lunedì 4 aprile 2016

I musulmani alla corte dell'imperatore Manuele II

CRISTIANI E CREDENTI DEL PROFETA
NELLA CITTÀ D'ORO DI COSTANTINOPOLI 

I patrizi di San Marco, scortati dalla Guardia Variaga, lasciano il porto e si dirigono al Sacro Palazzo dell’imperatore, situato nel distretto delle Blacherne all’estremità Nord occidentale della città. I cavalieri percorrono la strada interna alle mura marittime lungo il porto del Corno d’Oro ed entrano nella reggia imperiale, costituita da alcuni edifici. Il corteo si ferma davanti al palazzo, sede degli appartamenti imperiali. Nel piazzale, antistante alla residenza dell’imperatore, è presente il bailo con il suo segretario, ser Francesco, esperto non solo di diritto e di letteratura, ma anche della lingua greca. 

I nobili veneziani, scortati dai funzionari del palazzo, vengono portati nella sala del trono, dove i principi della famiglia imperiale e alcune nobildonne sono in attesa di accogliere il basileus. 
Tra i presenti ci sono alcuni che portano vistosi copricapi e sono oggetto degli sguardi furtivi delle nobildonne. Si tratta di musulmani accreditati alla corte paleologa ed appartenenti alle famiglie regnanti dell’Oriente: Arabi, Turchi seleucidi e ottomani, Mori dell’Africa, principi del Vicino, del Medio e dell’Estremo Oriente. Ogni credente religioso ha nella città il luogo di preghiera inserito nel suo quartiere. Tutti sono mercanti e rispettano le leggi imperiali: il basileus è per tutti il giudice supremo e il legislatore unico della città. 
All’improvviso si interrompe il brusio degli astanti e il silenzio domina nella sala. 
Il responsabile del cerimoniale di corte, capo degli eunuchi di palazzo, fa sentire la sua voce: “Onore al basileus Manuele II ed al coimperatore Giovanni VIII”.
Francesco Liparulo - Venezia
P.S. (Brano tratto dal capitolo I di "Mercanti veneziani a Costantinopoli" di Francesco Liparulo galeaveneta.blogspot.com)

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