L’ISTITUZIONE DEL PARCO DELLA LAGUNA NORD DI VENEZIA
VIENE ABROGATA DALL’AMMINISTRAZIONE DI BRUGNARO
Riunione congiunta di 3 Commissioni Consiliari (V - IX - X) martedì 5 aprile nella Sala Giunta Grande di Ca’ Farsetti presieduta da Lorenza Lavini.
Alle 14.45 la presidente della V Commissione (urbanistica, edilizia privata, edilizia convenzionata, ambiente e città sostenibile) avvia la discussione per esaminare l’Interpellanza n. 279 con oggetto “Valorizzazione Parco della Laguna Nord” proposta dal consigliere Nicola Pellicani (Lista Civica Casson).
“Questa interpellanza - sostiene il proponente Pellicani - nasce dopo aver preso il 12 marzo che la Giunta abolisce il Parco della Laguna Nord. Annuncio che era arrivato anche in sede di Bilancio che poi si è concretizzata con questa delibera. Su questo ho presentato un’Interpellanza per esprimere le mie perplessità. Si confonde il ruolo del Parco Laguna con la delibera che l’ha istituito del 2014 che non fa altro che recepire già quelli che sono i vincoli e le normative urbanistiche. La Laguna di per sé ha già vincoli. L’Istituzione Parco Laguna Nord, come io ho capito, è per dare forma ad un’area di pregio già sottoposta a vincoli e per dare più opportunità per essere Parco. I parchi hanno vantaggi e opportunità. Per i residenti ha caratteristiche particolari anche rispetto ad altri parchi. Zona di pregio naturalistico per cui il Parco ha un ruolo di semplificazione per essere pur to dove svolgere pratiche amministrative anche per i fondi europei. Non è Parco che introduce vincoli che non c’erano o vincoli restrittivi, ma creare opportunità per un’area di grande pregio per zona che aveva già vincoli. Non capisco perché è stata cancellata l’Istituzione Parco della Laguna. Si lascia l’Istituzione e si cancella il Parco. Chiederei alla Giunta di pensare prima di arrivare al voto in Consiglio comunale e di valorizzare quelle che sono le ragioni per cui è nato il Parco”.
“Ho ascoltato con attenzione - afferma Maurizio Crovato, capogruppo della Lista Luigi Brugnaro Sindaco - il consigliere Nicola Pellicani. Come mai, dall’Istituzione “Parco Laguna”, approvata con deliberazione n. 99 dell’8/9 luglio 2003, fino alla delibera n. 92 del 7/3/2014, sono stati persi 11 anni? Il consigliere del Partito Democratico, Davide Tagliapietra nel maggio 2014 votò contro. Ci sono state 10 commissioni in 3 anni di discussione per la gestazione che ha portato discussione vivace in Consiglio. C’è un vulnus, gli abitanti delle isole erano contrari. L’idea del sindaco di ritirare l’Istituzione c’era durante la campagna elettorale: il Parco della Laguna Nord non aveva ragione di essere. Ci sono 20 soggetti interessati alla tutela e difesa del Parco. Il sindaco si è detto contrario; che ci siano tutte queste tutele è inutile. I 250.000 euro nel bilancio di previsione per l’anno 2003 a titolo di conferimento di capitale per la nuova istituzione Parco della Laguna sono tanti. Resta in funzione l’Istituzione. Nel 1987 il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) ha inserito Venezia e la sua Laguna nella lista dei beni del “Patrimonio mondiale dell’umanità” da salvaguardare per il suo grande valore. La Laguna di Venezia è tra le Zone umide di importanza internazionale. Inutilità per l’Istituzione Parco. Le tutele ci sono già. L’idea dovrebbe funzionare per l’Unitarietà della Laguna di Venezia”.
Renzo Scarpa (Lista Brugnaro Sindaco) alle 15.00 dice che bisogna fare una “distinzione tra Zona Parco e Zona pre Parco delle Valli dove si poteva cacciare e pescare. Nella zona di Parco non c’è accesso. Nel Parco non si poteva fare nulla. Nel 2010 - sostiene il consigliere - un confronto con PD e Bettin per ammortizzare gli effetti sui Veneziani. Sono io per trasformazione Parco antropologico. L’impostazione di Parco della delibera non garantisce di fronte alla norma di legge. L’Amministrazione si impegna a ritirare la delibera. L’Amministrazione precedente era cosciente di questo. La norma di convenzione è ristretta e impedisce ai cittadini di accedere. Sarebbero stati tutelati gli altri più dei nostri cittadini che risiedono nelle isole ed hanno rapporti con la Laguna. Se vogliamo fare qualcosa, introduciamo parte antropologica per sostegno vita dei nostri cittadini. In questo momento è inevitabile che questa Amministrazione non si possa assumere la responsabilità. Nel 2013 si poteva andare alla delibera e completare il Parco. Perché il ritardo?”.
