martedì 3 gennaio 2017

ll pensiero repubblicano democratico

LE LIBERAL DEMOCRAZIE EUROPEE
HANNO TRASCURATO LA FAMIGLIA
L’attuale democrazia deve fare i conti con le sfide del mondo globalizzato. Si auspica un diverso rapporto tra individui e società civile, un diverso modo di concepire la dignità della persona e la dignità del suo lavoro, cioè si chiede una maggiore cittadinanza attraverso una maggiore attenzione alla persona e ai suoi bisogni di esistenza.

I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile. I “valori forti” sono la dignità della persona che lavora, la famiglia, la solidarietà, la sussidiarietà e l’economia sociale di mercato.

La "democrazia dal basso" dovrebbe rigenerare la politica italiana. Corruzione, arroganza, sperpero del denaro pubblico sono alla base del disagio sociale degli Italiani.

Nel pensiero repubblicano democratico si da rilievo alle virtù civiche e alla partecipazione sociale, ma nel pensiero liberale si da risalto alla "libertà da", cioè libertà da intrusione nel mio spazio privato ed è meno sentita "libertà per" fare qualcosa.

Nelle liberal democrazie (LIB-LAB = LIBERAL LABOR), come "miscela di liberalismo e socialismo", occorre superare i meccanismi impersonali per dare spazio alle formazioni sociali intermedie tra lo Stato e il Mercato, cioè occorre dare maggiore attenzione ai cittadini che devono affrontare la crisi sociale e finanziaria in un periodo di recessione che investe molti Paesi europei.

Il disagio sociale aumenta ogni giorno ed occorre dare fiducia a un territorio in preda all'incubo della disoccupazione. 

Occorre affrontare con trasparenza le patologie politiche, la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. 

I valori spirituali dei cittadini italiani devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.


Francesco Liparulo - Venezia

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