10 giugno
ROUSSEAU DELINEA UNA DEMOCRAZIA TOTALITARIA
CONTRARIA ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA DI GRILLO
Dall'opera del pensatore svizzero Rousseau "Contratto sociale", si evince una democrazia totalitaria che non è quella proposta dal "Buon comico" Beppe Grillo a cui interessa il Bene comune del cittadino che partecipa alla costruzione di quel "Bene di tutti " che deve riversarsi su tutti, cioè su ogni persona per aiutarlo a c...rescere nello spirito in un cotesto di vita buona che agevoli l'interazione tra le persone che sono alla base della comunità civile.
Quella propugnata dal pensatore Rousseau è una democrazia totalitaria attraverso la volontà generale di un’assemblea di cittadini che non dà garanzie e che non può essere controllata dal basso perché è sempre retta, cioè è sempre giusta.
L’errore di Rousseau è quello di voler costruire il diritto non sull’elemento della ragione ma su una base irrazionale al diritto perché lo fonda su uno “stato di natura” anteriore alla ragione. La ragione è considerata dal pensatore svizzero come potenza straniera, non come parte integrante dell’uomo, ma come qualcosa che si sovrappone all’uomo e lo soffoca. Si riscontra una contraddizione nell’immaginazione di una società che corrompe l’uomo.
ROUSSEAU DELINEA UNA DEMOCRAZIA TOTALITARIA
CONTRARIA ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA DI GRILLO
Dall'opera del pensatore svizzero Rousseau "Contratto sociale", si evince una democrazia totalitaria che non è quella proposta dal "Buon comico" Beppe Grillo a cui interessa il Bene comune del cittadino che partecipa alla costruzione di quel "Bene di tutti " che deve riversarsi su tutti, cioè su ogni persona per aiutarlo a c...rescere nello spirito in un cotesto di vita buona che agevoli l'interazione tra le persone che sono alla base della comunità civile.
Quella propugnata dal pensatore Rousseau è una democrazia totalitaria attraverso la volontà generale di un’assemblea di cittadini che non dà garanzie e che non può essere controllata dal basso perché è sempre retta, cioè è sempre giusta.
L’errore di Rousseau è quello di voler costruire il diritto non sull’elemento della ragione ma su una base irrazionale al diritto perché lo fonda su uno “stato di natura” anteriore alla ragione. La ragione è considerata dal pensatore svizzero come potenza straniera, non come parte integrante dell’uomo, ma come qualcosa che si sovrappone all’uomo e lo soffoca. Si riscontra una contraddizione nell’immaginazione di una società che corrompe l’uomo.
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