Lo Stato per Hans Kelsen, giurista tedesco nato nel 1881 a Praga, naturalizzato americano e morto nel 1973 a Berkeley, è lo Stato normativo, Stato del diritto come insieme di norme.
Nella democrazia, secondo lo scrittore, si dice: “L’état siamo noi”, cioè è la totalità politica che forma la società civile e lo Stato.
Kelsen sostiene la democrazia esclusivamente procedurale.
La democrazia procedurale è intesa da tutti come insieme di regole che stabiliscono chi è autorizzato a prendere le decisioni collettive e con quali procedure. Questa procedura lascia impliciti i presupposti della democrazia, come governo dal basso e suffragio universale, lascia impliciti i valori e i fini ma lascia imprecisati i contenuti.
Le regole non stabiliscono il reale contenuto delle decisioni, cioè che cosa è giusto e che cosa è insoddisfacente. Una democrazia procedurale sarebbe aperta a ogni contenuto e comporta la neutralizzazione pubblica dei valori.
La democrazia procedurale entra in crisi quando nella società circolano tensioni che lacerano le coscienze delle persone. Una democrazia marcatamente procedurale finisce per attribuire riconoscimento ai poteri forti di fatto.
I cittadini avendo codici di riferimento morale lontani non possono mettersi d’accordo su cose fondamentali per cui c’è richiesta di procedure.
La Piazza pubblica ricorre a procedure, ciò che conta sono le procedure, cioè le regole del gioco ci forniscono le regole. Tutti quelli che partecipano al gioco seguono regole, così il gioco politico deve avere regole di procedura. Il problema nasce quando il contenuto è lasciato fuori dalle regole del gioco.
Per Kelsen la legge è volontà attualmente dotata di potere nel senso che è il potere vigente.
Il potere della legge, nel momento storico, può stabilire il diritto positivo vigente.
Se la maggioranza che fa la legge non è vincolata da qualcosa di superiore che la guida, allora può decidersi qualsiasi cosa.
La regola della maggioranza, il principio maggioritario non assolutizzato, significa decidere senza la garanzia di contenuti. Con il relativismo morale esistono nuclei indisponibili al confronto per alcuni diritti fondamentali dell’uomo. C’è controversia nelle nostre società.
Nel pensiero politico contemporaneo, cioè nelle attuali liberal democrazie, prevale l’idea di trovare le regole di giustizia, le regole del gioco che consentono la convergenza degli interessi, come se il buon comportamento seguisse l’aver tracciato le procedure giuste.
Il bilanciamento dei poteri nelle liberal democrazie significa che c’è da un lato un pessimismo antropologico e dall’altro un ottimismo misurato nelle capacità della ragione di poter dominare la realtà. L’esperienza insegna che il potere cerca di bilanciarsi e tende a prevaricare, cioè chiede per sé ciò che spetta agli altri.
I rappresentanti eletti dal popolo non tengono conto della coscienza delle persone, l’unica idonea a stabilire ciò che è giusto o ingiusto, cioè la morale dei cittadini a cui lo Stato riconosce la cittadinanza.
La cittadinanza è pienezza dei diritti civili, politici e sociali da parte dei cittadini, cioè il loro modo di essere, il loro status e il loro rapporto con lo Stato.
Il Movimento 5 Stelle lotta a fianco dei pensionati e degli insegnanti esclusi dalla "vita buona per tutti". Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, cioè ha una sua dignità in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società in cui si impegna per il bene comune".I portavoce del Movimento fondato da Beppe Grillo chiamano tutti i testimoni del popolo per realizzare lo sviluppo economico, la libertà politica e civile, la coesione sociale.
Francesco Liparulo, candidato consigliere alla Municipalità di Marghera, segue il candidato sindaco di Venezia Dario Scano e invita a gridare più forte: "Fuori la "democrazia renziana"!, "Fuori lo sperpero del denaro pubblico", "Fuori la partitocrazia".
Sì, vota Movimento 5 Stelle e dai la tua fiducia a Dario Sano sindaco di Venezia.

Francesco Liparulo - Venezia

sabato 16 maggio 2015

Una cittadinanza in cerca di democrazia

ELETTORI ONESTI INDICANO DAVIDE SCANO
PER UN'AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE E VERA
L’attuale democrazia deve fare i conti con le sfide del mondo globalizzato. Si auspica un diverso rapporto tra individui e società civile, un diverso modo di concepire la dignità della persona e la dignità del suo lavoro, cioè si chiede una maggiore cittadinanza attraverso una maggiore attenzione alla persona e ai suoi bisogni di esistenza.
 
I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile. I “valori forti” sono la dignità della persona che lavora, la famiglia, la solidarietà, la sussidiarietà e l’economia sociale di mercato.
 La "democrazia dal basso" rigenera la politica italiana. Corruzione, arroganza, sperpero del denaro pubblico sono alla base del disagio sociale di Venezia.
 
