IL MERCATO IMMOBILIARE PORTA UTILI
PER L’AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE
Sessione straordinaria giovedì 6 ottobre 2016 in Ca’ Loredan del Consiglio comunale con all’ordine del giorno la proposta di deliberazione P.D. 356/2016: “Permesso di costruire in deroga al Piano Regolatore Generale per realizzazione opere di nuova costruzione edificio commerciale con spazi di parcheggio e verde attrezzato, nell’isola del Lido di Venezia, Via Sandro Gallo”.
La dott.ssa Ermelinda Damiano alle 15.18 verifica il numero legale dei consiglieri che viene raggiunto con il N. 28.
“Prima di iniziare la seduta come commissione - afferma la presidente - tutti i consiglieri hanno sul petto il fiocco rosa. Il Comune di Venezia aderisce a “Ottobre rosa”, la tradizionale campagna di prevenzione e sensibilizzazione contro il tumore al seno. Ci sono attivazioni in tal senso per la sensibilizzazione rispetto a questo tema”, promossa dalla Lilt-Lega italiana per la lotta ai tumori”.
Su ordine dei lavori inizia Nicola Pellicani del Partito Democratico: “In questi giorni, letto sui giornali un cambio per l’assessore al Commercio con ampie deleghe. Oggi non c’è il sindaco, volevo volgere a lui il quesito se è cambiata la maggioranza. Questa è la sede deputata ad affrontare questo tema. Questa maggioranza con la Lega, questa coalizione c’è ancora o non c’è più? Vogliamo sapere dal sindaco. Mi stupisco che non l’avete già fatto voi”.
“Il sindaco - risponde Damiano alle 15.22 - non c’è e non posso dare questa risposta”.
“Non potete darla - dice Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle - o è che non sapete”.
“Ho dato quella risposta - dice la presidente - non compete a me”.
Giovanni Pelizzato della Lista Civica Casson afferma: “Per la posizione ufficiale, parlerà il Vice Sindaco, una risposta è dovuta , se il sindaco non c’è a Venezia si esprime la Giunta”.
La presidente invita il Vice Sindaco Luciana Colle ad aderire alla richiesta.
Luciana Colle ritiene che la risposta debba darla il sindaco quando sarà in Comune ed invita la presidente ad andare avanti.
Nicola Pellicani chiede “trasparenza” sulla Maggioranza politica; “ci sono i rappresentanti delle forze politiche interessate: Vogliamo saperlo da loro”.
Luciana Colle, invitata a rispondere, esorta la presidente a proseguire.
“Non ho capito l’ultima parte del Vice Sindaco - dice Rocco Fiano della Lista civica Casson - compattezza maggioranza c’è? Vice sindaco, oggi sulla stampa c’è la dichiarazione ufficiale dell’assessore Guzzon. Crovato (capogruppo della Lista Luigi Brugnaro Sindaco) si è espresso in termini diversi: “Guzzon si dimette per questioni personali, per debolezza”. L’assessore Guzzon si dimette e dice per questo e quello”.
“Capisco questa preoccupazione - dice Ermelinda Damiano - è prerogativa del sindaco, l’unica persona che può dare risposta è il sindaco. Nel prossimo consiglio comunale chiariremo la cosa. L’unico competente è il sindaco”.
“Questione di lana caprina. Per questioni personali - sostiene Crovato - l’assessore ha dato le dimissioni. “La maggioranza - ha detto la Lega - resta tale e quale”. Rispondono come maggioranza con la nostra delibera”.
Alle 15.32 Si apre la discussione sulla variante urbanistica per gli immobili del Comune denominati Palazzo Donà a Santa Maria Formosa, S.Mattia detto Istituto Benedetta Dal Mistro a Murano, Villa Herion alla Giudecca. Proposta di delibera P.D. 123/2016.
L’esito del voto in Consiglio: Presenti 31, votanti 31, favorevoli 24, contrari 7.
Alle 15.45 l’architetto Emanuele Paolo Ferronato illustra la delibera n. 356: Permesso di costruire ai sensi dell’articolo 14 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 per realizzare un nuovo edificio commerciale nell’isola del Lido di Venezia in Via Sandro Gallo. Si tratta di rigenerazione di superficie di area degradata per la realizzazione di un supermercato Alì. Si tratta di realizzare una superficie commerciale di 1480 mq, una superficie di vendita piccola e media con parcheggio pubblico.
Il progetto porterà benefici pubblici per 331.462,20 euro. L’istanza è stata depositata nel 2015. Ci sono tutti i pareri anche quello della Sovrintendenza che ha riconosciuto l’intervento rispettoso dei vincoli paesaggistici. L’intervento interessa il foglio 38 - mappali 1002 - 1031 -978 che nel 1970 la Congregazione mechitarista dei Padri Armeni di Venezia si era impegnata nei confronti dell’Amministrazione comunale per la viabilità e a mantenere l’area come un giardino”.
Per Stefania Battaggia, dirigente dei Servizi al cittadino e Imprese del Comune di Venezia, si applica la Legge Regionale n. 50 del 28 dicembre 2012 (Politiche per lo sviluppo commerciale nella Regione Veneto) con “la massima valorizzazione nel territorio urbano” di una struttura medio minore. Si tratta di “attività considerata come diretta al servizio dei residenti e inserita nella normale urbanizzazione di centro urbano”.
“Strano - afferma Sara Visman del Movimento 5 stelle - stiamo parlando di zona definita degradata; non lo è, ha solo sterpaglia e non entra nei canoni di zona degradata. Ci sono 2 edifici abusivi e non ci dovrebbero essere: si parla di distributore di benzina che è da bonificare. Il degrado non sussiste. Si parla di intervento di nuova costruzione in area ZTO per attrezzature e impianti di interesse generale (ZONA F). Non è prevista costruzione di edificio ad uso commerciale. Oltretutto, anche il distributore, che era stato dichiarato commerciale, era in Zona F; non serve girare intorno. Sono state indicate leggi che non entrano in questo caso. Qui si parla di cementificazione e costruire in zona che dovrebbe essere di interesse pubblico”.
