lunedì 17 ottobre 2016

Brugnaro ridimensiona il ruolo delle Municipalità

LA MACCHINA COMUNALE VENEZIANA 
ACCENTRA I SUOI PROCESSI  DECISIONALI
Sessione straordinaria venerdì 26 febbraio del Consiglio Comunale di Venezia nella Sala delle riunioni consiliari di Ca’ Loredan per la discussione delle proposte di deliberazione che modificano  il Regolamento comunale delle Municipalità.
21 Consiglieri presenti alle 11.10 per la verifica del numero legale. Gli scrutatori della seduta sono i consiglieri Ottavio Serena, Nicola Pellicani e Giovanni Giusto. 

L’assessore Paolo Romor (Risorse Umane - Politiche educative - Avvocatura Civica - Semplificazione amministrativa - Prosindaco del Lido) viene invitato dalla Presidente Ermelinda Damiano ad illustrare la 1^ proposta di deliberazione P.D. N. 725/2015 relativa al Regolamento comunale del servizio refezioni scolastiche.

“La delibera - afferma Romor - ha come oggetto alcune specifiche modifiche per accentrare i processi decisionali per equità di trattamento, uniformare i centri di spesa per ottenere delle economie di scala, cioè migliorare le comunicazioni tra centro e periferie della Macchina comunale.  Si sottraggono risorse alle periferie però nulla cambia per i cittadini che troveranno le stesse persone. Ci si interfaccia con il direttore centrale. In questo modo si ottiene maggiore efficienza e  un migliore servizio per i cittadini. Si tratta di sottrarre competenze alle Municipalità. Noi perseguiamo l’obiettivo di miglioramento dell’efficienza. Ci rimettiamo al giudizio dei cittadini, come giudizio generale. La delibera prevede la modifica dell’articolo 14 con l’espulsione, in 3 luoghi del Regolamento, delle parole “competenze di Municipalità” sostituendo la frase con i “Competenti Uffici”.

Alle 11.16 si apre la discussione.

“Qui - afferma Andrea Ferrazzi (PD) - non si capisce quali sono questi Competenti Uffici. Io sono un cittadino e devo presentare il modello I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente, strumento per la valutazione della condizione economica delle famiglie con cui è possibile richiedere sia prestazioni sociali agevolate che agevolazioni tariffarie su servizi di pubblica utilità), ai “Competenti Uffici”, cosa succede? Anche una volta individuato i “Competenti Uffici”, non c’è alcuna competenza, alcuna centrale: è disservizio perché il cittadino deve spostarsi a più sedi. Si vuole tagliare la Municipalità: è paranoia perché si toglie una doppia cosa in quanto non c’è nessun miglioramento né organizzazione ma spogliare le Municipalità. Volevo capire, quanti sono i “Competenti Uffici”?”.

La Presidente risponde: “Alla fine della discussione generale interverrà l’assessore”. 

Francesca Faccini (Lista Civica Casson) afferma: “Questa modifica parla di Uffici competenti e lascia perplessità perché si modifica prima di strutturare; quali saranno gli Uffici? si lascia gap. Togliere deleghe rispetto a Uffici decentrati e si chiede come mai non si mostra quali saranno i Competenti Uffici? Chiediamo all’assessore di  chiarire, quale sarà il percorso prossimo?”.

“In una delibera così vaga - dice Monica Sambo (PD) - che cancella personale delle Municipalità, è difficile emendare. Questo si comprende: Unica finalità è lo svuotamento delle competenze delle Municipalità, svuotamento che non sembra avere Ratio del processo di riorganizzazione e razionalizzazione della Macchina comunale. Non si capisce dove si vuole andare e si tolgono le competenze. Mi sembra palese attacco, soffocamento delle Municipalità con differente colore politico. La sintesi della delibera sconfessa le premesse. Vuoto più totale. Uffici: Quali uffici? Quali le finalità e l’orizzonte di questa delibera?”.

“Queste presunte delibere, che rimandano a un Progetto di riorganizzazione - sostiene alle 11.26 Nicola Pellicani (Lista Civica Casson) - rimandano a un Atto di fede. Stesso metodo per riorganizzare la complessa Macchina comunale: Non si sa quando sarà e come avverrà. Non sappiamo con quali contenuti. Il decentramento è patrimonio acquisito delle grandi città, è modo di funzionare e dialogare con la città per dare servizi utili ai cittadini. Un servizio che funziona lo andiamo a sostituire con fantomatici Competenti uffici. Sono curioso di sapere. La delibera svuota le competenze delle Municipalità senza proporre qualcosa di alternativo. Voteremo contro. Preoccupato per vuoto che si instaura domani mattina”.

Il giovane Matteo Senno (Lista Brugnaro Sindaco) alle 11.31 afferma che la delibera è “in funzione della riorganizzazione e non è la riorganizzazione in sé”. “È il secondo passo - dice il consigliere - dopo l’approvazione dei Criteri generali per gli Uffici, che porterà alla riorganizzazione che verrà attuata in questi mesi. Questa preoccupazione non la capisco; gli sportelli restano. Viene riorganizzato il servizio per omogeneizzare i Criteri di assegnazione”.

