IL REFERENDUM È PARTECIPAZIONE DIRETTA
PER L’AUTOGOVERNO DEL POPOLO ITALIANIO
PER L’AUTOGOVERNO DEL POPOLO ITALIANIO
Con la legge elettorale “ITALICUM” una minoranza politica ottiene la maggioranza parlamentare
Oggi occorre vincere il "dispotismo" delle minoranze politiche che sfruttano la regola della
maggioranza parlamentare, “la regola del numero”, che, imponendo la volontà di alcuni
parlamentari, non tiene conto del continuo aumento del distacco tra le persone e lo Stato,
dell’impoverimento delle famiglie costrette a mantenere anche i propri figli senza lavoro.
La “regola del numero” in Parlamento e lo “strapotere del governo” soffocano la democrazia,
l’autogoverno del popolo italiano.
La decisione politica dipende dal numero, cioè dalla volontà della maggioranza parlamentare.
“Contiamo i voti e facciamo decidere ciò che la maggioranza decide”.
La modifica della Costituzione impone che una sola Camera, un piccolo partito possa ottenere con il
premio di maggioranza la possibilità di decidere su tutto.
Si è convenuto che sia il Presidente della Repubblica a indicare il premier che con una piccola
minoranza politica può ottenere la maggioranza alla Camera dei Deputati e far approvare tutte le
leggi che vuole o che gli vengono imposte dagli eminenti uomini che rappresentano i poteri
economici e finanziari europei.
Tutte le decisioni sono possibili a condizione che rispettino la regola del numero.
La democrazia diventa semplicemente procedurale, cioè la democrazia diventa insieme di regole e
procedure che stabiliscono chi è autorizzato a prendere decisioni collettive e con quali procedure.
Questa concezione lascia impliciti i presupposti della democrazia, come governo dal basso a
suffragio universale, lascia impliciti i valori e i fini ma lascia imprecisati i contenuti.
Una
democrazia procedurale è aperta ad ogni contenuto e comporta la neutralizzazione pubblica dei
valori. La democrazia procedurale entra in crisi quando nella società circolano tensioni che lacerano
le coscienze delle persone.
La politica funziona se toglie gli ostacoli che ogni persona ha nella ricerca del suo appagamento. La
politica raggiunge il suo fine più profondo quando la società matura sul piano etico. Etica intesa
come respiro complessivo di un popolo, come etica pubblica, cioè come trasparenza nei rapporti
sociali.
Partecipare al Referendum, alle Amministrative del 5 giugno e ad ogni competizione politica è un
modo concreto per non disertare la scena pubblica.
La mancanza di lavoro è la prima urgenza del nostro Paese. Se non si riuscirà a trovare una risposta
concreta a questa emergenza il rischio è di sacrificare tutti i prodotti italiani e i relativi posti di
lavoro.
Partecipare è dovere irrevocabile, specie se si vuole evitare che i potentati economici e finanziari
possano dettare le loro leggi di produzione.
Occorre determinare questa prossima scelta per la salvaguardia dei valori delle comunità italiane,
della vita, della famiglia e della libertà.
NO ALLA LEGGE ELETTORALE “ITALICUM”
SOSTIENI IL REFERENDUM CON IL TUO VOTO
CONTRO LA DEFORMAZIONE DELLA COSTITUZIONE
Francesco Liparulo - Venezia
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