sabato 17 dicembre 2016

Gli ambulanti di Venezia non ci stanno

Gli ambulanti di Venezia continuano le loro proteste 
VENEZIA RIORDINA PLATEATICI E CHIOSCHI
PER  RAZIONALIZZARE GLI  SPAZI  PUBBLICI
Sessione straordinaria del Consiglio Comunale in Ca’ Loredan giovedì 15 dicembre per la discussione e definizione delle linee di indirizzo per uno sviluppo armonico e condiviso dei panini, ed in generale per l’utilizzo degli spazi pubblici.

Il 10 novembre scorso il Consiglio ha già approvato le proposte di deliberazione P.D. 334/2016 e P.D. 411/2016: Riordino dei Pianini e Chioschi - approvazione dell’Intesa fra Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto - Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, Regione e Comune.

“Manca - affermava il mese scorso Giovanni Pelizzato della Lista Civica Casson - un quadro di insieme, una valutazione generale, la nostra idea sul futuro della città storica. Riflettere, se non è il caso di cambiare l’ordine dei fattori. Chiedo di non votare in questo Consiglio le delibere, sospendere la votazione e passare a discussione”.

“È previsto - diceva la dott.ssa Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio Comunale, prima di passare al voto, un parere favorevole o contrario”.

“Dobbiamo inquadrare la situazione - affermava Paolo Pellegrini di Lista Luigi Brugnaro Sindaco - in prospetti di tempi. Siamo in situazione indipendente dal Consiglio Comunale. È urgente approvare le delibere per dar campo, per bandire il concorso per le concessioni, per regolarizzare. Sarei contrario ad approvare la Mozione di Pelizzato perché i tempi incalzano in maniera drastica”.

Monica Sambo del Partito Democratico sosteneva la Mozione Pelizzato e si appellava ai principi di “eguaglianza e imparzialità” invitando i consiglieri ad “avere visione di insieme. “Non abbiamo - evidenziava la consigliera - un Piano Generale della città. Ci sono criteri più o meno restrittivi in queste delibere per i Pianini. Credo rinviare a visione generale sia scelta migliore per evitare disparità”.

Si votava alle 17.42 la proposta di Pelizzato. 

Presenti 30, votanti 30, favorevoli 8, contrari 22. Il Consiglio non approva.

“Ritenuto che si possono verificare diseguaglianze di zone in esame rispetto a quelle già esaminate - affermava Sara Visman del Movimento 5 Stelle - chiedo sospensione delle richieste ex novo per evitare diseguaglianze per chi fa domanda su zona già esaminata e chi fa domanda su zona non esaminata”.

Paolo Pellegrini esprimeva “parere contrario” alla proposta della consigliera.

“Chiediamo che il Consiglio - diceva Rocco Fiano della Lista Civica Casson - sia in condizione  di definire il Quadro generale senza danneggiare nessuno.  Ci troviamo sempre a sentire cose già confezionate. Siamo il Consiglio per definire le linee guida di questa materia importante. Il Consiglio è artefice e decide indicazioni per gli Uffici. Siamo disponibili”.

Si votava la proposta Visman.
Presenti 27, votanti 27, favorevoli 6, contrari 21. Il Consiglio non approva. 


L’architetto Leo Schubert veniva invitato a intervenire in qualità di rappresentante delle zone interessate dalle delibere. “Voi qui decidete - sosteneva Schubert - su una piccola porzione che non è nemmeno il 20% ; sono aree di maggior pregio della città, siamo apolitici. Vogliamo la pianificazione. Non incentivare trasformazione di varie attività, inserire aree ludiche e lasciamo aree libere”.

Alle 17.55 veniva sospesa la seduta per una riunione dei capigruppo. Si riprende la discussione alle 18.20.  

Damiano La Rocca della Associazione (ambulanti) veniva invitato quale rappresentante di categoria. 

“Necessità mantenere - affermava La Rocca - la specificità dimensionale del mercato per i posteggi. Non sappiamo nulla di  come si vuol procedere sui banchi tipo, sulle loro misure reali. Non è vero che la Soprintendenza può intervenire in maniera autoritaria”.

Con queste delibere - affermava l’assessore Renato Boraso - l’Amministrazione porta il riordino delle aree così descritte: Campo Santa Margherita, Campo San Lio, Campo Santa Maria Formosa, Campo Santa Maria del Giglio, Campo Sant'Angelo, Campo San Polo, Campo Santo Stefano, San Vidal, San Leonardo e chioschi Fondamenta del Monastero. In ogni singolo campo riordinati plateatici e banchi. Ci sono state 11  Conferenze di servizio dal mese di aprile fino ad oggi e altresì 7 incontri con Soprintendenza, Regione e Uffici comunali. Si è cercato di salvaguardare ogni singola attività”.

