lunedì 4 aprile 2016

I gioielli della basilissa Anna tornano ai Paleologi

IL SERENISSIMO GOVERNO VENETO 
RESTITUISCE I GIOIELLI DEI  SAVOIA


“Ho interrotto il mio ritiro dalla vita pubblica – dice l’imperatore rivolgendosi agli ospiti – la mia età non mi consente di dedicarmi alla difesa della città, affidata al mio figlio Giovanni che ha respinto nello scorso mese di agosto un sanguinoso attacco dei nemici della città. Alcuni degli assalitori bivaccano fuori le mura terrestri e impediscono l’apertura delle porte. Sono venuto per accogliere gli inviati del Serenissimo Doge che mi ha sempre accolto con tutti gli onori quando sono stato in Occidente, per chiedere aiuto ai regnanti e al venerabilissimo papa che ci sostiene con la sua opera mediatrice. Invoco sempre la Vergine Blachernissa, che ha sempre salvato la città, affinché continui a tenere le braccia alzate per tutti noi. Nel convento, dedicato alla Santa Maria Peribleptos, trascorro i miei giorni di silenzio e di preghiera. Venezia ha custodito da anni un pegno in gioielli che appartenevano alla basilissa Anna, di Casa Savoia e consorte di mio nonno, Andronico III. La mia riconoscenza al Serenissimo Governo Veneto per la restituzione di questo scrigno. La famiglia imperiale sarà sempre riconoscente a chi difende l’imperatore dei Romani e la città consacrata alla Vergine, Madre della Santa Sapienza. Io, che rappresento sulla Terra l’Onnipotente, dichiaro che Venezia ha il diritto di custodire e difendere per sempre il Sacro Palazzo”.

Alle parole dell’imperatore segue di nuovo un silenzio, interrotto da suo figlio: “Viva l’imperatore Manuele”. Tutti gridarono: “Viva”.

Il coimperatore, Giovanni VIII Paleologo, accomiata gli ospiti e lascia la sala del trono, accompagnato dai megaduchi imperiali e dalle principesse. Tra le nobildonne spiccano la bella Cleofe Malatesta, moglie del Despota della Morea Teodoro II e la graziosa Sophia di Monferrato, moglie del reggente. 
Il bailo e i nobili della “Capitana”, scortati dai cavalieri imperiali, attraverso la piazza del distretto delle Blacherne, la via della chiesa dei Santi Apostoli, l’asse stradale della Mesè e il Decumano coi portici di Domnino, ritornano al quartiere veneziano di Perama, vicino al molo di ormeggio della galea veneziana. 
Francesco Liparulo - Venezia
P.S.(Brano tratto da “Mercanti veneziani a Costantinopoli” di Francesco Liparulo in galeaveneta.blogspot.com con l'immagine della basilissa Anna (Giovanna di Casa Savoia))

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