martedì 18 ottobre 2016

Politica assente stimolata dalla cittadinanza veneziana

DISAGI PER GLI ABITANTI DI
VIA GAZZERA ALTA E BASSA  
“Assente la Giunta Brugnaro - si evince dalle pagine del 18 ottobre 2016 di “la Nuova di Venezia e Mestre - era stato invitato il sindaco. Un migliaio di persone, che vivono tra i passaggi a livello della linea per Trieste e quella per Treviso, ieri hanno organizzato un sopralluogo per mostrare come è ridotta la zona di Via Gazzera Alta e Bassa”.

Sono passati quasi 3 mesi dalle discussioni politiche ma i cantieri di SFMR sono ancora fermi.

Convocazione congiunta, mercoledì 20 luglio 2016, della IV e V Commissione nella Sala delle riunioni consiliari di Ca' Collalto, sede del Municipio di Mestre, con all’ordine del giorno la discussione di una Interpellanza di Maika Canton e di due Mozioni, di cui una di Lorenza Lavini e l’altra di Nicola Pellicani, con lo stesso oggetto  “Stazione SFMR (Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale): SBLOCCARE L’OPERA E RISOLVERE IL NODO DELLA VIABILITÀ per collegare l’area della Cipressi e l’area della Gazzera”.
Il presidente della seduta è Renzo Scarpa che afferma: “Mi sostituisce poi Lorenza Lavini, presidente della V Commissione, per un impegno alle18.00.

Alle 16.51 Maika Canton della Lista Boraso Civica Popolare illustra la sua interpellanza n. d’ordine 414 con oggetto la Stazione SFMR. 

Il Progetto della Stazione ferroviaria del sistema Sfmr - afferma l’interpellante -  iniziato nel 2009, previsto in zona via Olimpia, attualmente in corso d'opera, è al centro di numerose polemiche con i diversi soggetti istituzionali interessati, attese le numerose difficoltà di rapporti con le ditte operanti, non presenta ad oggi segnali chiarificatori sui tempi di ultimazione dei lavori previsti. I residenti della zona, per la presenza di 2 passaggi a livello sulle linee Venezia-Treviso e Venezia-Trieste , rimangono condizionati e spesso bloccati, rendendo problematico anche l'accesso di eventuali mezzi di soccorso”.

 La strada di collegamento tra la Gazzera e la Castellana non è stata ancora approntata. Poiché la società autostradale CAV, utilizza per ragioni “di servizio” una piccola strada di sua pertinenza a due corsie che passa sotto la tangenziale e sfocia sulla Castellana, la consigliera Canton chiede se è “fattibile accedere a tale arteria anche per i residenti, attivando un accordo temporaneo, con la società CAV, e con la Regione Veneto per l’utilizzo di tale struttura viaria, in attesa di accordi tra gli Enti locali coinvolti che conducano al definitivo completamento dell’opera”.

La mia Mozione indicata con il n. d’ordine 422 - afferma Nicola Pellicani - è più articolata della Interpellanza di Canton perché mette a fuoco i problemi connessi alla Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR)”.

Il proponente dice che “il sistema SMFR è un’opera di importanza strategica e quando il progetto andrà a regime l’area di Mestre diventerà il cuore del sistema con sette stazioni (Gazzera, Asseggiano, Terraglio, Marocco, Marghera, Marcon porta est e Via Olimpia). Il cantiere per i lavori è fermo a causa di un contenzioso tra la Regione Veneto, committente dell’opera, e l’impresa realizzatrice che sostiene di non ricevere da oltre un anno i pagamenti. Il cantiere non comprende la realizzazione delle opere viarie che dovevano essere realizzate da soggetti privati, cioè dal Consorzio Parco del Marengo, che hanno manifestato la loro indisponibilità a tali realizzazioni. Per collegare la stazione di Via Olimpia e il parcheggio connesso da circa 200 posti, il sindaco ha sostenuto di voler utilizzare in via transitoria la strada di servizio utilizzata dalla società autostradale Cav. che corre parallela alla tangenziale tra gazzetta e la castellana. Inoltre l’Amministrazione comunale di Venezia ha sottoscritto nel marzo 2010 un protocollo di intesa con  RFI (Rete Ferroviaria Italiana) Spa ed FS (Ferrovie dello Stato) Sistemi Urbani Srl per il trasferimento di 160 famiglie di Via Gazzera Alta, compresa tra i rami ferroviari VE-TS E VE-UD, nelle aree ferroviarie di Via Trento”.

