domenica 1 maggio 2016

Conflitto di interessi nella crocieristica veneziana

L’OPPOSIZIONE INSORGE NELLA SEDUTA  CONSILIARE
PER LE MODALITÀ SCORRETTE DELLA MAGGIORANZA 
Il Consiglio comunale di Venezia giovedì 28 aprile  2016 discute la proposta di deliberazione N. 119 del 2016 in merito al Nuovo Terminal Crociere di Venezia alla Bocca del Lido. Il progetto: “Venis Cruise 2.0” è proposto da DUFERCO Sviluppo S.r.l. e DP Consulting. Procedimento di valutazione Impatto Ambientale e Osservazioni.  

“Il nuovo Terminal rappresenta un’alternativa al transito delle navi passeggeri superiori a 40.000 TSL nel Canale della Giudecca come previsto dal DM del 2 Marzo 2012. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo terminal per l'ormeggio delle navi da crociera presso la Bocca di Lido ed il trasferimento dei passeggeri e dei bagagli dal nuovo terminal alla stazione marittima di Venezia attraverso un servizio motonavi. Introduce la riorganizzazione delle infrastrutture portuali e logistiche dell'intero sistema crocieristico veneziano”.

La presidente, dott.ssa Ermelinda Damiano, invita l’architetto Andrea Costantini, dirigente dell’Assessorato Ambiente, ad illustrare la delibera sopracitata. 
“La delibera - sostiene Costantini - è della fase di osservazione integrativa per il Venis Cruise 2.0. Già il Comune si era espresso in modo critico nel 2013 per il progetto che aveva suscitato perplessità in ordine procedurale e criticità d’ordine ambientale. Il ministero ha chiesto ulteriori osservazioni. Il Comune, per le integrazioni al progetto originario presentate dalle società Duferco e Dp consulting, conferma valutazioni non favorevoli. In termini procedurali, nostra perplessità. Assenza procedimento pubblica utilità. Nel merito tecnico, secondo No. In fase integrativa non sono state valutate le osservazioni. Criticità per moto ondoso. Criticità situazione delle navi. Flora e fauna marina. Abbiamo segnalato più rilevamenti chimici dei sedimenti in Bocca di porto”.

Alle 16.36 l’assessore Massimiliano De Martin (Urbanistica, Edilizia privata, Edilizia Convenzionata, Ambiente, Città sostenibile) afferma: “Nella riformulazione del progetto riscontriamo criticità e risultati generici per le componenti di integrazione. Non si riesce a trovare vera modifica sostanziale al progetto. La giunta ha fatto sua la relazione degli Uffici tecnici accogliendola”.

La presidente apre il dibattito generale sulla proposta di delibera.

“Non stiamo dando parere su progetto - dice Renzo Scarpa (Lista Brugnaro Sindaco) - ma su valutazione, sul metodo. Il progetto dei proponenti è insufficiente. Il sistema Laguna è complesso. Estrema criticità. Riproposto. Nel dubbio non possiamo che respingere questo modo di fare le cose. Non posso aggiungere altro che condividere il lavoro svolto dagli Uffici tecnici del comune e condividere quanto espresso dall’assessore.

“Siccome per legge - sostiene alle 16.42 Rocco Fiano (Lista Civica Casson ) - non è previsto parerete Comune su questo progetto, c’è norma che dice e non dice. La Regione può farsi carico di chiedere norma che si può e non si può fare. Altro aspetto: Questa Amministrazione è scesa in campo per fare progetto alternativo. L’Amministrazione comunale dovrebbe svolgere ruolo di terzietà, cioè valutare tutti i progetti ed esprimere parere anche se non chiesto da norma. Se Amministrazione ha scelto Progetto Tresse - Vittorio Emanuele deve evitare di esprimersi, altrimenti salta la terzietà. Giunta ha fatto già la sua scelta, perché non si astiene e sceglie il progetto di cui è protagonista?”.

“Non voglio entrare nel merito - dice Nicola Pellicani (Lista Civica Casson) - mi pare che in merito a osservazioni progetto, siamo a quelle già emanate nel settembre 2015. Manca disponibilità anche per  la pubblica utilità. Anche interferenze con Sistema Mose; ci sono punti di debolezza. Aspetterò un altro parere del VIA ( Valutazione di Impatto Ambientale) ministeriale per vedere quello. Vorrei porre attenzione ad altra questione. Noi su una cosa siamo d’accordo: al più presto allontanare le grandi navi dal Bacino San Marco. Questa Amministrazione pensi come affrontare questo momento transitorio. Questo Consiglio deve farsi carico del problema; anche utilizzare Porto Marghera come intervento rapido; si possono attrezzare banchine a Porto Marghera per dirottare un po’ di navi. A tal proposito possiamo trovare criteri, puntare su sicurezza. Non possiamo aspettare altri 4 - 5 anni”.

“Ribadisco - afferma Monica Sambo (P.D.) - quello detto da Fiano. Questa delibera risulta inammissibile, se si è deciso che venga approvato il Progetto Tresse del sindaco: conflitto di interessi. C’era anche idea di provare ad astenersi perché erano osservazioni su cose tecniche. Voto sarà di “non partecipazione al voto” perché avete collegato questa delibera alla Mozione; c’è significato politico. Maniera esplicita: Conflitto di interessi. Tresse. Terzietà. Questioni politiche, scelte politiche sono altra cosa? È votazione troppo politica e non tecnica; è scelta politica”. 