Giovanni Pelizzato (Lista civica Casson) ritiene che si stia stabilendo un “quadro inquietante” per la “riorganizzazione al buio” della Macchina in quanto viene detto che “ci sono Uffici ma non si sa quali”. Si tratta, per il consigliere dell’opposizione, di uno “svuotamento funzioni Municipalità a favore Centrale” in quanto è stato “tratteggiato un quadro che non c’è”. L’aspetto vero per Pelizzato è quello di “sottolineare, ribadire che le Municipalità sono un sub ordine alla grande città, sono di colore diverso. Si tratta di “ristrutturare secondo volontà del Centro”.

“Stiamo parlando - afferma alle 11.36 Davide Scano del Movimento 5 Stelle - di Refezione scolastica. I problemi ci sono; i genitori in chiave propositiva ci sono. Occorre fare riorganizzazione vera del servizio. Il genitore non si deve allontanare per venire qui alla sede”.

Deborah Onisto (Forza Italia) sostiene che la sua “esperienza ha visto tutti i fallimenti del decentramento”. “Le Municipalità - dice la consigliera - nascono con velleità si essere piccoli comuni. Mai sono nati tanti comitati cittadini. Significa che il decentramento, così com’è, non risponde alle istanze dei cittadini. State sostenendo delle cattedrali con 6 Uffici diversi, 6 Uffici URP (uffici relazioni per il pubblico); moltiplicazione attività allucinante. Chiedo onestà intellettuale, ragionare. Le Municipalità sono centri di costo ed occorre razionalizzare economicamente. Questa Amministrazione riorganizza a partire dai Servizi Sociali. Contributi dati in maniera iniqua. Marghera più risorse rispetto a Favaro. Ci sono urgenze per riorganizzare la macchina comunale”.

Alle 11.43 interviene Giovanni Giusto, capogruppo in consiglio di Liga Veneta Lega Nord Padania,  ed afferma: “Stiamo parlando di riorganizzazione, riorganizzare significa modificare le lacune, migliorare il sistema, rivedere per riorganizzare meglio: vuoto, città che non sa cosa fare. Se ci concentriamo nella volontà e intenzione, vediamo di collaborare per meglio riorganizzare quello che abbiamo ripetuto in Commissione: volontà creare sistema migliore per il cittadino. Come? Creando front office ("ufficio davanti", funzioni di sportello) con software unico a motivo di trasparenza. Non è solo questione di colore ma anche volontà diversa. La testa deve controllare le gambe”.

L’assessore chiude la discussione generale della delibera.

“Competenze Uffici - dice Paolo Romor - dal giorno successivo all’approvazione della delibera, non cambia nulla per i cittadini che nei fatti si rivolgono agli stessi Uffici e persone. La Municipalità cambierà nel senso di maggiore efficienza del servizio per i cittadini”.

I 26 emendamenti presentati dall’opposizione vengono considerati inammissibili e il Consiglio vota la loro non approvazione.

“Su ordine dei lavori - dice Davide Scano - vorrei raccomandare, alla Presidenza e alla Direzione che ci segue, di presentare un po’ prima il parere di ammissibilità tecnico giuridica perché ci sia la possibilità di apportare modifiche; c’è refuso perché nelle motivazioni si capisce cosa si emenda  e nel testo dell’emendamento c’è errore. Anche questa tipologia di emendamenti, che vengono corretti, andrebbe chiarito al Consiglio per evitare lavoro inutile”.

La Presidente risponde: “Gli Uffici tecnici sono sempre a disposizione e potrete rivolgervi a loro”. 

Si passa alla dichiarazione di voto per la delibera.

Andrea Ferrazzi  sostiene che la delibera ha un “carattere totalmente ideologico” in quanto non c’è nulla e sulla questione sportello per i cittadini afferma: “Non riusciamo a dire nulla”. 

Non si capisce - afferma Nicola Pellicani - perché al momento si vuole smantellare. Qual è il  messaggio che diamo ai cittadini? Votiamo contro questa delibera”.

“Sono proposte di delibera funzionali alla riorganizzazione della Macchina comunale - sostiene Matteo Senno - perché le Municipalità hanno avuto grandi problemi nella gestione dell’I.S.E.E.; il voto sarà favorevole”.

“Queste delibere - dice alle 12.31 Francesca Faccini - tornano sempre per parlare di efficienza e modifica. Non si sa come verranno fatte le modifiche. Non possiamo votare questa delibera”.

“Non vedo stravolgimento - afferma Giovanni Giusto - ma  vedo affiorare più opportunità per tutta la Comunità. Votiamo a favore”.

Alle 12.35 Monica Sambo, pur ritenendosi d’accordo per evitare accavallamenti di competenze per le Municipalità, chiede che siano denunciate le preferenze e i privilegi. Cosa si intende per Uffici competenti? Non è scritto”.

Si vota la proposta di delibera P.D. N. 725/2015.
Presenti 33, votanti 30, favorevoli 24, contrari 6, astenuti 3 ( Movimento 5 Stelle), non votanti 0. Il Consiglio approva la delibera.

Francesco Liparulo - Venezia  

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