Con la Mozione “si invita il sindaco ad agire nei confronti della Regione Veneto per il completamento dei cantieri SFMR e ad attivarsi per la realizzazione delle opere viarie”.  

L’assessore Renato Boraso (Mobilità e Trasporti - Viabilità e Piano del traffico - Gestione del Patrimonio) asserisce: “ Anche giovedì scorso ho effettuato verifiche in modo concreto. Le opere per la viabilità sono sono alla stasi più assoluta. Mi auguro che dopo la riunione con la Municipalità e la Regione, oggi ci sarà l’ingegnere Giuseppe Fasiol come capo struttura del Nodo Gazzera, i lavori dei cantieri partano”.

Alle 17.26 si apre il dibattito.

Sara Visman del Movimento 5 Stelle afferma: “Devo intervenire sul metodo con cui si sta portando avanti la Commissione. Mesi fa ho chiesto di fare una commissione ad hoc per questo con la Municipalità di Zelarino per poter parlare di una soluzione, quella di cui parlava anche la consigliera Canton. I nostri rappresentanti di Municipalità hanno presentato 5 alternative di soluzione a residenti della Gazzera. La nostra richiesta di fare commissione congiunta assieme ala Municipalità. Oggi abbiamo saputo di una seconda Commissione a Zelarino, metodo riduttivo per come noi possiamo dare un contributo. Ci troviamo a fare commissione qui propedeutica e poi andrete là a Zelarino alle 18.30 per noi e cosa succede là?”.

Il presidente Renzo Scarpa risponde: “Per semplice richiesta dei residenti”. Oggi siamo riuniti perché esistono tre documenti (una Interpellanza e due  Mozioni). Questo non toglie che ci possono essere riunioni congiunte con le Municipalità. Ci si riunisce su atti precisi”.

“Non ho capito - dice Monica Sambo del Partito Democratico - cosa intende fare l’assessore. Adesso ci sentiamo dire che avete chiesto alla Regione una soluzione temporanea. Vogliamo sapere la soluzione definitiva del Comune. Avete chiesto alla Società Cav l’utilizzo di una via e poi l’architetto Stefano Angelini della Regione Veneto che si occupava della SFMR non c’è più e al suo posto è subentrato l’ingegnere Giuseppe Fasiol. Vi svegliate adesso?  Il problema più grande non può essere adesso che governa il centro destra a Venezia e non abbiamo più rappresentanti. Atteggiamento sindaco e Giunta fa sì che non vengono ascoltati. Isolamento comune. Chiedo, qual è la soluzione? La parte che doveva essere costruita è saltata, quella in cui c’erano i privati è saltata per questione di crisi economica, è una balla! Qual è la soluzione definitiva? Le Associazioni si sono mosse. Adesso non c’è più tecnico”.

“Cercherò, consigliera Sambo - afferma alle 17.35 l’assessore Massimiliano De Martin - di rispondere alle sue domande e vorrei fare un dialogo con lei. Per quanto riguarda questo trasferimento di residenti, non sa molte cose, Sambo. Ora glielo spiego io. Si tratta  di abitazioni dei nostri cittadini. Non si può illudere nessuno. Ricordo che era bando di Progetto per costruire a favore dei residenti, erano idee e poi nessuno ha convalidato con un mandato all’assessore per contrattare con le Ferrovie dello Stato. Quando a gennaio 2016 non abbiamo partecipato alla firma a quel mandato del 2014, questa Amministrazione ha stimato che c’erano più o qualcosa che non andava tra due passaggi a livello. Quei fabbricati non sono sorti dopo il 2010. Era necessario attenzione per il trasferimento dei residenti. Si tratta di 65.000 mq di suolo e trasferimento di immobili senza declinare a chi era a carico il trasferimento. Si tratta di 60 unità immobiliari”.

L’opposizione si fa sentire.

Il presidente alle 17.42 dice: “Ha risposto l’assessore”.