“Con questa delibera - dice Davide Scano (Movimento 5 Stelle) - criticità condivisibile e al tempo stesso giudizio politico sui vari progetti. Si vede la Mozione che Maggioranza ha presentato: È scorrettezza presentazione Mozione di tal gente in Consiglio Comunale. Si poteva porla in Commissione; è scorretto presentare ciò. Siamo arrivati a questo punto. Il decreto 2 marzo 2012 di Passera ha posto limiti (“È vietato il transito nel Canale di San Marco e nel Canale della Giudecca delle navi adibite al trasporto di merci e passeggeri superiori a 40.000 tonnellate di stazza lorda”), non possiamo parteggiare per una soluzione”.

(Prima della seduta consiliare, la Maggioranza aveva presentato una Mozione, protocollata con il numero 316 (n.p.g. 74), in data 29 aprile, a richiesta di Maurizio Crovato e sottoscritta da Giovanni Giusto, Maika Canton, Paolino D’Anna, Deborah Onisto, Alessandro Scarpa, avente come oggetto: Progetto Tresse - Vittorio Emanuele con l’invito al Sindaco e la Giunta a intervenire presso il governo e i Competenti Ministeri affinché venga data priorità nelle procedure amministrative al “Tresse-Vittorio Emanuele”, il progetto scelto dai cittadini veneziani, al fine di una urgente conclusione delle verifiche tecnico-ambientali e della conseguente autorizzazione al progetto, riducendo conseguentemente il periodo nel corso del quale le “grandi navi” continueranno a transitare nel Bacino di San Marco).

“Il Consiglio comunale - dice  alle 16.55 Deborah Onisto, capogruppo di Forza Italia - debba limitarsi alla considerazione di alcuni aspetti intuibili come l’aumento della movimentazione in Bacino San Marco. Il progetto è deficitario su punti cardini per legittimazione su crocieristica. Dobbiamo capire chi è al momento per risolvere il problema. Il primo progetto che ci viene dato è insostenibile. A proposito della Mozione, credo che possiamo, bobbiamo farlo. Il decreto Passera è sospeso, è decaduto. Le grandi navi continuano a entrare. Vedo implementazione. se facciamo richiesta al governo è legittimo e andare anche oltre". 

“Attività concentrata anche a Marghera - sostiene alle 17.00 l’assessore Simone Venturini ( Politiche Sociali, Sviluppo Economico del Territorio – Infrastrutture, Rapporti con il Consiglio Comunale, Coordinamento Assessori, Lavoro) - c’è necessità di investire   per questa città e la città del futuro. Su aspetti tecnici De Martin può entrare nel dettaglio. Pellicani ed altri hanno fatto critica da campagna politica, hanno strumentalizzato, si è generato disinformazione: schizofrenia su crocieristica. Questa città ha perso passeggeri, stiamo allontanando le navi da San Marco e aggiungerei ripresa economica. La crocieristica è valore aggiunto per la città. Netta visione diversa, non c’è punto di sintesi. C’erano tante visioni. Questa ambiguità è finita. Grandi navi sono risorsa per la città. Sarebbe stupido che dimentichiamo tutto questo. Qual è la soluzione migliore, questa è stata presentata al VIA, c’è consenso, visione di fondo. C’è un aspetto ultimo, questo progetto promosso da privati senza apporto del Comune, viene sbandierato. Se progetto presentato non è quello per la città di Venezia, questa soluzione è da bocciare. Questa Amministrazione ha trovato soluzione e la stiamo percorrendo. Va visto consenso. Ora possiamo fare; questa soluzione è unica, soluzione che dà risposta  concreta per questa esigenza”.

Battimani della maggioranza.

“Stiamo qui - dice alle 17.05 l’assessore De Martin -  per parlare della Duferco.   

“Ribadisco quanto detto - afferma Monica Sambo -  se si collega Duferco con Mozione su Tresse  e si rivolge al governo. Scelta politica. Il mio voto sarebbe stato diverso se non ci fosse stata la Mozione collegata. Siccome c’è arroganza, collegare Mozione ad altro, non è stata anticipata in Commissione. Trovare soluzione alternativa. Tra 10 anni questa soluzione non servirà più. Contro grandi navi si è detto che è uno sparuto gruppo di cittadini, invece è stata mobilitata la città. È Mozione inopportuna. Ricatto nel presentare la questione grandi navi e i numeri dell’occupazione. Non voteremo perché date valore politico a dati tecnici”.

La presidente chiarisce: “Non è collegata la Mozione”.

“La mozione non può essere collegata - sostiene Maurizio Crovato - e questa Mozione verrà discussa in commissione. Noi diamo parere favorevole a questa delibera. Effettivamente in Commissione dobbiamo approfondire questo argomento che interessa i cittadini”.

 “La cittadinanza ha dato mandato a questa Maggioranza di fare qualsiasi cosa?  - afferma alle 17.25 Giovanni Pelizzato (Lista Civica Casson) - Non solo ci asterremo, ci opporremo a Progetto Tresse che si agita per scavare canale in Laguna, in barba alle leggi. Il tema: Passaggio Navi, inquinamento navi e Marittima. Essere seri ed arrivare a soluzione concreta e non agitare fantasmi”.

“State utilizzando questa delibera non in modo tecnico - dice Francesca Faccini (Lista Civica Casson) - ma politico”.

Si vota sulla delibera: Presenti 29, votanti 20, favorevoli 20, contrari 0, astenuti 0, non votanti 9 (di cui 4 della Lista Civica Casson, 2 del Partito Democratico e 3 del Movimento 5 Stelle).

Maurizio Crovato chiede una sospensione per trattare con pacatezza gli argomenti della 2^ parte della sessione.
Alle 17.35 la presidente sospende la seduta.

Francesco Liparulo - Venezia 

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