IL SINDACO DI VENEZIA BRUGNARO MANTIENE
I TAGLI AGLI STIPENDI DEI SUOI DIPENDENTI
I TAGLI AGLI STIPENDI DEI SUOI DIPENDENTI
21 Consiglieri presenti, per la verifica del numero legale, alle 15.26 di giovedì 14 luglio 2016, all’inizio della sessione straordinaria del Consiglio Comunale di Venezia nella Sala delle riunioni consiliari di Ca’ Collalto in Mestre.
“Gli scrutatori - dice la presidente Ermelinda Damiano - sono i consiglieri Maurizio Crovato, Nicola Pellicani e Maika Canton”.
Alle 15.28 si sospende l’adunanza per una riunione dei capigruppo.
La sessione riprende alle 15.52 per discutere il primo punto all’ordine del giorno “Adesione all’Associazione denominata “Avviso Pubblico” previsto dal P.D. N. 2016. 113”.
Alle 15.53 prende la parola Monica Sambo del Partito democratico: “Piena solidarietà ai lavoratori comunali, ai rappresentanti degli stessi e ai sindacati presenti”.
Battimani dei lavoratori presenti nella Sala Consiliare.
La presidente permette ad un solo rappresentante dei lavoratori di poter parlare e gli viene consegnato una tessera per l’utilizzo del microfono.
“Ringrazio per gli applausi - afferma Maurizio Crovato, capogruppo in Consiglio della Lista Brugnaro Sindaco - e voglio precisare che quanto detto dalla Sambo è stato concordato da tutti i consiglieri e gli applausi vengono per tutto il consiglio”.
Dal pubblico si odono alcune voci: “Che permalosi”.
Michele Saya, portavoce della RSU (Rappresentanza Sindacale Unita), afferma: “A nome dei lavoratori, chiedo con forza e veemenza: “Che cosa avete fatto? Consiglio, Giunta e Sindaco per la gravissima situazione di noi lavoratori che tra 4 giorni non sarà più possibile intervenire sullo sforamento del Patto di stabilità. Tanti discorsi, tante personalità a Venezia. Stiamo qui a chiedere a voi Consiglieri per far sì che le trattative con i rappresentanti dei lavoratori vengano riaperte. Costretti a rivolgerci all’autorità giudiziaria I soldi spesi sono dei cittadini che non sono potuti intervenire nella Riorganizzazione. Tutte notizie apprese sui giornali. Come razionalizzare? Ridurre spese di gestione della riorganizzazione oppure dei lavoratori? Perplessità. C’è gente che è a casa da mesi; hanno figli e famiglia. Abbiamo chiesto di portare al sindaco queste cose. Le risposte sono negative. Qui una parte dei lavoratori, altri rimasti fuori. Chiediamo che questo Consiglio si faccia presente e aiuti il sindaco a prendere certe decisioni perché non è questa la strada”.
Alle 16.00 battimani prolungato del pubblico che grida : “Il sindaco dov’è?”
Alle 16.04 entra il sindaco in Sala.
“Io ho una faccia, io ho un nome e cognome - dice il sindaco, rivolgendosi al pubblico - Rispetto! Sanno di mentire! Vergogna! Sui giornali porre che noi vogliamo tagli ai posti di lavoro, è veramente ridicolo. Cambiare a Venezia, invece di continuare a dire bugie a questa gente. Andare sul merito, nelle qualità della prestazione”.
Il pubblico alle 16.12 grida: “Rispetto!”.
Alle 16.15 interviene il consigliere Nicola Pellicani del Partito Democratico: “Io credo che non sia questo il modo di relazionarsi con i lavoratori. Tutto il Consiglio ha ritenuto opportuno intervenire. Primo per una risposta di merito e non di aggressione da parte del sindaco. È responsabilità dell’Amministrazione per il Patto di Stabilità le decisioni che verranno prese a Roma. Nessuno imputa all’Amministrazione lo scollamento. L’assessore al Bilancio di questo voleva parlare e su questo un risposta con toni civili”.
“Merita rispetto anche il sindaco - sostiene alle 16.18 Maurizio Crovato - e pregherei il sindaco, io chiedo 5 minuti per sentire cose positive. L’assessore al Bilancio Michele Zuin io ci spieghi quanto sta succedendo a Roma”.