Monica Sambo del Partito Democratico alle 16.01parla di “illegittimità della delibera” per la mancata comunicazione ai controinteressati. C’è un manufatto demaniale nell’area. Occorre evitare per la consigliera altri ricorsi al TAR o l’annullamento della delibera come è già successo in altri casi. C’è anche la convenzione bilaterale del 1970 di area verde, poi abbandonata; si tratta di privato che non ha curato il proprio terreno e che oggi viene premiato; lo stesso privato che ha lasciato degradare il suo bene. Si parla di 50.000 euro per l’area degradata; se costa 50.000 euro l’area degradata, stiamo premiando il privato, un vantaggio economico. Come se dicessimo ai cittadini: “Lascia degradare e poi possiamo costruire su sull’area”.
2° quesito: Non c’è più l’assessore al Commercio, non c’è il sindaco; è problema commerciale; c’è la questione dei negozi di vicinato; ci possono essere conflitti. Il consiglio di municipalità del Lido e Pellestrina ha votato contro il progetto di realizzare un nuovo supermercato "Alì" al Lido nell'area, oggi degradata, dell'ex distributore Esso di Ca' Bianca. Ci sono altre zone per supermercati. La zona non è degradata ma c’è soltanto mancanza di manutenzione. Non c’è interesse pubblico perché il parcheggio è solo per il supermercato”.
“Stiamo trattando - sostiene Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle una delibera di costruzione in deroga, di un intervento per rigenerare. Si parla di colonnine per l’elettricità; si tratta di “specchietto per le allodole”. Il parere paesaggistico ottenuto è diverso da quello culturale per il quale c’è un’istruttoria in corso. Aspettare la risposta di Sovrintendenza. Aspettare per una valutazione più seria. La delibera è illegittima in quanto ci sono modifiche con aumento di superficie coperta; si parla di area degradata e questa non è degradata ma solo erbacce; i confinanti sono controinteressati ed occorre dare comunicazione; c’è anche la illegittimità in quanto c’è contratto stipulato nel 1970 con la congregazione; la delibera modifica lo strumento urbanistico”.
“Lascio - afferma Paolo Pellegrini della Lista Brugnaro Sindaco - ai tecnici e all’assessore rispondere alle disquisizioni di illegittimità. Vorrei rispondere alla Sambo. Lo stato di degrado è notorio a tutti quelli che sono stati al Lido. È notorio il Parco di Ca’ bianca in degrado. La società privata che investe non lo fa per buttare il capitale. In quell’area è possibile un supermercato di piccole dimensioni e non può andare all’Ospedale Al Mare che è disabitato e dove intervengono le Forze dell’Ordine. per eliminare i residenti irregolari”.
Rocco Fiano sostiene che si tratta di “degrado per ambiente naturale e non è degrado per gestione sociale che non c’è nell’area in questione. “Il distributore di benzina - dice il consigliere - risulta già bonificato. C’è un bunker. Sono state censiti nel territorio anche n. 63 alberi dallo studio di Sandra Michieletto. Che fine faranno gli alberi? Non c’è stata riflessione adeguata. Il demanio è stato informato?”.
Alle 16.30 Silvana Tosi di Liga Veneta Lega Nord confuta le dichiarazioni espresse dai consiglieri della Municipalità del Lido che in 30 anni non sono intervenuti per il degrado. “I posti di lavoro offerti dal supermercato - sostiene la consigliera - devono essere considerati di pubblico interesse. L’apertura di una nuova attività commerciale abbassa la concorrenza sui prezzi, questo potrebbe essere considerato di interesse pubblico. La realizzazione di area verde attrezzata non sono ulteriori motivi di interesse pubblico?”.
Maurizio Crovato concorda con quanto detto dalla consigliera Tosi. “Il Comune - sostiene il consigliere - percepirà come gettito 331.000 euro, più 45 posti di lavoro e 15 posti di indotto. Si parla di pompe elettriche ecologiche per la rigenerazione. La presenza del supermercato arricchirà la presenza culturale de paesaggistica. il Parco per bambini e la presenza del galoppatoio, di verde ce n’è anche troppo; il verde è garantito”.
“Sulla legittimità - afferma Paolo Romor, prosindaco del Lido - ci sono le opinioni dei tecnici. Ritengo che questo sia il primo di una lunga serie di investimenti per i 45 posti di lavoro, per i benefici pubblici e perché l’area è garantita anche per il futuro”.
L’architetto Ferronato sostiene che c’è “richiesta legittima per il supermercato” e che la “legittimità proviene dagli uffici. Le procedure di legittimità - afferma il tecnico - sono corrette. “L’uomo ha portato peggioramento e noi interveniamo. C’è bene pubblico”.
“L’area - afferma Sara Visman - non è degradata a senso di legge ma è area trascurata. “Urge la tutela dell’ambiente - dice la consigliera - perché precludere questa via? I padri armeni potevano essere costretti alla tutela dell’ambiente. Scelta di edificare è scelta politica di costruire dove non è permesso costruire. Voto contro”.
Per Deborah Onisto di Forza Italia si tratta di recupero di area degradata e ritiene legittimo “quello detto dai tecnici. “La deroga concessa - sostiene la consigliera - è relativa ai benefici pubblici”.
Si vota per la delibera: Presenti 31, votanti 31, favorevoli 23, contrari 8. Il Consiglio approva.
Francesco Liparulo - Venezia
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