Alle 15.04 Giovanni Giusto (Liga Veneta Lega Nord Padania) interviene: “Dico che se la delibera, che sarà discussa in Commissione e nel Consiglio, avrà scopo per cui è stata presentata, avremo giustizia. Il territorio che è unico e speciale, dire Parco non vuol dire Tutela. Il Parco è naturale. La Laguna Veneta non è naturale ma artificiale. I murazzi sono un’opera compiuta dall’uomo. Se l’uomo non avesse operato contro Natura, non staremmo qui a parlare. È scellerato parlare di naturale. È un acquario. La divisione di Laguna Nord e Laguna Sud, come leghista, una volta l’ho sostenuta. Quello che non capivo era il perché. Venezia1 con il ponte lagunare divide Nord da Sud. Grande e facevo interventi; solo della Laguna Nord si parlava, perché solo una parte? Le motivazioni ci devono essere altrimenti si parlava di Laguna. Questioni per risorse di sopravvivenza alimentari ed economiche o c’è altro motivo? È roba pericolosa scoprire il perché e poi quello che avrebbe ribadito o quello che diceva assessore: Il Parco non modificherà nulla, ma allora perché creiamo Parco se non cambia nulla? Sono tutte cose che andavano ad accendere lampadine rosse. Quando si dice che c’è creazione Parco, qualcosa che comunque regola, quello che è la protezione che è estraneo da coloro che nei comuni vengono scelti dalle proprie comunità. Poi 3° passaggio della delibera n. 99, cercando dallo stesso piano, che doveva essere esteso dopo 3 mesi, redatto dalla Giunta, non dal Consiglio, ma dalla Giunta che lo proponeva. Con lo hanno promosso o confermato. Nemmeno la controparte, la popolazione poteva accedere per la collaborazione alla nostra vita. Concludo dicendo che ho fatto una raccolta di firme all’epoca, si creava una fila in quelle zone dove si poneva il problema: Burano, Sant’Erasmo. Altra incoerenza, il Lido che abbraccia Nord e Sud, il Lido è esautorato. Il Lido non ha potere di decidere per se stesso, è assurdo. Anche per Pellegrina, come se la Laguna fosse per loro altra cosa; assurdità questo grande carrozzone. Decidere sopravvivenza propria laguna senza che nessuno ponga divieti”.
Rocco Fiano (Lista Civica Casson) dice che “è mancato il Piano ambientale che doveva essere fatto”. Il consigliere, rivolgendosi a Maurizio Crovato, afferma: “Bisogna riflettere, non c’è indicazione; abolizione e cosa sarà successivamente?”.
Monica Sambo (PD) chiede all’assessore Massimiliano De Martin (Urbanistica, Edilizia privata, Edilizia convenzionata, Ambiente, Città sostenibile), presente in Commissione, di conoscere l’alternativa all’abrogazione del Parco”.
Nicola Pellicani contesta le parole di Giusto: “Dire Acquario la Laguna? Come quello di Genova?”
Giovanni Giusto risponde: “Se non capisci questa cosa, non ha contrasto”.
“Chi non capisce - ribatte Pellicani - come te? Posso fare quello che voglio, Spettacolo!”.
“Spettacolo - dice Giusto - lo fai tu”.
“Sappiamo che è tutto fermo - continua Pellicani - in questo momento. Si va avanti a togliere qua e la quello che non piace”.
La presidente invita l’assessore ad esprimere il suo parere.
Massimiliano De Martin afferma che la risposta all’interpellanza di Nicola Pellicani è la delibera di Giunta” all’ordine del giorno.
Pellicani ritiene di non essere soddisfatto.
Si passa all’esame del 2° punto dell’ordine del giorno che la proposta di deliberazione n° 92 del 7marzo 2016: Revoca della delibera di Consiglio comunale n. 27 del 12 - 13 maggio 2014 avente ad oggetto “Istituzione Parco regionale ambientale e antropologico di interesse locale della Laguna Nord di Venezia (art. 27 Legge Regionale 40/1984)”.
L’architetto Vincenzo de Nitto, dirigente del Comune (Settore dell'Urbanistica Centro Storico e Isole), viene invitato ad illustrare l’area naturale protetta del “Parco della Laguna Nord”.
“La delibera del Consiglio comunale n. 27 del 12/13 maggio 2014 - esordisce l’architetto - contiene i motivi e le scelte dell’Amministrazione comunale. Tra gli obiettivi c’è l’idea del Parco della Laguna Nord.
