giovedì 6 ottobre 2016

Ripartire dall’economia reale
LA COESIONE SOCIALE E NAZIONALE
INDISPENSABILE PER LA CRISI DEL PAESE
La fragilità italiana è dovuta, per il Rapporto del Censis, ad una crisi che viene dal non governo della globalizzazione e dal problema del debito pubblico. Occorre reagire adattandosi alle sfide che vengono dall’esterno e autoregolando il welfare, i consumi e le strategie d'impresa. 

Si tratta di superare la crisi attuale, ripartendo dall’economia reale con “rigore, sviluppo ed equità”. La politica di bilancio del governo, basata sui tagli di spesa orizzontali e lineari, non è riuscita né a ridurre il deficit né a contenere la crescita del debito pubblico.

Si chiede di ritrovare il primato dell'economia reale su quella finanziaria, mettendo a frutto la ricchezza familiare, riducendo la spesa pubblica corrente e la pressione fiscale. Si tratta di far crescere l'economia con più occupazione e con maggiore reddito disponibile per le famiglie. I maggiori consumi dei lavoratori creerebbero riduzione del deficit pubblico. I pilastri del popolo italiano rimangono “il senso della famiglia, il gusto per la qualità della vita, la tradizione religiosa e l’amore per il bello”.
Francesco Liparulo - Venezia


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