LE DELEGHE AL COMMERCIO LE HA IL SINDACO
BRUGNARO NON PARTECIPA ALLA DISCUSSIONE
Paolo Pellegrini, presidente della IX Commissione consiliare (artigianato, commercio, attività produttive, consumatori, pubblici esercizi, pesca, lavoro, sviluppo economico del territorio, innovazione, smart city), apre la discussione nella Sala delle riunioni consiliari di Ca’ Loredan alle 9.40 di giovedì 20 ottobre per esaminare le delibere n. 334/2016 e n. 411/2016: “Riordino dei Pianini” - approvazione dell’Intesa fra Ministero per i beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto - Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Regione e Comune.
Sono presenti 3 assessori: Renato Boraso, Paolo Romor e Paola Mar.
Saverio Centenaro di Forza Italia alle 9.47 afferma: “Rappresentanza senza interlocutore principale che è la Sovrintendenza”.
Sara Visman del Movimento 5 Stelle dice: “Non c’è Sovrintendenza, la Sovrintendenza sovrana”.
“La Sovrintendenza - risponde Pellegrini - ha partecipato ad incontri tecnici”.
Nicola Pellicani del Partito Democratico sostiene che la “delibera è importante, tutti i consiglieri siano a conoscenza dei fatti ed occorre sentire le categorie ed i comitati interessati; interventi brevi ma devono essere approfonditi, sentendo i soggetti interessati”.
Giovanni Pelizzato di Lista Civica Casson chiede: “L’assessore Boraso ha le deleghe alle Attività Produttive o rappresenta semplicemente il sindaco ? (L’assessore al Commercio Francesca Guzzon si è dimessa).
“Niente di nuovo - dice Elena La Rocca del Movimento 5 Stelle - cose sostanziali. Convocare altre commissioni per sentire le categorie, i comitati di cittadini e la Sovrintendenza. Il fatto che ci siano stati incontri in cui i tecnici hanno sentito le categorie, occorre dare al Consiglio comunale tutti gli strumenti per valutare le scelte. Vorrei sapere se le deleghe al commercio le ha il sindaco”.
“Oggi - dice Maurizio Crovato di Lista Brugnaro - abbiamo 3 assessori: Turismo (MAR), Boraso e Prosindaco del Lido”.
“Dobbiamo - afferma il presidente - discutere cose serie, sono presenti in sala i rappresentanti delle categorie”.
“Ribadisco - afferma Monica Sambo del Partito Democratico - quello detto da Pelizzato, una risposta per chi si sta occupando del Commercio in questa città. Cambia la struttura della città; si tratta dell’utilizzo di spazi pubblici, prendiamo tutto il tempo per sentire le categorie”.
Pretesti - dice Matteo Senno di Lista Brugnaro - per bloccare delibere. Il compito, presidente, è portare avanti le delibere”.
“Sono presenti - dice Pellegrini - le associazioni dei cittadini, le associazioni delle categorie”.
Per La Rocca “non è la stessa cosa”.
“Dopo questa commissione - afferma il presidente - se la delibera sarà licenziata, avremo anche il Consiglio”.
“Questa - afferma La Rocca - è una finta”.
“Tre assessori che hanno competenza ad intervenire - sostiene alle 10.00 Renato Boraso - io ho l’onore di illustrare queste delibere, ci sono Romor e Mar. Io illustro e condurrò fino alla fine questa attività. Il quadro è chiaro. Ci sono stati mesi e mesi di lavoro per le due delibere. La Bolkestein è una legge, ci sono scadenze molto strette. Con la 1^ delibera si tratta di approvare con strumento di intesa i Pianini di Campo Santa Margherita, Campo San Lio e Campo Santa Maria Formosa tenendo presente il Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici. Si è fatta confusione tra plateatici e banchi. Il Consiglio è chiamato a deliberare. Quelli della Sovrintendenza non vengono; c’è un problema: loro sono lo Stato e noi Ente Locale. I rappresentanti delle categorie lo sanno benissimo: abbiamo cercato di salvaguardare le imprese. Noi all’inizio di novembre dobbiamo aver conclusa la procedura. Rapporto costruttivo con Sovrintendenza che produce pareri; ci si scontra e poi si discute in Consiglio Comunale. Siamo qui con i tempi tecnici per non mettere a repentaglio i posti di lavoro. Si tratta di decine e decine di posti di lavoro, poi discuteremo, il problema è serio. La delibera è lineare sotto il profilo tecnico con passaggi normativi e codice dei Beni Culturali che diventa vincolante”.
