lunedì 20 giugno 2016

La democrazia sta degenerando


I SEDICENTI POLITICI CHE GOVERNANO
NON SANNO AMMINISTRARE PER IL POPOLO
Ci si domanda come è possibile curare le “patologie politiche”, quando trionfano le passioni che fanno degenerare la democrazia?


Si auspica una società politica fondata sul rispetto del cittadino, dei suoi diritti, sulla “fede nel progresso interno della vita e della storia del popolo italiano, sulla forza della sua libertà.
L'azione dell'eletto del popolo deve alimentare il progresso della civiltà nel senso di arricchire il bene comune che è fatto di prosperità materiale e spirituale per tutti gli uomini e donne della cittadinanza italiana.

Si rivendica una discussione dentro le Amministrazioni locali per una maggiore aderenza alle istanze del popolo. I problemi dell’immigrazione, quelli legati alla perdita dei posti di lavoro, quelli del precariato giovanile sembrano non aver spazio nelle pubbliche assemblee.
La politica deve dare risposte ai bisogni economici dei lavoratori e delle loro famiglie, deve garantire la legalità e i diritti a tutti i cittadini, deve frenare la corruzione, impedire lo sperpero del denaro pubblico, cioè deve essere vero motore di riforme istituzionali equilibrate e condivise.
Le famiglie diventano sempre più povere. 10 milioni di poveri.

Il principio di sussidiarietà deve spronare i cittadini a controllare la politica per farla intervenire quando i cittadini non possono raggiungere con le loro forze i beni e i servizi a cui tengono.
È questa la missione che ciascuno di noi, con il proprio operato facendo attività politica, deve sentire come missione principale, per poter partecipare alla costruzione e al mantenimento di una società civile.

Ogni cittadino o cittadina guarda ai nuovi eletti del Movimento 5 Stelle per un cambiamento radicale della politica volta non alla salvaguardia degli interessi di poche persone ma al benessere, cioè al Bene comune che deve riversarsi indistintamente su ogni persona perché appartiene a tutti in quanto patrimonio pubblico.
Francesco Liparulo - Venezia 

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