“È un momento - afferma il consigliere Giovanni Giusto di Liga Veneta Lega Nord - dove ci si può relazionare, inviterei anche i Consiglieri, evitare il populismo. Relazione con quelli che qui sono presenti. Forme di populismo, mancano di serietà.
“Noi abbiamo sforato il Patto di Stabilità - afferma l’assessore al Bilancio - per colpe non nostre. Sul tavolo del governo ci sono le nostre proposte e le prove del successo del nostro Comune: Abbiamo trovato 64 milioni di euro per lo sforamento lasciato dalla precedente Amministrazione, siamo arrivati a 18 milioni di euro. Abbiamo crediti di 12 milioni di euro diparte della Regione Veneto e di 32 milioni di euro da parte dello Stato. Se avessero pagato, non saremmo a parlarne. Questo ci rende forti. Vi ringrazio”.
“Tutti i gruppi parlamentari - sostiene Zuin - tutto l’arco parlamentare della Camera e del senato hanno presentato emendamenti per fare qualcosa per il Patto di Stabilità. Il sindaco ha sollecitato, non meritiamo una mazzata del genere per colpe che non sono nostre e neanche vostre”.
“La mazzata - gridano i comunali in sala - a noi”.
“Gli emendamenti proposti al governo - continua l’assessore - contengono parte per il personale e parte per il comune. Entrambi i campi. Sappiamo che in questi giorni gli emendamenti sono in discussione alla Commissione bilancio della Camera. Ci aspettiamo segnali da parte del governo nell’approvare l’emendamento per annullare o ridurre il Patto di Stabilità. Noi entro il 31 luglio 2016 abbiamo l’assestamento di bilancio. Segnali più positivi sarebbero quelli che ci sono. Fiducia per accorciare i tempi parlamentari e presentare una manovra per coprire i 18 milioni di euro della sanzione. Siamo fiduciosi, anche il sindaco ha portato elementi e fatto battaglia con i parlamentari. siamo fiduciosi. Hanno ben capito che questa città non c’entra nulla con questa sanzione”.
Alle 16.27 la presidente del Consiglio Comunale invita la proponente Monica Sambo, presidente della I Commissione, ad illustrare il primo argomento all’ordine del giorno che è “Adesione all’Associazione denominata Avviso Pubblico”. Si tratta della proposta di deliberazione P.D. N.2016.113.
Monica Sambo dice che ci sono i rappresentanti dei lavoratori che chiedono un confronto. “Come ascoltarli?”.
La dott.ssa Damiano rivolgendosi al pubblico dice: “Abbiamo bisogno di silenzio, stiamo lavorando. Ha parlato un rappresentante, ha risposto il sindaco. Sambo, ordine del giorno, parliamo di questo; punto uno”.
“Lei dov’era - grida alle 16.34 il pubblico - 4 richieste di intervento. Non è il Salva Venezia il nostro problema. Ci avete proposto un contratto allucinante. Non volete parlare di precariato? Siete impazziti? È un anno che siamo qui. Siete responsabili delle scelte anche adesso”.
“ È stato deciso - risponde Damiano - di dare parola a un solo rappresentante”.
Il pubblico grida: “RISPOSTE”.
Sambo pronuncia alcune parole rivolgendosi al pubblico.
“Lei - interrompe la presidente - per regolamento deve rivolgersi al Consiglio e non al pubblico. Siamo sul primo intervento. Vuole illustrare, sì o no; siamo al punto 1 dell’ordine del giorno”.
Il pubblico grida: “Siamo a - 1, dov’è il sindaco?
“Ai dipendenti - afferma la consigliera Francesca Faccini di Lista Civica Casson- è stato chiuso in modo maleducato, sgarbato”.
“A casa - grida alle 16.40 il pubblico - sono imbarazzati”.
Sospensione della seduta consiliare.
I lavori riprendono alle 16.49 e si discute del primo argomento all’ordine del giorno.
L’Amministrazione comunale è stata sensibilizzata più volte dai Comunali per ripristinare il Fondo Integrativo.
Francesco Liparulo - Venezia
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