IL LAVORO E I PRODOTTI DEGLI ITALIANI
NELLE DECISIONI DELLA GLOBALIZZAZIONE
“TTIP è un acronimo del nome in inglese “Transatlantic Trade and Investment Partnership”. È un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziazione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America. Il trattato è ancora in fase di discussione, non solo tra le parti: nella politica e tra i gruppi che ne stanno seguendo i negoziati, per alcuni «prevede che le legislazioni di Stati Uniti ed Europa si pieghino alle regole del libero scambio stabilite da e per le grandi aziende europee e statunitensi», per altri faciliterebbe i rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti portando opportunità economiche, sviluppo, un aumento delle esportazioni e anche dell’occupazione”.
Qual è il problema?
Lo Stato italiano deve essere sostenuto dalle Istituzioni decisionali europee per provvedere a regolamentare il mercato globale, producendo normative economiche e creando maggiore equilibrio tra domanda e offerta nell’ambito dell'Eurozona e nel mondo globalizzato.
Si tratta di frenare la povertà dilagante in Italia e la perdita dei posti di lavoro dovuta all’abbandono dei prodotti italiani.
Si avverte la necessità di sostenere l'azione dei portavoce del Movimento 5 Stelle per contrastare in Europa la politica degli interessi che non tengono conto dei i valori del popolo italiano.
I valori del nostro Paese tra cui in primo luogo quello della persona e del lavoro devono essere difesi per conservare la nostra identità.
Soltanto le Istituzioni del Parlamento europeo possono aiutare lo Stato italiano per compendiare l'azione degli investitori mondiali in modo da attrarre i capitali con una giusta ed equa regolamentazione finanziaria e commerciale in ambito europeo e mondiale per promuovere occupazione e progresso per tutta la cittadinanza europea, cioè attuare un'economia sociale di mercato e promuovere la solidarietà e la sussidiarietà.
Si tratta di costituire nel Parlamento europeo uno schieramento compatto i cui componenti sanno opporsi agli egoismi e agli interessi dei gruppi capitalistici e finanziari, cioè sanno valorizzare le singole nazioni europee con la promozione di leggi europee che possano facilitare la produzione e la commercializzazione dei prodotti europei nel mercato mondiale.
Francesco Liparulo - Venezia
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