La dott.ssa Stefania Battaggia (Direzione Servizi al cittadino e Imprese) alle 10.10 illustra la delibera con la proiezione di slide e spiega il lavoro dei tecnici per la mappatura nel centro storico di Venezia, indicando i plateatici già esistenti in Campo Santa Margherita. “Si vedono i plateatici già concessi e poi ci sono tratteggiamenti per quelli possibili. Si sono svolte 10 Conferenze di Servizi per fare le planimetrie e incontri con i tecnici per capire la posizione della Sovrintendenza per un punto di raggiungimento finale. Ci sono alcune modifiche. Dall’analisi paesaggistica con la Sovrintendenza, c’è posizione nel riordinare e ridimensionare le occupazioni di suolo pubblico. Decisioni che non penalizzano nessuno. Modifiche per diverse collocazioni private e allineamento diurno. Abbiamo riordinamento per ricollocazione e spostamento di alcuni plateatici; c’erano occupazioni che si sovrapponevano. Per Campo Santa Margherita le richieste della Sovrintendenza erano più morbide. San Lio è il secondo Campo ed è particolarmente compresso, è Campo piccolo con chiesa e presenza di plateatici. Ci sono 2 banchetti addossati alla chiesa e vengono spostati in Santa Maria Formosa. La situazione si è risolta. Non vengono soppressi i due posteggi ma spostati e ricollocati in maniera significativa”.
Alle 10.30 Deborah Onisto di Forza Italia chiede di avere i pareri delle Municipalità: “Se li abbiamo e come si sono espressi”.
“Che senso ha - sostiene Enzo Scarpa di Lista Brugnaro - confermare ulteriori plateatici se c’è già decisione di non aumentare esercizi? In San Lio c’è la viabilità da tener presente, anzi area tratteggiata può essere data in concessione. Come abbiamo proposto, anziché spostare i 2 banchetti, mantenimento di un banco riducendo il plateatico del ristorante. Se per il decoro non vanno bene i banchetti, anche i plateatici non vanno bene. Per Campo Santa Maria Formosa, stesso discorso. Per Santa Margherita, il Piano dell’Amministrazione mantiene tutte le aree del vecchio Piano con i vari esercenti; mantiene i vari ristoranti. Mantenendo queste zone incentiva il cambio d’uso”.
Ernesto Pancin, direttore dell'Aepe, l'associazione dei pubblici esercizi veneziani, afferma: “Rappresento 25.500 dipendenti, dati certificati presso Camera di Commercio; gradirei che chi parla a nome dei cittadini facesse stessa cosa del sottoscritto. Stiamo giocando sulla vita delle persone. Chiarisco chi siamo. Entro nel merito. Santa Margherita è esempio virtuoso di quello che è stato il rapporto tra Sovrintendenza e il Comune. Le osservazioni sono state recepite per il buon senso. Non facciamo lobby becero e sporco; cerchiamo di salvare le persone che rappresentiamo che sono anche cittadini con tutto ciò che vuol dire. Santa Margherita è esempio virtuoso perché è Campo complicato. Dicono che i plateatici fanno confusione, allora loro stessi fanno confusione quando vengono a mangiare la pizza. Santa Margherita, esempio virtuoso perché si sono risolti tanti problemi e si sono rispettate le attività. Si sono eliminate tante potenzialità di nuove aperture, fatto molto bene per il riordino. Campo San Lio e Campo Santa Maria Formosa, altro esempio che ha creato sofferenze però non hanno eliminato delle attività”.
“Vorrei dire - afferma Damiano La Rocca del Gruppo organizzato indipendente ambulanti - che anch’io e un mio delegato abbiamo partecipato e lavorato con Comune e Sovrintendenza e devo riconoscere metodo usato. A mio parere si è cercato di salvare le imprese. La Sovrintendenza cercava di far tabula rasa o eliminare alcune criticità. Assieme come Associazione di categoria abbiamo ottenuto il risultato di salvare le imprese che sono famiglie. Mi dispiace per San Lio, non è stato possibile. Deciso spostamento delle 2 attività da un luogo ad un altro; avranno danno. Le abbiamo salvate, poi si vedrà. Se con Sovrintendenza abbiamo avuto risultato, ringrazio i tecnici dell’Amministrazione. Spero di continuare così e ottenere anche risultato migliore”.
