mercoledì 1 giugno 2016

La legge elettorale “ITALICUM” cambia la Costituzione

IL POTERE LEGISLATIVO DATO
AD UNA MINORANZA POLITICA
La democrazia italiana è a rischio?
Oggi occorre vincere il "dispotismo" della maggioranza alla Camera dei Deputati che non tiene conto del continuo aumento del distacco tra le persone e lo Stato. La regola del numero e lo “strapotere della maggioranza” soffocano la democrazia. La decisione politica dipende dal numero, cioè dalla volontà della maggioranza parlamentare. “Contiamo i voti e facciamo decidere ciò che la maggioranza decide”.

“La legge elettorale n. 52 del 2015 (c.d. Italicum), aumenta in proporzione il peso del partito che ha – grazie al premio elettorale conseguito per poter formare il Governo – la maggioranza alla Camera. Viene introdotta la “clausola di supremazia statale”: si è previsto che su proposta del Governo la legge statale possa intervenire anche in materie di competenza esclusiva delle Regioni”.
Si è convenuto che sia la maggioranza a formare il governo e prendere le decisioni. C’è riduzione tra principio di maggioranza e democrazia come se democrazia fosse determinata da principio di maggioranza. Si tratta di “democraticismo strisciante”, di relativismo politico. Significa che tutte le decisioni sono possibili a condizione che rispettino la regola della maggioranza.
La democrazia diventa semplicemente procedurale, cioè la democrazia diventa insieme di regole e procedure che stabiliscono chi è autorizzato a prendere decisioni collettive e con quali procedure. Questa concezione lascia impliciti i presupposti della democrazia, come governo dal basso a suffragio universale, lascia impliciti i valori e i fini ma lascia imprecisati i contenuti.
Una democrazia procedurale è aperta ad ogni contenuto e comporta la neutralizzazione pubblica dei valori. C’è identità tra democrazia e metodo democratico. La democrazia procedurale entra in crisi quando nella società circolano tensioni che lacerano le coscienze delle persone.
C’è controversia nella società civile.
La democrazia procedurale della società pluralistica chiede alla legge civile di essere totalmente neutrale, cioè di dare spazio massimo alle leggi che permettono e spazio minimo alle leggi che tendono a vietare, in modo che ogni individuo possa scegliere ciò che sembra meglio.

Il voto di lista con i capilista decisi dai partiti e la regola della maggioranza non permettono di tener conto dei valori della società civile e dei bisogni reali dei lavoratori. I cittadini non hanno più potere perché i loro rappresentanti politici vengono scelti dalle segreterie dei partiti.
Le liste bloccate e i candidati disposti secondo un ordine non modificabile dagli elettori. Uomini e donne non fanno altro che votare il simbolo del partito senza potersi scegliere gli eletti. I prescelti non rappresentano gli interessi della popolazione.

Le opposizioni contestano le leggi approvate secondo la regola del numero.
Il fine delle Istituzioni politiche dovrebbe essere quello di aiutare le persone per il loro pieno sviluppo, cioè di garantire ad ogni uomo o donna l’accesso ai beni materiali, culturali, morali e spirituali che sono patrimonio di tutto il popolo.
L'imposizione della “volontà generale” della rappresentanza parlamentare di maggioranza crea distacco tra il popolo e lo Stato perché è solo un’autorità lontana dalle vere esigenze degli Italiani.
Il Movimento 5 Stelle fondato da Beppe Grillo si è impegnato per la realizzazione di una società civile fondata sul rispetto dell’uomo esistenziale e concreto, dei suoi diritti, sulla fede nel progresso interno della vita e della storia del popolo italiano, sulla forza della libertà.
Il 5 giugno l’elettore sceglie i candidati del Movimento 5 Stelle per una rivoluzione non violenta, cioè per mandare a casa i sedicenti politici che non considerano le attuali istanze del popolo italiano: lavoro e prospettive per i giovani.
NO ALLA LEGGE ELETTORALE ITALICUM
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CONTRO LA DEFORMAZIONE DELLA COSTITUZIONE

Le basi della nostra nazione, come entità permanente, sono le regole immutabili della legge naturale, insite in ogni uomo e donna, la continuità culturale, la tradizione, la consapevolezza storica, l'amore di patria.
A questi valori sono ancorati i cuori di tutti gli Italiani.
Francesco Liparulo - Venezia

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