L'INQUIETUDINE DILAGA NEL PAESE
PER GLI ITALIANI DIVENTATI POVERI
Qual è il problema?
PER GLI ITALIANI DIVENTATI POVERI
Qual è il problema?
L'austerità fiscale, attuata negli ultimi anni dai governi, non ha aiutato l'economia perché non è stata congiunta con investimenti per la crescita. L'incubo della disoccupazione affligge "le fasce più deboli" degli Italiani.
Occorre affrontare un mondo globalizzato per la soluzione dei nuovi problemi, sorti con la radicalizzazione del multiculturalismo nello strato sociale del popolo italiano che estirpa i valori esistenziali del mondo civile. Si avverte uno smarrimento di fronte a un futuro pieno di incognite per il dilagare di un potere che non tiene conto della dignità della persona umana e dei suoi bisogni essenziali.
C'è l'esigenza per la società civile di uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo.
Si tratta di riaffermare e realizzare per la nostra “società attenta ed esigente” i “valori forti” del popolo italiano che sono “dignità della persona che lavora, famiglia, solidarietà, sussidiarietà, economia sociale di mercato” per far fronte all’impoverimento delle famiglie, alla crescente disaffezione verso la politica, al peggioramento delle prospettive di stabilità per il lavoro dei giovani, all’ingiustizia sociale, costituita dall’aumento di ricchezza per pochi e dall’indebitamento crescente per molti.
Occorre generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani, le donne e gli immigrati.
Francesco Liparulo - Venezia
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