IN PIAZZA SAN MARCO SVENTOLA
LA BANDIERA DEL REGNO D’ITALIA
“Lectio magistralis" di Mario Isnenghi, emerito professore in Ca’ Foscari, alle ore 18.00 di giovedì 20 ottobre 2016 nel “salone da ballo” del Museo Correr in Piazza San Marco a Venezia, in occasione del contesto artistico, storico e culturale, tra il ’48 e il ’66, del patriota, pittore del Risorgimento italiano, Ippolito Caffi. Introduce e modera Annalisa Scarpa, curatrice della mostra che celebra con più di 150 opere il pittore, nato a Belluno nel 1809 ma veneziano di adozione, morto nel 1866 durante la terza guerra di indipendenza.
Il Veneto e Venezia furono annessi all’Italia con “Il plebiscito del Veneto del 1866 - si evince da Wikipedia - conosciuto ufficialmente anche come plebiscito di Venezia, delle province venete e di quella di Mantova, fu un plebiscito che avvenne nelle giornate di domenica 21 e lunedì 22 ottobre 1866 per sancire l'annessione al Regno d'Italia delle terre cedute alla Francia dall'Impero austriaco a seguito della terza guerra di indipendenza”.
“Caffi - afferma Isnenghi - tra il 1848 e il 1849 è volontario a Venezia come capitano della Guardia Civica. 17 mesi è durato il nostro ’48 che deborda fino ad agosto del 1849, perché non è nella memoria collettiva? Una repubblica con i Savoia? Il ’48 veneziano diventa orfano, però può diventare oggetto di approfondimento. I musei servono anche a questo”.
Lo storico ricorda la Repubblica di San Marco che fu uno Stato costituito a Venezia il 22 marzo del 1848 a seguito dell'insurrezione della città, che aveva avuto inizio il 17 marzo dello stesso anno, contro il governo austriaco. La repubblica sopravvisse fino al 22 agosto 1849. Si ricorda Daniele Manin, il suo Caffè Florian e i Florian liberali, l’élite, che si distinguevano dagli “austriacanti” che frequentavano il Caffè Quadri.
“I giovani delle Belle Arti - sostiene l’emerito professore - vanno a vedere la guerra con una partecipazione emotiva e professionale; sono professionisti del pennello che vedono e fanno vedere la guerra. Importanza che il volontariato civico assume nel Risorgimento non solo con armi e cannoni; modo di essere al servizio della causa in cui si crede. Al tempo di CaffI, unico volontario di guerra che partecipa alla guerra, facendo il suo mestiere che è arte, tecnica; sa fare il resoconto. Risorgimento è riconoscimento del Risorgimento. I pittori mettono rielaborazione visiva e ci riferiscono come quelle rielaborazioni verbali”.
Nel 1848 1849 il Veneto e Venezia sono stati in prima fila nell’Insurrezione.
“Cosa ci guadagna Caffi alla fine del 1849? Viene mandato via, è vittoria etico politica - afferma il professore - però c’è un problema di sussistenza materiale. Fino al 1857 non potrà tornare a Venezia. C’è di mezzo un processo quando il 3 agosto 1849 la folla dà l’assalto al Palazzo Querini sede del patriarca Jacopo Moneco che era “austriacante”. Si è trattata di una omonimia e CaffI ci va di mezzo mentre chi era nel gruppo era un Michele Caffi. Lui è accusato. Il processo finirà nella metà degli anni cinquanta e nel 1857 può tornare a Venezia.
1848 e 1866 sono 2 poli temporali in cui si inquadra la vita civile di Caffi, mostrando continuità e coerenza del suo impegno politico e civile. Il pittore continua a impegnarsi e a rischiare quello che aveva voluto nel ’48 e c’è l’Unità d’Italia. Su questo le indagini su Caffi potrebbero essere approfondite.
Il Piemonte offre la monarchia più interessante. La monarchia era “la normalità” della politica rispetto alla linea di Mazzini. Caffi ha ragionato negli stessi termini? Prima del 1866 c’è stato il passaggio del 1861 che è anno primo per il Regno d’Italia”.
Nel 1861 nasce lo Stato Italiano.
“Nel 1861 a Venezia, Caffi è ancora “cittadino asburgico”. Caffi abita a Venezia - dice Isnenghi- che è ancora austriaca. Per il Partito d’Azione nel 1866 va affrontata e risolta la questione Veneto”.
L’Italia si allea con la Prussia. Regno d’Italia e Francia si alleano con la Prussia contro l’Austria. 3^ Guerra di Indipendenza.
“Ai primi di luglio del 1866 Caffi si imbarca su una nave - afferma Isnenghi - poi cambia nave, la “Re d’Italia”, che va a fondo il 20 luglio nella battaglia di Lissa”.
Caffi muore
Segue “un brindisi per i 150 anni del Plebiscito del Veneto. Vino gentilmente offerto dalle Cantine Colle Anese di Conegliano”.
Francesco Liparulo - Venezia
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