INTERROGAZIONI RIVOLTE AL SINDACO
TRATTATE DAL VICECAPO DI GABINETTO
Convocazione del Consiglio Comunale in Ca’ Loredan giovedì 24 novembre dalle 13.00 alle 14.00 per trattare le interrogazioni presentate dai consiglieri comunali e rivolte al sindaco e agli assessori.
La dott.ssa Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio Comunale di Venezia, invita Derek Donadini, vicecapo di gabinetto di Luigi Brugnaro, in qualità di delegato, a trattare le interrogazioni indirizzate al sindaco.
Davide Scano del Movimento 5 Stelle, in qualità di interrogante, cita il comma 5 dell’articolo 7 del Regolamento Interno del Consiglio Comunale: “L’interrogante non potrà parlare sulla propria interrogazione se non dopo che il Sindaco, o chi per esso, vi abbia dato risposta…”. Il consigliere afferma: “Chi per esso si intende un membro della Giunta e non uno qualsiasi. Presidente, DONADINI chi è? Chieda alla Segreteria Generale la procedura”.
“Vicecapo di Gabinetto - risponde Damiano - e anche nella scorsa Legislatura c’era un delegato”.
“Chiediamo parere - sostiene Scano - per interrogazioni fatte da membri del Consiglio Comunale verso organi esecutivi. Lo staff politico del sindaco non ha nessuna carica comparabile a “chi per esso”, occorre specificare il soggetto che deve dare la risposta”.
La presidente dice: “Aspettiamo il dott. Vergine (direttore e Vicesegretario generale del Comune), per dare risposta”.
“Al dott. Francesco Vergine - risponde Scano - gliel’ho appena chiesto in che veste può parlare Donadini. Per l’articolo 7 parla il sindaco o chi per esso, almeno un membro della Giunta. Donadini non è organo del Comune di Venezia. Gli organi del Comune sono il Sindaco, il Consiglio comunale, la Giunta comunale”.
“Non vedo - afferma il Vicesegretario - un problema di legittimità, aggiungo che che nel passato è già accaduto, il Capo di gabinetto o Vicecapo o un dirigente, delegato in materia, rispondeva in luogo del sindaco”.
Donadini relaziona in merito all’Interrogazione n. 1 del 10 luglio 2015, presentata dal consigliere Casson ed altri con oggetto l’Autorità portuale su transito delle grandi navi da crociera attraverso canale Vittorio Emanuele. Il delegato illustra il progetto del “Tresse Nuovo” per portare le grandi navi da crociera allo scalo in Marittima, senza più attraversare il canale della Giudecca. “Il canale - specifica il vicecapo di gabinetto - sarà profondo 10 metri e mezzo, lungo 1,2 chilometri, largo 90 metri in rettilineo e 120 metri in curva, a tagliare l'isola delle Tresse. Le navi entreranno dal Canale dei Petroli e - quasi raggiunto Porto Marghera - "svolteranno" nel nuovo canale che taglierà in due l'isola delle Tresse, per poi navigare lungo il canale Vittorio Emanuele, parallelamente al Ponte della Libertà, fino in Marittima”.
L’interrogante Felice Casson è assente e risponde Rocco Fiano della Lista Civica Cassson, firmatario della Interrogazione: “Non ci sentiamo soddisfatti - dice il consigliere - perché abbiamo chiesto l’accesso agli atti del progetto Tresse e non abbiamo avuto possibilità in quanto considerato come “variante” al Progetto preliminare”.
Donadini illustra la risposta all’Interrogazione n.15 del 21 ottobre 2015 presentata da Davide Scano con oggetto: Illegittimità e inopportunità della nomina fatta alla Presidenza del C.d. A. di VEGA S.c.a.r.l.. “Per le nomine del comparto società controllate - afferma il delegato - le nomine hanno un carattere fiducioso fatte dal sindaco come previsto dal Regolamento delle nomine politiche del Comune, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 115 del 26 luglio 1999 - Modificato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 27 febbraio 2012”.
“Non ci sentiamo soddisfatti - replica l’interrogante - in quanto il Consiglio comunale dovrebbe delimitare il potere. Le nomine dovrebbero essere tra persone con capacità dimostrate, non con qualsiasi esperienza, ma uno con esperienza in corrispondenza per l’incarico da conferire. La persona nominata ha un diploma magistrale, svolge l’attività di agente di commercio di prodotti alimentari, attività dignitosa e rispettabile, ma questo nulla ha a che fare con l’attività di VEGA ( Venice Gateway for Science and Technology - Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia). Non ricordo che in questi 16 mesi dalla nomina ci sia stato un intervento qualificato per il Vega; solo cose in merito a gestione condominiale di Vega. E poi, non mi ritengo soddisfatto, il sindaco l’11 giugno del 2015, in sede di ballottaggio, aveva sottoscritto un impegno; ha fatto “carne di porco” per questo impegno. L’impegno di procedura trasparente. Non mi soffermo sugli altri, persone più qualificate di Roberto Ferrara? Non lo sappiamo perché non è stato pubblicato niente ON LINE”.