“Due cose - afferma Maika Canton di Boraso Civica Popolare - che non ci sia bagarre tra sindacati Ambulanti e Venezia. Ci stiamo occupando di area pubblica, abbiamo quasi tutti gli operatori nel Centro storico”.
Maurizio Crovato fa presente che c’è parentela tra Damiano La Rocca e la consigliera Elena la Rocca.
“La nostra organizzazione - afferma Damiano La Rocca - è apolitica”.
“Ho detto alla consigliera La Rocca - dice Pellegrini - di rimanere”.
“Anche lei (Crovato) - dice Sara Visman - aveva parente in Comune quando suo fratello era presente. In una precedente commissione la consigliera La Rocca aveva dichiarato che il signore presente era suo fratello”.
Monica Sambo sostiene che nei casi di “conflitto di interessi” le persone non devono presenziare e dichiarare il conflitto”.
“Non c’è - risponde il presidente - conflitto di interessi”.
La consigliera si alza per uscire e il presidente le dice di sedersi.
Elena La Rocca esce dalla sala.
Damiano La Rocca dice: “ La nostra Associazione (ambulanti) non controlla i Pianini. Decidere che ci siano i Pianini in aree periferiche crea danno. Si stanno rilevando plateatici in altre aree con le vecchie regole e questo dovrebbe fare riflettere, poi ritengo necessario, prima del Consiglio di avere un quadro di insieme di tutta la città. Fare a piccoli passi, crea anche danni”.
a“Il governo ha emanato leggi - sostiene Enzo Scarpa - muoversi nelle leggi, aggiungo che un riordino della città è necessario. L’Attività turistica costituisce la maggiore attività economica. Qui a Venezia trovano lavoro molte persone che abitano fuori del Comune. Si sta andando verso situazione che potrebbe impoverire la città. Nel riordino della città, chiarire alcuni elementi: quale città vogliamo? Monumenti, attività economiche o abitanti? Probabilmente l’insieme delle tre macro motivazioni però con il riferimento che questa città ha esigenze particolari secondo i periodi. Le attività di vendita nel passato contribuivano alla floridezza della città; oggi per contro abbiamo una legislazione che cerca di spostare i banchi che impediscono la visione dei palazzi. Questa legislazione culturale privilegia i monumenti e crea problemi alle attività economiche? NO! A un chiosco di questa città è stata imposta la cessazione; cessa l’attività. Non credo che possa ripetersi questo, la morte delle attività che oggi sono attive”.
Paolino D’Anna della Lista Francesca Zaccariotto - Venezia Domani afferma che “il lavoro degli uffici è fatto bene, corretto ed equilibrato”.
“Siano noi - sostiene Nicola Pellicani - quelli che dobbiamo fare le valutazioni e decidere. Contemperare interessi e anche vivibilità per i cittadini; fare i conti anche con turismo. Decidere e prendere una strada. Avvio di discussione e confronto. La vita della città va regolata”.
“Tutti siamo consapevoli - dice alle 11.24 Giancarlo Giacomin di Lista Brugnaro Sindaco - e cosa andiamo a votare; spero che i colleghi valutino bene la scelta. Per l’Amministrazione è svolta epocale”.
Maurizio Crovato dice: “I banchetti che non rispettano le regole devono essere chiusi e non prendere in giro i vigili”.
Monica Sambo alle 11.35 chiede “l’aggiornamento e il rinvio per la decisione della delibera”.
“Noi - afferma Saverio Centenaro - ci rimettiamo, presidente, alla sua decisione”.
Sambo sostiene che non si sono visti “i pareri delle Municipalità”.
Giorgia Pea della Lista Brugaro ritiene che gli uffici abbiano fatto un buon lavoro, in linea con le promesse elettorali.
L’assessore Boraso parla di “maggiore equilibrio tra cittadini e rappresentanti delle attività”.
Alle 11.57 il presidente chiude la sessione per “un riordino delle delibere nella prossima settimana”.
Francesco Liparulo - Venezia
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