IL GOVERNO NON HA TOLTO I 18 MILIONI
DI SFORAMENTO DEL PATTO DI STABILITÀ
La penalizzazione, se non viene tolta dal governo, impone alla Giunta Brugnaro di trovare altri 18 milioni per l'equilibrio di bilancio. “Il Patto di Stabilità - ha detto il sindaco di Venezia, nella seduta del Consiglio comunale del 14 aprile - ha conseguenze per i cittadini. Si tratta di 18 milioni ed occorre fare ulteriore bilancio e ulteriori tagli”.
I tagli non sono finiti. A chi toccherà stringere la cinghia?
Qual è il problema?
L’imprenditore Luigi Brugnaro, che ha travolto il Partito Democratico veneziano nella sua scalata per lo scranno di sindaco, ridimensiona le annunciazioni trionfalistiche di alcuni giornali locali che avevano annunciato una quasi certa risoluzione dello sforamento del Patto di Stabilità da parte delle passate Amministrazioni. La penalizzazione è ancora all’orizzonte e a nulla sono serviti gli annunci risolutivi coinvolgendo parlamentari veneziani e personaggi del governo renziano. La macchina comunale è ancora faraonica e i tagli al “sociale” diventano sempre più incisivi con la giustificazione di accorpamenti di funzioni periferiche, ridotte e accentrate dalla gestione comunale.
La politica dovrebbe essere servizio alla comunità, inteso al miglioramento della vita dei cittadini e non può essere considerata una semplice attività imprenditoriale che mira soltanto all’acquisizione di fondi con la vendita di immobili comunali o con tagli ai cittadini meno abbienti, incapaci di far fronte a ristrettezze economiche per la mancanza di politiche sussidiarie e promozionali da parte del governo.
Francesco Liparulo - Venezia
0 commenti:
Posta un commento