IMPOTENZA DEI VIGILI URBANI VENEZIANI
PER I CAMBI GESTIONALI DEI “FORESTI”
La II Commissione del Consiglio Comunale di Venezia (congiunta alla IX Commissione) si è riunita giovedì 7 luglio 2016 nella Sala Giunta Grande di Ca’ Farsetti con all’ordine del giorno “Esame della proposta di deliberazione PD 246 del 2016. Indirizzi per la semplificazione dei controlli alle imprese e introduzione della diffida amministrativa nei procedimenti di accertamento delle violazioni amministrative nel territorio del Comune di Venezia”.
Il Dott. Paolo Pellegrini presiede la riunione e invita alle 14.50 l’assessore Giorgio D’Este (Sicurezza, Polizia Municipale, Protezione Civile” ad illustrare le finalità della delibera.
“Con la diffida amministrativa, nel caso in cui vengano registrate delle irregolarità compiute da attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande, la multa non scatterà immediatamente, ma viene stabilito un periodo non superiore a dieci giorni per sanare la situazione. E´ un atto di fiducia con i cittadini che si impegnano a rimediare all´irregolarità immediatamente, evitando così le sanzioni. Per la gestione del sistema sarà istituito, con la collaborazione di Venis, un apposito registro elettronico delle attività e delle persone che sono state sanzionate, così da poter valutare le recidive”.
Si tratta per l’assessore di “dare una possibilità al commerciante, un modo di riparare, viene dato un tempo sufficiente per provvedere, poi sanzionamento come previsto dal Compendio relativo alle varie tipologie di infrazioni. Viene istituita la Banca Dati per considerare e determinare quali sanzioni far rientrare nel provvedimento e quali no”.
“Uno strumento - afferma alle 14.55 l’assessore Francesca Guzzon (Commercio, Attività produttive, Artigianato) - per non incidere su chi è in buona fede”.
Il presidente della riunione invita il dott. Marco Agostini, Comandante del Corpo di Polizia municipale, ad illustrare il lavoro svolto per la semplificazione dei controlli alle imprese.
“Il provvedimento di diffida amministrativa - dice Agostini - è un approccio amicale, arriva per quel tipo di sanzioni spesso formali che vanno a incidere sulla natura del commercio come piccole disattenzioni, piccole irregolarità. Si parla di un congruo termine perché si possono sanare le irregolarità. In tutto il Veneto la Regione non ha emesso la direttiva applicativa della legge dello Stato (Art. 14 legge 9 febbraio 2012, n. 5: “Semplificazione dei controlli sulle imprese: 1. La disciplina dei controlli sulle imprese, comprese le aziende agricole, e' ispirata, fermo quanto previsto dalla normativa (( dell'Unione europea )), ai principi della semplicita', della proporzionalita' dei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del rischio, nonche' del coordinamento dell'azione svolta dalle amministrazioni statali, regionali e locali…)”.
“I singoli Comuni - ribadisce il Comandante - decidono se applicare o meno quanto previsto. Si sono presi i procedimenti sanzionatori negli ultimi 20 anni, sviluppando un’attività complessa. L’Amministrazione ha elaborato un Testo per controlli sull’attività produttiva. Se si riscontrano delle irregolarità, si può stabilire un termine, che è al massimo di 10 giorni, per sanzionare le irregolarità. Dopo 10 giorni se la cosa è sanata, il verbale si chiude lì, se no procedimento sanzionatorio. La diffida non è ripetibile. Chi fa l’accertamento (Polizia locale, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, ULS) deve sapere se un gestore è stato già diffidato. Viene istituita una Banca Dati che è strumento che consente un’attività efficace.
Il presidente Pellegrini alle 15.16 invita il dott. Marco Bettini, attuale Direttore Operations Gestione e sviluppo della Società Venis Spa (Venezia Informatica e Sistemi), ad illustrare la struttura tecnica del sistema.
“Una scia - dice Bettini - entra nel sistema informativo e i dati vengono letti prima che vengono protocollati. Tutti gli operatori avranno a disposizione in tempo reale le informazioni. Si tratta di sistema in mobilità, cioè fatto attraverso dispositivi mobili. Una Banca Dati con chiave di accesso permette la gestione della diffida”.
Alle 15.22 si apre il dibattito.
Il dott. Pellegrini fa 2 domande.
“Riguardo il numero di ripetibilità dei comportamenti da sanzionare - dice il presidente - si tratta di soggetti e anche di oggetti? Si fanno esempi sui plateatici. La seconda domanda è tecnica e riguarda gli input che arrivano. Le Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Polizia municipale, operano su servizio di Date Base?”.
“Utilizziamo - risponde Bettini - sistema CMS (sistema di gestione dei contenuti) - Nuovo Sito del Comune, un sistema che si interfaccia con Banca Dati e dispositivi mobili. Questo software potrà essere pensato in mobilità con tablet ma anche con tablet e desktop”.
“Le Associazioni di categorie - dice alle 15.29 Saverio Centenaro di Forza Italia - potevano essere invitate quando abbiamo messo mano ai plateatici. Il problema è questo: “Esiste tollerabilità per i plateatici quando si verificano spostamenti?”.
“Sui plateatici - risponde Agostini - abbiamo tollerabilità. Occorre evitare che metri 4 X 2 diventino 12 X 3. Per le sedie che si spostano, i vigili hanno avuto sempre il buon senso di capirlo. I tendolini che permettono 60 cm di sporgenza diventano area di utilizzo in quanto dal tendolino calano altre cose. Queste che sono piccole aziende, tutte intestate agli italiani, vengono affittate, si costituiscono nuove società. In un giorno la società cambia titolarità con capitale infimo; cambia la comunicazione. È inutile correre dietro al precedente proprietario perché messo in liquidazione”.
“Merito del sindaco - dice alle 15.42 Deborah Onisto di Forza Italia - mettere nelle condizioni più economiche i singoli esercenti senza andare costantemente a fare sanzioni. Le direttive cercano di avere tolleranza però i limiti dei plateatici entrano nel buon senso del Comune. Buon senso di razionalità. Si tratta di far dialogare pubblica Amministrazione e Categorie”.
Giampaolo Formenti della Lista Brugnaro Sindaco chiede di conoscere se ci sono norme sul numero delle persone che possono stare in un determinato locale. Il comandanteAgostino specifica che si tratta di capienza. La capienza è collegata al numero dei tavoli e ai servizi igienici”.
“In relazione - afferma Paolo Pellegrini - a quanto detto da Centenaro, non sono d’accordo per il principio di tolleranza e tollerabilità da metterlo per iscritto. Stabilire per iscritto una tolleranza del 10% sulla superficie, significa autorizzare ad occupare il 10% in più di suolo pubblico”.
“Sembrerebbe - dice alle 16.27 Silvana Tosi di Liga Veneta Lega Nord Padania - che noi dobbiamo sanzionare solo gli Italiani e basta. È deludente e triste”.
“Sì - risponde il comandante - certo”.
Tosi replica: “È STATO CHIARO”.
La discussione finisce alle 16.28.
Francesco Liparulo - Venezia
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