lunedì 30 maggio 2016

In 251 Comuni si vota per il Movimento 5 Stelle

POLITICA DI VERITÀ PER IL 5 GIUGNO
È SCELTA ONESTA SICURA E CONDIVISA

La politica di verità è quella di aderenza alle aspettative della cittadinanza, alle sue istanze di vita, cioè al superamento degli ostacoli che si frappongono per la costituzione di quel Bene comune che deve riversarsi su tutti e non essere appannaggio di poche persone.
La politica di verità contraddistingue i "pentastellati" che sanno essere generosi nella loro aspirazione di essere liberi di partecipare democraticamente al vaglio elettorale e corroborare le istanze della cittadinanza, calpestata da sedicenti politici che fanno soltanto i loro interessi e non si sono accorti che la povertà è dilagata in tutto il Paese per la partitocrazia e lo sperpero del denaro publico. 10 milioni di italiani sono diventati poveri.
Portavoce onesti del Movimento 5 Stelle nello spazio pubblico dei Comuni per far convergere l'elettorato nello scegliere il logo del Movimento politico, animato da cittadine e cittadini che vogliono far attecchire il seme gettato dal "buon comico" Beppe.
La pianta è cresciuta vigorosa e darà i suoi frutti nel prossimo vaglio elettorale.
Il cittadino sa che è giusto votare Movimento 5 Stelle perché è un gruppo compatto di politici e sostenitori che vogliono eliminare le "patologie politiche" che non permettono all'economia italiana di spiccare il volo nello spazio della competizione commerciale dettata dall'attuale globalizzazione economica.
Beppe è stato lungimirante ed ha saputo scegliere i suoi collaboratori in grado di condividere le sue intuizioni originali che sono quelle di costruire il vero Bene comune che rende l'Italia libera e autosufficiente nel contesto europeo e nell'economia mondiale.
Per amministrare i Comuni e fare ciò che è giusto, occorre la scelta oculata di chi possa rappresentare il popolo con una “specchiata moralità personale”, abbia dimostrato di vivere con rettitudine, abbia “competenza e passione per il bene comune”, sia credibile per risolvere le “patologie politiche” della città.
“Mettere l’individuo al centro - ha detto Beppe Grillo - non il mercato”.
Ogni persona, bisognosa di vivere insieme agli altri e di esprimere la sua libertà per un interesse comune in rapporto alla parte di benessere che ne trae, esprime il suo essere politico con il voto per partecipare alla costruzione di quel “Bene di noi tutti” che deve riversarsi su ogni cittadino e cittadina.
Francesco Liparulo - Venezia

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