“Dire 60 unità - afferma Sambo - non è vero, sono 80, si tratta del 25% in più, 80 nuclei familiari. Nella delibera del 2014, nel mandato del sindaco, si dice che a carico lottizzate, a pari tipologia e consistenza di valore residenziale e commerciale. Si generano aspettative”.

“Questa Amministrazione - afferma De Martin - vuole andare fino in fondo per cosa si può fare. Le Ferrovie non dovevano costruirecase, tutto a carico della comunità ma agli atti non ci sono documenti scritti. Non siamo addormentati, non raccontiamo bugie. Mi fermo qui. Contratto con con chi fabbrica non lo facciamo assieme. Bisogna proseguire sul Tema Stazione della Gazzera, è nostro mandato, nostro interesse, di tutta la collettività. Ci vogliono anche strumenti e non solo processi”.

“Siamo qua - asserisce Bruno Lazzaro del Partito Democratico - per vedere come risolvere il problema, per dare la risposta , se litighiamo, assessore, lei lei da risposte, bene. La domanda la si fa, uno qua dentro non sa tutto. Io, come consigliere, faccio domande; sono da una vita qui. Ci sono assessori nuovi, perché, ha detto Boraso, non inviti queste persone, le guardiamo in faccia e partiamo con loro? In democrazia c’è libertà. Finché litighiamo non andiamo da nessuna parte”.

La provocazione - asserisce alle 17.51 il presidente Scarpa - non è stata da nostra parte”.

“Vorrei - sostiene Nicola Pellicani - che ogni Consiglio che facciamo venga fuori quello che non è stato fatto. Negli ultimi 5 anni il problema non è stato risolto dalle passate Amministrazioni. Ci sono problemi e ci sono aspettative perché i cittadini che vivono hanno problemi che devono essere risolti. Ci siete voi, vediamo come risolvete il problema. 80 nuclei familiari, vediamo come il problema può essere affrontato e risolto con la collaborazione delle Ferrovie. In 15 giorni il Comune si impegni con la Regione”.

“De Martin -asserisce Scarpa - ha risposto”.

Cercare - sostiene la consigliera Canton - di dare soluzione a cittadini bloccati tra due passaggi a livello. Parlare con la Società CAV e con la Regione per aprire la strada e dare la possibilità ai cittadini di vivere e andare a casa loro”.

C’è problema a discutere in questo Comune - afferma Rocco Fiano di Lista Civica Casson - e la cosa che chiede il Movimento 5 Stelle merita attenzione e soluzione. C’è alla Gazzera un Rione in difficoltà, allora facciamo una Commissione per vedere se è utilizzabile il percorso di strada. Incalziamo la Regione per fare una Commissione con Regione e Amministrazione comunale. Vogliamo sentire chi è interessato. Impegniamoci, qui tra 3 giorni e venire con le persone per dare soluzione temporanea per alleviare e risolvere il problema. Le persone che sono qui aspettano di avere qualcosa di più concreto da parte nostra. Rispondere ai cittadini”.

Il cittadino Nadi Pettinò è invitato a parlare.

La politica non serve - afferma Pettinò - se ci diamo la colpa a vicenda. Confrontarsi senza secondi fini per risolvere il problema. Non polemiche. L’altro giorno l’assessore ha detto che incontrava la regione per il riavvio dei cantieri SFMR. Avviare lavori per abbattere edifici di Via Gazzera. Questo deve essere. Se è questo l’obiettivo, allora andiamo tranquilli senza polemiche. Avevo invitato anche il sindaco, avrei piacere che ci fosse anche quando ci sono problemi. Queste cose le diremo anche dopo nella commissione con la Municipalità”.

“Fare proposta - dice il presidente della seduta - per organizzare Commissione qui fra 7 giorni, farla congiunta con Municipalità e l’assessore chieda di farla unita alla Regione”.

La consigliera Visman alle 18.05 dice: “È quello che chiedo a questa Comune”.

“La commissione che si terrà a Zelarino  con la Municipalità, i cittadini della Gazzera e l’ingegnere della Regione Fasiol - dice l’assessore Boraso - è aperta. Ci ritroviamo qua per avere risposte e faremo un bypass provvisorio. Sambo, io non sono in polemica con lei”. 

Alle 18.10 termina la seduta.

Francesco Liparulo - Venezia

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