martedì 18 ottobre 2016

Povertà è smarrimento di democrazia

L'ETICA È RESPIRO DELLA CITTADINANZA 
E  FINE  DI  OGNI  VERA  AZIONE  POLITICA
Nella società politica sono ancora presenti “ le male bestie ” indicate da Luigi Sturzo, cioè lo statalismo che è contro la libertà, la partitocrazia che è contro l’uguaglianza, l’abuso del denaro pubblico che è contro la giustizia. L’uomo di fede è convinto che la morale non deve essere disgiunta dal potere, cioè l’etica deve stare dentro la politica, perché l'etica è l'anima e il fine della politica. 

La cittadinanza chiama tutti i testimoni del popolo, donne e uomini generosi  “mantenere desta la sensibilità” per il riconoscimento dei diritti e della dignità dell’uomo, di fronte a un gruppo di politici che hanno piegato la propria ragione “all’attrattiva dell’utilità individualistica” a danno delle persone che costituiscono la comunità civile. 

Si tratta di confrontarsi con un mondo globalizzato per la soluzione dei nuovi problemi, sorti con la radicalizzazione del multiculturalismo nello strato sociale del popolo italiano che estirpa i valori esistenziali del mondo civile. 

Si avverte uno smarrimento di fronte a un futuro pieno di incognite per il dilagare di un potere che non tiene conto della dignità della persona umana e dei suoi bisogni essenziali. 

Occorre confrontarsi per salvaguardare, in ogni istituzione politica, sociale e civile, tutto “ciò che è conforme alla natura di ogni essere umano”. I testimoni del popolo devono impegnarsi affinché sia applicata la giustizia in ogni attività della persona umana e perché sia rispettata la sua dignità in ogni manifestazione della sua opera, contrastando ogni disconoscimento dei valori che costituiscono l’essenza della vita, cioè opporsi con qualsiasi mezzo non violento di persuasione. Si tratta di interagire con tutte le forze laiche per instaurare quella saggezza che è razionalizzazione morale della politica. 

C’è l’esigenza per la società civile di uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo. 

L’esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la dignità dell’uomo esistenziale dal suo concepimento fino alla sua morte naturale. 

L'appello alla libertà della persona umana è essenziale perché ogni essere umano, donna o uomo, possa impegnarsi ed essere protagonista in una società aperta al progresso di tutto il popolo.
Francesco Liparulo - Venezia

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