26 maggio
SINISTRA VENEZIANA CONFUSA
PER LA CRISI DELLA COMUNITÀ
"Le amministrazioni comunali che si sono, via via, succedute in questi ultimi vent'anni - sostiene nel suo programma Davide Scano, candidato sindaco di Venezia, hanno utilizzato il denaro pubblico in modo clientelare e poco trasparente".
Qual è il problema?...
La partitocrazia impedisce le vere scelte di libertà. I portavoce del Movimento 5 Stelle intendono realizzare una rivoluzione non violenta nell'amministrazione comunale, cioè intendono ripristinare una democrazia partecipata che ponga il cittadino al centro dell'attenzione nell'azione politica e dia speranza di "vita buona" a una comunità disillusa.
La prospettiva di coloro che credono nei principi della persona umana, della famiglia e della sussidiarietà è quella personalistica comunitaria. Si tratta di riconoscere l'importanza della libertà di scelta di ogni uomo o donna con l'organizzazione dal basso della società civile, cioè favorire la libertà di autonomia delle persone che vogliono realizzare il Bene comune. Ogni persona vuole realizzare se stessa e sentirsi parte delle organizzazioni sociali entro cui può svolgere la propria esistenza.
La comunità civile potrà durare nel tempo se la libertà sociale è ben salda sulla giustizia sociale e sul senso dell'amicizia civica. Il ruolo della giustizia è quello di eliminare gli ostacoli alle pacifiche relazioni tra le persone, cioè eliminare le ingiustizie sociali che creano odio e risentimenti tra chi gode di benefici e chi non dispone nemmeno dell'essenziale per vivere.
Per curare la patologia politica della partitocrazia, i Veneziani scelgono Davide Scano, avvocato mestrino onesto, di specchiate virtù civili, che intende "ridare fiducia e dignità alle persone e all'istituzione comunale con un'amministrazione composta da persone comuni che capiscano dove sono gli sprechi e dove invece sia necessario investire per rilanciare l'economia cittadina".
SINISTRA VENEZIANA CONFUSA
PER LA CRISI DELLA COMUNITÀ
"Le amministrazioni comunali che si sono, via via, succedute in questi ultimi vent'anni - sostiene nel suo programma Davide Scano, candidato sindaco di Venezia, hanno utilizzato il denaro pubblico in modo clientelare e poco trasparente".
Qual è il problema?...
La partitocrazia impedisce le vere scelte di libertà. I portavoce del Movimento 5 Stelle intendono realizzare una rivoluzione non violenta nell'amministrazione comunale, cioè intendono ripristinare una democrazia partecipata che ponga il cittadino al centro dell'attenzione nell'azione politica e dia speranza di "vita buona" a una comunità disillusa.
La prospettiva di coloro che credono nei principi della persona umana, della famiglia e della sussidiarietà è quella personalistica comunitaria. Si tratta di riconoscere l'importanza della libertà di scelta di ogni uomo o donna con l'organizzazione dal basso della società civile, cioè favorire la libertà di autonomia delle persone che vogliono realizzare il Bene comune. Ogni persona vuole realizzare se stessa e sentirsi parte delle organizzazioni sociali entro cui può svolgere la propria esistenza.
La comunità civile potrà durare nel tempo se la libertà sociale è ben salda sulla giustizia sociale e sul senso dell'amicizia civica. Il ruolo della giustizia è quello di eliminare gli ostacoli alle pacifiche relazioni tra le persone, cioè eliminare le ingiustizie sociali che creano odio e risentimenti tra chi gode di benefici e chi non dispone nemmeno dell'essenziale per vivere.
Per curare la patologia politica della partitocrazia, i Veneziani scelgono Davide Scano, avvocato mestrino onesto, di specchiate virtù civili, che intende "ridare fiducia e dignità alle persone e all'istituzione comunale con un'amministrazione composta da persone comuni che capiscano dove sono gli sprechi e dove invece sia necessario investire per rilanciare l'economia cittadina".
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