Alle 13.58 Donadini risponde all’Interrogazione n.17 datata 28 ottobre 2015 e presentata dal consigliere Scano : Illegittimità ed inopportunità della nomina fatta per il ruolo di Amministratore Unico di AMES S.p.A..
“Ripeto - afferma il delegato - le norme corrispondenti ai Consigli di Amministrazione per società controllate come quelle del Vega, la nomina ha carattere fiducioso, conseguentemente ogni contestazione di merito nulla rileva sulla legittimità della nomina per quanto riguarda il conflitto di interessi rilevato. Non rappresenta un conflitto di interessi”.
“Non mi soffermo - replica Scano - sulla osservazione in materia di nomina. La questione in questo caso è quella del signor Gabriele Senno. Il conflitto di interessi non lo rilevo su Gabriele Senno, ma sul figlio Matteo Senno del Consiglio comunale. Siccome buona parte della manovra di Bilancio implica situazioni per le Partecipate tra cui AMES, è gioco forza che Senno si astiene. Il consigliere Matteo Senno è anche presidente della XI Commissione consiliare (politiche educative e della famiglia, politiche giovanili, sport, educazione alla legalità, tradizioni) che si occupa proprio di AMES (Azienda Multiservizi Economici Sociali) per quanto riguarda il servizio mense per le Scuole comunali. Trovo che sicuramente questa nomina sia grave sotto i vari parametri. C’è segno di gratitudine verso il padre che è stato anche consigliere del Comune”.
“Io - dice alle 14.10 la presidente Damiano - non posso rispondere. Il messaggio è stato lanciato”.
Per l’Interrogazione n. 18 datata 28 ottobre 2015, presentata da Davide Scano con oggetto: Illegittimità ed inopportunità della nomina fatta per il ruolo di Amministratore Unico di VENIS S.p.A. (Venezia Informatica e Sistemi S.p.A.) Sistema Informativo e della Rete di Telecomunicazioni della Città, Donadini afferma: “Anche in merito a questa nomina, ripeto le considerazioni fatte. La nomina fatta rispettando assolutamente i regolamenti”.
“Non ci riteniamo affatto soddisfatti - dice Scano - di questa risposta. Nel caso specifico di Paolo Bettio, la persona, a parte che ha il curriculum adeguato, non contesto la professionalità del Bettio, la cosa che ci preme sottolineare è che è un incarico inopportuno rispetto al ruolo di manager che rivestiva prima in Attiva spa, una delle venti società del gruppo industriale Umana Holding che fa capo proprio a Luigi Brugnaro ed è legato al sindaco da un rapporto di lavoro”.
Anche per l’Interrogazione n. 19, presentata da Scano il 21 ottobre 2015 con oggetto: Illegittimità ed inopportunità delle nomine fatte per il Consiglio di Amministrazione di VEGA Scarl, Donadini ripete quanto sopra citato.
“La nomina del dott. Tommaso Santini - afferma l’interrogante - oltre che come ruolo di consigliere d’Amministrazione, la cosa rilevante è il fatto del suo incarico di Amministratore delegato; non è figura di consigliere normale ma ha ruolo di tipo direttivo, propositivo nei confronti del Consiglio di Amministrazione. Santini presenta curriculum adeguato all’incarico, fin troppo alto come Amministratore delegato. Santini è manager della società Condotte Immobiliare e dal 2001 al 2005 ha lavorato per il gruppo Guaraldo, seguendo proprio i lavori di costruzione del Vega. Il gruppo Condotte ha grandi interessi immobiliari sulle aree limitrofe al Vega. Di chi farà gli interessi: della sua azienda o dell’azienda del Comune? Il conflitto di interessi è palese. Nel caso in cui ci pare, è lui il conflitto personificato”.
Donadini ripete le stesse motivazioni per l’Interrogazione n. 25 del 24 novembre 2015, presentata da Scano con oggetto: Illegittimità ed inopportunità di alcune nomine fate per gli incarichi negli organi delle società Partecipate.
L’interrogante dice: “Non ci sentiamo affatto soddisfatti, la risposta è standard; ci sono conflitti di interesse anche in merito ad alcuni consiglieri comunali. Presidente, noi avevamo presentato interrogazioni rispetto a una serie di persone nominate nei vari consigli di Amministrazione. Il sindaco ha utilizzato le nomine delle Partecipate per sistemare persone. Certo erano persone fidate. Sono state scelte persone della lista fucsia ed alcuni non hanno attinenza per i curriculum. A nostro avviso ci sono conflitti di interesse. Il sindaco poteva scegliere altri nomi esterni alla sua schiera fucsia”.
Alle 14.31 termina la trattazione delle Interrogazioni.
Francesco Liparulo - Venezia