Nel pensiero repubblicano democratico si da rilievo alle virtù civiche e alla partecipazione sociale, ma nel pensiero liberale si da risalto alla "libertà da", cioè libertà da intrusione nel mio spazio privato ed è meno sentita "libertà per" fare qualcosa.
Nelle liberal democrazie (LIB-LAB = LIBERAL LABOR), come "miscela di liberalismo e socialismo", occorre superare i meccanismi impersonali per dare spazio alle formazioni sociali intermedie tra lo Stato e il Mercato, cioè occorre dare maggiore attenzione ai cittadini che devono affrontare la crisi sociale e finanziaria in un periodo di recessione che investe molti Paesi europei.
Il disagio sociale aumenta ogni giorno ed occorre dare fiducia a un territorio in preda all'incubo della disoccupazione. Occorre affrontare con trasparenza le patologie politiche, la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. I valori spirituali dei Veneziani devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
Con Davide Scano del Movimento 5 Stelle si può ottenere un'amministrazione trasparente e vera, intesa a ripristinare i valori veneziani. 
Francesco Liparulo, candidato consigliere m5s della Municipalità di Marghera, è attento alle problematiche socio politiche del territorio per essere aderente alle istanze della cittadinanza veneziana e alla sua identità democratica.
Francesco Liparulo - Venezia

lunedì 11 maggio 2015

Italiani marciano contro l'ingiustizia sociale e la corruzione

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE RIVENDICA
IL REDDITO DI CITTADINANZA PER I POVERI

"Non è beneficenza  - ha detto Beppe Grillo alla marcia di Assisi del 9 maggio - è un reddito per la dignità e i diritti delle persone. Poco importa che la misura costi 16 miliardi l'anno e che proprio ora sia arrivata la sentenza della Consulta sulle pensioni che ne costa altrettanti. Certo che bisogna restituire i soldi ai pensionati, ma anche agli esodati. Per una delibera così importante hanno impiegato anni".
Qual è il problema?
10 milioni di italiani nella povertà di cui 6 milioni in povertà assoluta non hanno nemmeno il necessario per sopravvivere in una comunità dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri per un fenomeno di ingiustizia sociale.
Le democrazie devono risolvere il problema della ridistribuzione dei beni per evitare la scissione dei legami sociali. Le "male bestie " di Sturzo sono ancora oggi lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico.
"Il Reddito di Cittadinanza è il primo punto del programma - sostengono i "grillini"- con cui il Movimento 5 Stelle si è presentato alle elezioni politiche in cui è stato votato come prima forza politica dal 25% degli italiani
Un sostegno al reddito pari a 780 euro al mese per un nucleo familiare composto da una sola persona che riprende i principi contenuti nella
risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2010 e avvalorato dal rapporto ISTAT sulle condizioni del Paese. L’unica condizione che si chiede al beneficiario è di effettuare ricerca attiva del lavoro per due ore giornaliere, frequentare dei percorsi di istruzione, formazione o riqualificazione che gli consentano di passare da un settore produttivo a un altro seguendo le sue competenze, di effettuare non più di 8 ore settimanali di volontariato per aiutare la comunità e di accettare il lavoro proposto dai Centri per l'Impiego".

Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, cioè ha una sua dignità in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società in cui si impegna per il bene comune.La cellula vitale della società è la famiglia e lo Stato non può disinteressarsi. Soltanto la sussidiarietà, cioè la possibilità di permettere alle famiglie di trovare i giusti rimedi ai loro bisogni, può evitare le derive di tipo corporativistico e la formazione delle "lobby" che fanno eleggere deputati per i loro interessi e non per il bene di tutti i cittadini.
Jacopo Berti, candidato presidente della Regione Veneto, in testa allo schieramento compatto dei portavoce pentastellati in marcia per Assisi, mentre Davide Scano, candidato sindaco di Venezia, è protagonista in Campo Santa Margherita e in Campo S. Angelo della rivendicazione dei Veneziani di riappropriarsi della loro laguna contro la corruzione e l'intrusione delle grandi navi che sfilano fino a lambire i meravigliosi palazzi della Serenissima. Un grido un'anime: "FUORI LE GRANDI NAVI DALLA LAGUNA".
Francesco Liparulo Mestre - Ve

domenica 10 maggio 2015

Il Movimento 5 Stelle per la dignità e la sopravvivenza dei poveri

IL REDDITO DI CITTADINANZA NON È BENEFICENZA
MA DIRITTO DI SUSSIDIARIETÀ   PER  LA  COMUNITÀ
"Non è beneficenza  - ha detto Beppe Grillo il 9 maggio alla marcia di Assisi - è un reddito per la dignità e i diritti delle persone. Poco importa che la misura costi 16 miliardi l'anno e che proprio ora sia arrivata la sentenza della Consulta sulle pensioni che ne costa altrettanti. Certo che bisogna restituire i soldi ai pensionati, ma anche agli esodati. Per una delibera così importante hanno impiegato anni".

Qual è il problema?

10 milioni di italiani nella povertà di cui 6 milioni in povertà assoluta non hanno nemmeno il necessario per sopravvivere in una comunità dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri per un fenomeno di ingiustizia sociale.

Le democrazie devono risolvere il problema della ridistribuzione dei beni per evitare la scissione dei legami sociali. Le "male bestie " di Sturzo sono ancora oggi lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico.

