venerdì 9 dicembre 2016

Tanti Italiani sono esclusi dal Bene comune

L’INGIUSTIZIA SOCIALE STA PROVOCANDO
DISAGIO E ALLONTANAMENTO DALLA POLITICA
Le società liberal democratiche falliscono se non riusciranno a includere quelli che sono esclusi dalla creazione della ricchezza, cioè entreranno in crisi le società se non pongono rimedio al senso di estraneità e di anomia delle persone.

L'esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la dignità dell'uomo esistenziale.

Il compito delle persone investite di potere politico è quello di emanare una legislazione che garantisca un’ordinata convivenza sociale nella vera giustizia perché tutti i lavoratori possano trascorrere una vita dignitosa. La legge civile deve assicurare soprattutto i diritti fondamentali che appartengono alla persona.

Fondamentale fra tutti è il diritto al lavoro per chi presta la sua opera per il bene proprio e della sua famiglia. 

Gli esponenti politici non devono accettare il relativismo che svilisce la dignità della persona umana nella sua stessa comunità con la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. 


I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.

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