L’Istituzione Parco della Laguna è altra cosa. Il Consiglio Comunale di Venezia con la deliberazione n. 99 del luglio 2003 ha approvato la costituzione dell’Istituzione “Parco della Laguna” che non riporta funzioni che non sono legate al Parco. Il primo punto dell’Istituzione è la tutela ambientale e la valorizzazione socio economica della Laguna Nord di Venezia ai sensi della Legge Regionale 40/1984. L’Istituzione ha anche il compito di definire una Piano di utilizzo dei beni di proprietà o nella disponibilità dell’Amministrazione comunale, collocati nell’area del Parco (Isola La Certosa, Isola Lazzaretto Nuovo, Torre Massimiliana, Ridotto S.Erasmo, Isola dei Laghi, Forte Mazzorbetto, Tenuta Scarpa Volo). Il tema della valorizzazione socio economica dell’Istituzione riguarda la promozione e la diffusione delle conoscenze ed informazioni relative al territorio della Laguna Nord anche attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle comunità locali e gli enti che hanno competenza per la gestione dell’ambito territoriale in questione.
La delibera n. 27 del maggio 2014 parte da indicazioni dell’Amministrazione. Si rivela come sovrapposizione e riappropriazione di competenze fra soggetti: è problema, cioè difficoltà di coordinamento di 27 Enti per la gestione”.
Alle 15.36 l’assessore De Martin afferma: “La delibera n. 27 del 2014 ha come oggetto l’Istituzione Parco regionale ambientale e antropologico di interesse locale. C’è interesse diverso tra i parchi regionali e quelli locali. Quando si va nello specifico, su determinate specificazioni delle attività economiche, purché non modifichino l’entità laguna, quando gli aspetti socio economici hanno massima incidenza, tenuto conto del cambio generazionale dei pescatori, posso intuire passaggio che non ci sia più una generazione di pescatori. Cosa è stato fatto per incrementare questi pescatori? La coltivazione di pesci, molluschi? Piante? Attività venatoria? Non capisco, si è a favore o contro tutte queste attività? La delibera del 2014 porta una serie di norme risalenti al 1962 per la protezione delle zone umide, al 1973 per la garanzia dell’ambiente paesistico, storico, archeologico ed artistico di Venezia e della sua Laguna, al 1987 quando il Comitato per il Patrimonio dell’UNESCO ha inserito Venezia e la sua Laguna nella Lista dei “100 siti storici di interesse mediterraneo”. Si vuole trovare sistema più chiaro e semplice in modo che tutti possano avere un ruolo. Rispondo anche alla consigliera Sambo: “Riservare di approvare significa che sappiamo cosa stiamo facendo; con successivi provvedimenti, cioè con l’attuazione del Piano del sindaco che è già pronto ed è al suo vaglio per renderlo pubblico ai cittadini”.
Sara Visman (Movimento 5 Stelle) afferma: “noi ci eravamo opposti alla delibera per la valutazione fatta, illustrata prima. Tra tutti quei vincoli introdotti (caccia, pesca), c’era anche la possibilità dell’espropriazione delle terre. L’Ente Parco poteva espropriare terreni, case, capannoni. Non dico prendere alla leggera tutto”.
“Come Forza Italia - dice il capogruppo Saverio Centenaro - sono favorevole a questo provvedimento (Revoca della delibera del 2014) e lo illustriamo con voto favorevole in Consiglio”.
alle 16.10 Maurizio Crovato (capogruppo Lista Luigi brugnaro sindaco) afferma: “Visman ha ragione: La legge regionale 40/1984 e le altre indicate; ci sono vincoli pesantissimi. Ci sono già le tutele della Laguna”.
Davide Scano (Movimento 5 Stelle) afferma: “Noto contraddizione nella delibera del 2003: qui pareri tecnici favorevoli, però visto le norme e gli scopi, la legge regionale che vincolano certe attività all’interno del territorio, comprese nel Parco. Qui nella delibera si indica che ci sia Piano ambientale che limita alcune applicazioni della legge regionale. È pura illusione; è fantasia la delibera 2014 che ha ricevuto parere favorevole. Noi siamo e rimaniamo contrari istituzione Parco. Non si voleva appesantire con ulteriori vincoli la vita dei residenti. Ci solo le legislazioni vigenti. Quale concezione si vuole avere della Laguna? I pescatori hanno diritto di accedere? C’è da chiedersi se si voleva la Laguna con tutele e come Parco era cosa illusoria”.
Saverio Centenaro esprime le sue perplessità sul punto 2 del provvedimento di revoca (Giunta, Consiglio o Commissione) e chiede un approfondimento con l’istituzione di un gruppo misto (tecnici e consiglieri) per indicazioni concrete su come deve essere gestita la Laguna”.
La seduta termina alle 16.40.
Francesco Liparulo
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