I valori cristiani del popolo italiano (dignità della persona umana, famiglia, solidarietà e sussidiarietà) sono indispensabili ad una valida democrazia perché promuovono un sentimento della vita, ancorato alla centralità dell’uomo, e permettono "una convivenza ordinata e feconda".

Le basi della nostra nazione, come entità permanente, sono le regole immutabili della legge naturale, insite in ogni uomo e donna, la continuità culturale, la tradizione, la consapevolezza storica, l'amore di patria. A questi valori sono ancorati i cuori di tutti gli Italiani.

Il Movimento 5 Stelle, costituito da cittadini che credono nei valori della persona umana e della sua libertà, si rivolge a tutti gli elettori che vogliono mantenere nel tempo presente i valori del popolo italiano che hanno ispirato tutti coloro che ci hanno preceduti nell’amore verso la nostra Patria, resa una e indivisibile da coloro che seppero offrire anche la loro vita per il bene di tutti.

Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, cioè ha una sua dignità in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società in cui si impegna per il bene comune.

 La cellula vitale della società è la famiglia e lo Stato non può disinteressarsi. Soltanto la sussidiarietà, cioè la possibilità di permettere alle famiglie di trovare i giusti rimedi ai loro bisogni, può evitare le derive di tipo corporativistico e la formazione delle "lobby" che fanno eleggere deputati per i loro interessi e non per il bene di tutti i cittadini.
Il Movimento 5 Stelle è l'unico schieramento politico proveniente "dal popolo, del popolo e per il popolo" di Marghera in grado di risolvere la problematica specifica di una cittadina, parte integrante e indispensabile dell'esistenza di Venezia.
Francesco Liparulo Mestre - Ve

lunedì 4 maggio 2015

Il Movimento 5 Stelle denuncia il sopruso della "maggioranza di Renzi"

LA LEGGE ELETTORALE ITALICUM
È  DEMOCRATICISMO   STRISCIANTE
"Roma, 4 mag. (LaPresse) - Un partito solo al governo. Così cambierà la faccia dell'Italia con il via libera finale che con tutta probabilità la legge elettorale otterrà questa sera alla Camera. Il testo, infatti, stabilisce che il premio di maggioranza (cioè un numero di seggi aggiuntivi assegnati al vincitore perché riesca efficacemente a governare) verrà offerto al partito e non più alla coalizione, come avveniva con la precedente legge elettorale, il Porcellum."

“Non chiamatelo più così - ha detto Beppe Grillo - di italico ci ha solo il ricordo di un ventennio. Chiamatelo Nostalgicum. La fiducia sulla legge elettorale prima d’ora era stata posta da Mussolini con la Legge Acerbo nel 1923 e con la ‘legge truffa’ (un nome un programma) del 1953. Oggi viene messa sul cosiddetto Italicum”.

È democraticismo strisciante, ritorna il dominio della "volontà generale", cioè l'applicazione del pensiero antidemocratico di Rousseau.

La volontà generale per Rousseau è il popolo, cioè un essere collettivo.
La forma di governo migliore per il pensatore illuminista del Settecento è quella democratica e nello stesso tempo ritiene che una forma così perfetta non conviene agli uomini, cioè non pensa a una democrazia rappresentativa per i cittadini. La sua volontà generale non può essere rappresentativa perché è solo un'autorità lontana dal popolo.
Il popolo nell’unità di volontà generale rappresenta se stesso. La sua autorità è un potere forte e non ha bisogno di essere controllato dal basso. Il cittadino è indipendente dagli altri e dipende dalla città, cioè tra cittadino e Stato non c'è alcuna società. Il cittadino costretto a fare quello che vuole la volontà generale in quanto non c’è possibilità di dissenso. Quest’idea che non vi sia alcuna società parziale tra cittadini e volontà generale genera nel 1794 la Rivoluzione francese. Si scatena il caos dei giacobini che pretendono di usare le parole di Jean-Jacques Rousseau e di plasmare la società per organizzarla.

Le attuali social democrazie devono fare i conti con le sfide del mondo globalizzato.

Si auspica un diverso rapporto tra individui e società civile, un diverso modo di concepire la dignità della persona e la dignità del suo lavoro, cioè si chiede una maggiore cittadinanza attraverso una maggiore attenzione alla persona e ai suoi bisogni di esistenza.

Si tratta di costruire una civiltà in cui possa attuarsi quello che importa di più all’essere umano, cioè la realizzazione della dignità della persona umana.

Il Movimento 5 Stelle fondato da Beppe Grillo si è impegnato per questo ideale di società civile fondata sul rispetto dell’uomo esistenziale e concreto, dei suoi diritti, sulla fede nel progresso interno della vita e della storia del popolo italiano, sulla forza della libertà.

Alza lo stendardo pentastellato di libertà per una rivoluzione non violenta, cioè per una provocazione dei sedicenti politici che non considerano le attuali istanze del popolo italiano: lavoro e prospettive per i giovani.

No all'Italicum.
Francesco Liparulo - Venezia