lunedì 30 maggio 2016

Una democrazia condivisa per il Bene comune

IL REFERENDUM È PARTECIPAZIONE DIRETTA
PER L’AUTOGOVERNO DEL POPOLO ITALIANIO
Con la legge elettorale “ITALICUM” una minoranza politica ottiene la maggioranza parlamentare Oggi occorre vincere il "dispotismo" delle minoranze politiche che sfruttano la regola della maggioranza parlamentare, “la regola del numero”, che, imponendo la volontà di alcuni parlamentari, non tiene conto del continuo aumento del distacco tra le persone e lo Stato, dell’impoverimento delle famiglie costrette a mantenere anche i propri figli senza lavoro.



La “regola del numero” in Parlamento e lo “strapotere del governo” soffocano la democrazia, l’autogoverno del popolo italiano.

La decisione politica dipende dal numero, cioè dalla volontà della maggioranza parlamentare. “Contiamo i voti e facciamo decidere ciò che la maggioranza decide”.



La modifica della Costituzione impone che una sola Camera, un piccolo partito possa ottenere con il premio di maggioranza la possibilità di decidere su tutto.


Si è convenuto che sia il Presidente della Repubblica a indicare il premier che con una piccola minoranza politica può ottenere la maggioranza alla Camera dei Deputati e far approvare tutte le leggi che vuole o che gli vengono imposte dagli eminenti uomini che rappresentano i poteri economici e finanziari europei.



Tutte le decisioni sono possibili a condizione che rispettino la regola del numero.

La democrazia diventa semplicemente procedurale, cioè la democrazia diventa insieme di regole e procedure che stabiliscono chi è autorizzato a prendere decisioni collettive e con quali procedure. Questa concezione lascia impliciti i presupposti della democrazia, come governo dal basso a suffragio universale, lascia impliciti i valori e i fini ma lascia imprecisati i contenuti. 
Una democrazia procedurale è aperta ad ogni contenuto e comporta la neutralizzazione pubblica dei valori. La democrazia procedurale entra in crisi quando nella società circolano tensioni che lacerano le coscienze delle persone.


La politica funziona se toglie gli ostacoli che ogni persona ha nella ricerca del suo appagamento. La politica raggiunge il suo fine più profondo quando la società matura sul piano etico. Etica intesa come respiro complessivo di un popolo, come etica pubblica, cioè come trasparenza nei rapporti sociali.

Partecipare al Referendum, alle Amministrative del 5 giugno e ad ogni competizione politica è un modo concreto per non disertare la scena pubblica.

La mancanza di lavoro è la prima urgenza del nostro Paese. Se non si riuscirà a trovare una risposta concreta a questa emergenza il rischio è di sacrificare tutti i prodotti italiani e i relativi posti di lavoro.

Partecipare è dovere irrevocabile, specie se si vuole evitare che i potentati economici e finanziari possano dettare le loro leggi di produzione.

Occorre determinare questa prossima scelta per la salvaguardia dei valori delle comunità italiane, della vita, della famiglia e della libertà.


NO ALLA LEGGE ELETTORALE “ITALICUM” 
SOSTIENI IL REFERENDUM CON IL TUO VOTO 
CONTRO LA DEFORMAZIONE DELLA COSTITUZIONE 
Francesco Liparulo - Venezia 

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