domenica 17 luglio 2016

Il Comune ha sforato il Patto di Stabilità

AI COMUNALI VENEZIANI TOLTO IL FONDO INTEGRATIVO

Il 18 novembre 2015 c’è stata la seduta della VIII Commissione consiliare, tenutasi alle 09.30 nella Sala Giunta Grande di Ca’ Farsetti con all’ordine del giorno l’illustrazione della Proposta di deliberazione P.D. 579 del 21 ottobre 2015: Bilancio di previsione Esercizi Finanziari 2015 - 2016 - 2017 - Variazione degli stanziamenti. La seduta era presidiata dal consigliere Vice Presidente di Commissione Giacomin Giancarlo con la partecipazione dell’assessore Michele e la presenza di dipendenti comunali e dei loro rappresentanti sindacali.

“Questa variazione non taglia i servizi - ha affermato Zuin - ma orienta spese ed entrate. Era stata fatta una previsione troppo alta in entrata. Si tratta di riassestamento di spesa su quello che è successo nei primi 10 mesi. Si sono ottenuti risparmi. C’è stata una diminuzione di spesa, calcolata su fatture stimate, per le mensilità di novembre e dicembre”.
Alle 10.12 del 18 novembre 2015 i “comunali” presenti in sala hanno chiesto all’assessore di parlare del Fondo integrativo dei dipendenti.
“Sto spiegando la delibera - ha risposto l’assessore al Bilancio - e i consiglieri intervengano quando ci sarà da dire qualcosa. Io devo spiegare la delibera, lasciatemi finire. Ci sono sentenze e debiti fuori bilancio; dobbiamo pagarli nel 2015 e non nel futuro”.
I comunali si sono rivolti al presidente Giancarlo Giacomin per potere parlare.

Alle 10.22 il consigliere Davide Scano del Movimento 5 Stelle è intervenuto: “Facciamoli parlare”.
“Qual è l’argomento? Si tratta - ha detto l’assessore - del Fondo integrativo con 1 milione di euro rifinanziato con intervento di Giunta”.
“Sono briciole - hanno sostenuto i sindacalisti presenti”.
Il presidente ha autorizzato l’intervento di Chiara Sabatini di RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dei comunali di Venezia.
“Quest’anno i dipendenti - ha sostenuto la sindacalista - si sono trovati con la chiusura della Gestione Zappalorto con un gravissimo taglio del Fondo produttività. La questione è peggiorata per come sarà formulata la Legge di Stabilità per il 2016: contiene manovra con forti ipoteche per il triennio 2016 - 2018. Il Comune deve stilare un nuovo contratto con i dipendenti. La Legge di Stabilità è ipoteca: sarà monitorato quanta spesa e si stabilirà il limite di stanziamento per il prossimo anno. Si parla di 1/3 rispetto a quello necessario. Zuin dice che ci sarà un incremento di un altro milione per il Fondo integrativo”.
“Per noi - ha interrotto l’assessore Zuin alle 10.28 - sono gocce di sangue”.
“Briciole” per il pubblico in sala.
“Zuin ha detto che chiude in pareggio il bilancio 2015 - ha continuato la sindacalista di RSU - e fa rabbia che la “produttività dei dipendenti”, intesa come premio, è pezzo importante per sussistenza dipendenti e motivazione per lavorare. Alla fine del mese come si arriva? Paghiamo tasse. Vediamo che spese a carico del Comune, fatte in direzioni più incredibili, come i vertici delle Partecipate. Dove stanno le risorse per il nuovo contratto? di fine anno?”.
Alle 10.30 del 18 novembre ha preso la parola Giampiero Bulla di RSU: “L’amministrazione può decidere dove spendere i soldi. 1 milione di euro non serve a niente e non pensate per posizionare le risorse dove più vi fa comodo. Con i 193 mila euro cosa ne faccio?”.
Alle 10.34 è intervenuto il sindacalista Cgil Chilorio Sergio: “Sforato Patto di Stabilità, cosa sta facendo la Giunta per i dipendenti comunali? Attenzione paralizziamo…”.
“Avremmo bisogno - ha detto Zuin - di più Entrate Correnti, in caso di sforamento, per l’integrativo dei dipendenti e anche per investimenti e nella specifica di sforamento del Patto di Stabilità ci sarà norma già applicabile per attivare sanzioni in caso di sforamento. Gli stipendi dei consiglieri delle Partecipate sono ai minimi previsti, applichiamo in modo puntuale al minimo i compensi previsti per i consiglieri delle Partecipate”.
“Quello che voglio sia chiaro - ha detto Zuin nella seduta della Commissione - è che non è stato tagliato nulla. Si tratta di riassestamento spesa per consumi nei primi 10 mesi. Qual è la difficoltà nel riequilibrare i fondi integrativi? È scelta politica. “O vado in disavanzo o taglio altre spese. Questi sono i soldi. Cerchiamo di arrivare al pareggio di bilancio. Per la particolarità del Fondo integrativo, interessare la Commissione e assessore, non è nostra materia”.
“Il Patto di Stabilità - ha detto il sindaco di Venezia, nella seduta del Consiglio comunale del 14 aprile 2016 - ha conseguenze per i cittadini. Si tratta di 18 milioni ed occorre fare ulteriore bilancio e ulteriori tagli”.
L'orizzonte amministrativo di Brugnaro non è chiaro.

Francesco Liparulo - Venezia

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