lunedì 27 giugno 2016

Una rivoluzione non violenta per le patologie politiche

SCARDINARE LA POLITICA DEGLI INTERESSI
La rivoluzione non violenta di Beppe Grillo è simile a quella di Gandhi. L'eroe indiano lottava contro l'impero di Sua Maestà Britannica e con la "marcia del sale" sensibilizzò tutta la nazione a liberarsi dal colonialismo.
Oggi c'è Beppe Grillo, il "buon comico" che con la sua rivoluzione vuole spazzare via il colonialismo delle patologie politiche, cioè la partitocrazia, la corruzione e lo sperpero del denaro pubblico.
Non basta aspettare i prossimi "spot propagandistici " di Renzi, ma occorre essere protesi per una reale attuazione sul territorio della rivoluzione non violenta di Beppe Grillo che mira a scardinare la vecchia politica degli interessi dei "poteri forti" e ripristinare la democrazia partecipativa, prevista dalla Costituzione vigente, ritenuta indispensabile per riportare ogni cittadino, uomo o donna, ad essere protagonista di un impegno fattivo trainante per tutti gli Italiani.

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