Il pubblico in Sala manifestava la sua contrarietà con grida nei confronti della dirigente comunale Battaggia e con l’esposizione di scritte e striscioni: “Abbiamo mutui da pagare”, “Dacci spiegazione su singola delibera”, Battaggia a casa tua, verremo a mangiare tutti i giorni”. 

La dott.ssa Stefania Battaggia (Direzione Servizi al cittadino e Imprese) il 24 ottobre nella IX Commissione aveva illustrato le delibere con la proiezione di slide ed ha spiegato il lavoro dei tecnici per la mappatura nel centro storico di Venezia, indicando i plateatici già esistenti in Campo Santa Margherita. “Si vedono i plateatici già concessi - sosteneva Battaggia - e poi ci sono tratteggiamenti per quelli possibili. Si sono svolte 10 Conferenze di Servizi per fare le planimetrie e incontri con i tecnici per capire la posizione della Sovrintendenza per un punto di raggiungimento finale. Ci sono alcune modifiche. Dall’analisi paesaggistica con la Sovrintendenza, c’è posizione nel riordinare e ridimensionare le occupazioni di suolo pubblico. Decisioni che non penalizzano nessuno. Modifiche per diverse collocazioni private e allineamento diurno. Abbiamo riordinamento per ricollocazione e spostamento di alcuni plateatici; c’erano occupazioni che si sovrapponevano. Per Campo Santa Margherita le richieste della Sovrintendenza erano più morbide. San Lio è il secondo Campo ed è particolarmente compresso, è Campo piccolo con chiesa e presenza di plateatici. Ci sono 2 banchetti addossati alla chiesa e vengono spostati in Santa Maria Formosa. La situazione si è risolta. Non vengono soppressi i due posteggi ma spostati e ricollocati in maniera significativa”. 

“Le dimostrazioni di banco tipo - aveva affermato Boraso - saranno oggetto di discussione per evitare inutili speculazioni su tema delicato, rinviamo tema discussione alla specifica delibera; le dimostrazioni saranno oggetto di delibera alla specifica seduta”. 

Alle 18.32 si apriva il dibattito generale sulle delibere.

“Il problema - sosteneva Giovanni Giusto di Lega Veneta Lega Nord - è lo Stato; 3 interlocutori: Soprintendenza, Regione e Comune di Venezia con 3 luoghi distinti. Voglio distinguere i luoghi di Stato e Amministrazione comunale. L’Amministrazione comunale e il Consiglio comunale rappresentano i cittadini che li hanno eletti per difendere i diritti dei plateatici e la cultura cittadina. Lo Stato applica le imposizioni senza andare a leggere il problema che crea con le comunità. Lo Stato ci impone la rielaborazione, l’adeguamento dell’attività commerciale che per i cittadini è unica risorsa di sopravvivenza e non gli frega se perdono tutto o in parte. Molti si sono indebitati; alcuni hanno fatto il mutuo. Lui decide, impone, ti obbliga. Noi siamo unica garanzia nei confronti nostra comunità. Seduta imposta da Stato per avere un riordino garantito entro il prossimo gennaio, non si può sforare. Come affrontare la contrapposizione avversaria, lo Stato? Se poi deve essere fatto rielaborazione, un riordino, mi sento di difendere un criterio in difesa della comunità, per il loro interesse. Considerare la meritevolezza di chi fa vero commercio, abilitato nella città e chi fa commercio abusivo. Conosciamo chi sono, sono schedati, arriveranno anche i vigili e li andiamo a beccare a casa. L’irregolare fruitore è l’abusivo, è gente che arriva da tutte le parti del mondo”.

Il pubblico gridava: “Bravo!”  

“Non ho capito il senso - affermava Giorgia Pea di Lista Brugnaro Sindaco - la città di Venezia sta a cuore a tutti noi. Lavoriamo tutti in modo intenso. Io non permetto di ridere sul nostro lavoro”.

“Se non ci permettete di continuare - diceva alle 18.40 la presidente del Consiglio -  sarò costretta a farvi allontanare dall’aula”.

Paolo Pellegrini sosteneva le parole di Pea. 

“Noi - diceva Nicola Pellicani del Partito Democratico -  andiamo a regolamentare chi è già regolamentato e poi esiste un modo nel commercio abilitato che è libero commercio. Siamo in discussione su questioni importanti per la città. Andiamo a regolamentare ambito molto complesso, trovare equilibrio  tra le varie esigenze dei lavoratori come abbiamo ricordato in commissione. partito con piede sbagliato in commissione. È vero, stretti dalla legge Bolkestein, dobbiamo identificare il ruolo del Consiglio Comunale della città. Siamo partiti con il piede sbagliato. Noi prima definiamo i criteri per regolamentare e riorganizzare i campi. Ci sono conflitti come quelli dei ristoranti, banchi e plateatici. Dopo i criteri si decide per le questioni, andiamo forti con le decisioni. Dopo 11 Conferenze di servizio, dibattito con le categorie interessate, ci troviamo a dover ratificare decisioni già prese.  Non ci stiamo”. 

