domenica 18 dicembre 2016

Un partito per le esigenze del popolo

UNA POLITICA GIUSTA 
PER IL BENE COMUNE
Quale partito è in grado di accogliere tutti gli uomini e le donne che, animati da un profondo senso civico, credono nella possibilità di una politica capace di dare risposte soprattutto ai bisogni economici dei lavoratori e delle loro famiglie, di garantire la legalità e i diritti civili. Si tratta di costituire un partito che vuole essere vero motore di promozione sociale e politica. 

Forti e condivisi devono essere i punti di riferimento morale come la difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale e la promozione del bene comune. Sul riconoscimento della sacralità della vita umana si vuole costruire una società giusta. Tra la libertà individuale autonoma e la gestione del bene e del giusto, la legge civile dovrebbe indirizzare a fare ciò che è giusto. 

La politica è considerata giusta se realizza il compimento del bene comune, cioè se crea prosperità materiale quale presupposto per “un’esistenza buona” del cittadino.
Si vuole porre al centro la persona perché è l'elemento che permette di utilizzare un linguaggio comune per la "vita buona" di tutti. Il problema è disporre di uomini e donne aperti alla mediazione, non rinunciatari sui valori fondamentali della vita e senza paura di cambiare ciò che non è più rispondente alla sensibilità ed ai bisogni dei cittadini. 

Si tratta di avere nel partito dei veri testimoni del popolo per promuovere la libertà, la laica autonomia delle Istituzioni Politiche e uno Stato di diritto nella forma democratica con la libera partecipazione dei cittadini alla politica.

Si vuole promuovere un'idea di territorialità imprescindibile da quella di un'Europa unita, come Europa dei popoli e di una sovranità nazionale.

L'azione morale di ogni persona si realizza nella costituzione del bene comune, cioè nell'agire sociale attraverso varie forme espressive che sono la famiglia, i gruppi sociali intermedi, le associazioni, le imprese di carattere economico, le città, le regioni, lo stato e la comunità di un popolo. 

Si tratta di vivere insieme agli altri e di esprimere la propria libertà per un interesse comune in rapporto alla parte di benessere che si può trarre, cioè di esprimere il proprio essere politico, inteso come inclinazione a vivere in società. 
Questo bisogno di ogni uomo e donna scaturisce dalla “necessità di aprirsi alle comunicazioni della conoscenza e dei rapporti di amicizia” che esigono di relazionarsi con gli altri.

Francesco Liparulo - Venezia

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