“Damiano La Rocca (dell’Associazione ambulanti) - diceva Maurizio Crovato di Lista Luigi Brugnaro Sindaco - chiedeva un altro consiglio comunale, di slittare fino al 2020. Lo Stato ci da direttive e lo slittamento non è possibile.  Come è stata trovata da Brugnaro la soluzione per Ruga degli Oresi, anche per voi il lavoro sarà rispettato. Noi ora abbiamo il compito di tutelare gli interessi generali. Il banco tipo è stato stralciato dalle delibere però non è stato toccato il posto di lavoro, più disponibilità di cosi!”.  

Sara Visman alle 18.58 riteneva che l’Amministrazione non abbia fatto “una discussione complessiva sull’attività della città”. “I posteggi - sostiene la consigliera - hanno criticità per l’estetica? Deve decidere su quale tipo di lavoro. I posteggi spostati per motivi paesaggistici, decretando la fine della città. Un ridimensionamento e questo è impossibile per certi operatori. Come diceva Pelizzato e Pellicani, dobbiamo fare qui discussione su ciò che si intende difendere, anche il tipo di lavoro. Non possiamo fare spostamenti per colpire gli abusivi, quando alla fine vengono colpite le attività veneziane. Bisogna partire dalla base e prendere la direzione che si vuole e non veleggiando a vista”.

Renzo Scarpa della Lista Brugnaro Sindaco diceva: “Ho già detto in Commissione quello che penso”. 

Il consigliere aveva sostenuto il 24 ottobre che “il governo ha emanato leggi ed occorre muoversi nelle leggi e un riordino  della città è necessario”. L’attività turistica per Scarpa costituisce "la maggiore attività economica” in quanto a Venezia trovano lavoro molte persone che abitano fuori del Comune. “Si sta andando verso situazione che potrebbe impoverire la città - ha detto il consigliere - e nel riordino della città, chiarire alcuni elementi: quale città vogliamo? Monumenti, attività economiche o abitanti? Probabilmente l’insieme delle tre macro motivazioni però con il riferimento che questa città ha esigenze particolari secondo i periodi. Le attività di vendita nel passato contribuivano alla floridezza della città; oggi per contro abbiamo una legislazione che cerca di spostare i banchi che impediscono la visione dei palazzi. Questa legislazione culturale privilegia i monumenti e crea problemi alle attività economiche? NO! A un chiosco di questa città è stata imposta la cessazione; cessa l’attività. Non credo che possa ripetersi questo, la morte delle attività che oggi sono attive”.

Per Scarpa “se ci sono persone che protestano vuol dire che temono per il valore della loro attività”. “Ci sono questioni - sosteneva Scarpa - che non riguardano lo Stato. Il riordino  è esigenza di viabilità e questo è gestione locale. Non è vero che dobbiamo scaricare sullo Stato. La Sovrintendenza ha compito diverso. Si tratta di contemperare le esigenze dell’attività commerciale con le esigenze paesaggistiche e culturali”.

Si votava l’emendamento Scarpa con parere negativo di Giunta. 
Presenti 28, votanti 27, favorevoli 12, contrari 15, astenuti 1. Il Consiglio non approva. 

Venivano discussi diversi emendamenti tra cui quello di Monica Sambo del PD che chiede di dare vivibilità  nei Campi ed evitare potenziali richieste evidenziate con il tratteggio delle planimetrie di zona.    

Si votava per la delibera n. 334 che interessa il riordino dei pianini di Campo Santa Margherita, Campo San Lio e Campo Santa Maria Formosa.
Presenti 29, votanti 21, favorevoli 20, contrari 1, astenuti 7, non votanti 1.  Il consiglio approva

Si discuteva la delibera n. 411 per il riordino dei panini di Campo Santa Maria del Giglio, Campo Sant’Angelo, Campo San Polo, campo Santo Stefano, San Vidal, San Leonardo e chioschi Fondamenta del Monastero.

Per Monica Sambo, lo spostamento dell’area banchetti dal centro strada all’area di fronte Sala San Leonardo andava a colpire l’attività dei residenti.  

Gli emendamenti proposti ottenevano parere negativo di Giunta e non vengono approvati dalla maggioranza del Consiglio. L’emendamento di Sambo, per la creazione di un’area ludica in Sant’Angelo, ottiene l’approvazione del Consiglio.  

Si chiedeva la dichiarazione di voto sulla delibera.

Sara Visman del Movimento 5 Stelle alle 20.44 diceva che il suo voto era “contrario” in quanto il Comune non aveva fatto nulla per preservare l’attività e che mettere a lavorare persone in condizioni precarie è deleterio. 

Si votava la delibera n. 411.
Presenti 26, votanti 21, favorevoli 20, contrari 1, astenuti 4, non votanti1. Il Consiglio approva.



Francesco Liparulo - Venezia

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