mercoledì 11 novembre 2015

La presidente del Consiglio Comunale di Venezia esige il “rispetto”

LA MAGGIORANZA DEL SINDACO BRUGNARO
IMPONE LE REGOLE DI PRASSI AI CONSIGLIERI
Sessione straordinaria il 5 novembre 2015 del Consiglio Comunale di Venezia nella Sala delle riunioni consiliari di Mestre per la trattazione di proposte di deliberazioni che hanno già ottenuto il parere favorevole delle Commissioni consiliari e altre proposte inerenti allo Sviluppo del Patrimonio, all’urbanistica e all’ambiente tra cui la costruzione di una Piastra con torre a destinazione commerciale e ricettivo a Marghera. All’ordine del giorno ci sono anche in esame le mozioni presentate dai consiglieri, già esaminate dalle stesse Commissioni, di cui molte riguardano le Linee programmatiche presentate dal sindaco nella precedente seduta consiliare del 29 ottobre 2015.
Alle 15.40 la dott.ssa Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio, dopo aver chiesto l’esposizione del numero legale che è di 33 presenti, inizia la seduta invitando i consiglieri a esprimere con un voto unico il loro parere per n. 2 delibere, secondo la regola di prassi per le ipotesi di deliberazione che hanno ottenuto parere favorevole all’unanimità nelle commissioni, cioè ad approvare l’allegato A che riguarda le proposte di deliberazione P.D. n. 2015.561 e P.D. n. 2015.526, di cui la prima è la variante n. 15 per l’adeguamento della viabilità di collegamento tra via dell’Elettricità e la S.R.11, e la seconda la variante n.4 al Piano degli Interventi in merito alle tipologie e categorie di edifici che non richiedono cambio d’uso per la ricettività alberghiera e agli edifici esistenti nelle zone agricole della Terraferma, per le quali non sono giunte osservazioni ai competenti uffici tecnici comunali.
Le ipotesi di delibere sono state discusse nella V Commissione il 2 novembre 2015 alle ore 13:45 presso Mestre - Uffici Comunali Viale Ancona (Ex Carbonifera).
La presidente apre la votazione e all’esposizione risultano 34 presenti, 26 votanti ed 8 astenuti che determinano l’approvazione dell’allegato A.
Alle 15.45 si invita Davide Scano per un suo intervento: “Semplicemente, avevo chiesto la parola - dice il portavoce del Movimento 5 Stelle - prima per dire quello che avevo chiesto”.
“Mettere in allegato A - sostiene Andrea Ferrazzi (PD) - significa escludere la discussione, è stata una leggerezza”.
La Presidente dice : “La prassi è questa”.
Il sindaco Brugnaro interviene alle 15.50: “La cosa che non ho capito, perché vi siete astenuti per l’allegato A, se si era già d’accordo all’unanimità?”.
“Ci siamo astenuti - risponde Ferrazzi - perché porre un voto per 2 delibere, l’abbiamo detto che era una “leggerezza” in quanto un consigliere può cambiare idea. Il punto è che oggi siamo in Consiglio e discutiamo delle questioni proposte”.
“Eravamo tutti d’accordo in Commissione - afferma Maika Canton (Boraso Civica popolare) - è strumentalizzazione per apparire davanti alla stampa”.
“Volevo riprendere una terminologia - dice Giovanni Giusto (Liga Veneta Lega Nord Padania) - la leggerezza degli uffici, non ammetto che viene detto “con leggerezza”. Quando in Commissione il suo rappresentante l’ha fatto passare, la leggerezza è vostra, è problema vostro, mettetevi d’accordo”.
“Confermo quanto detto dal capogruppo Ferrazzi - afferma Monica Sambo (PD) - ci sono altri temi all’ordine del giorno che possono interessare i giornalisti. Può accadere che un consigliere non voti. Questione di buon senso modificare una prassi; se un consigliere cambia idea o un consigliere non ha potuto partecipare alla Commissione, possa votare diversamente.
Alle 15.55 interviene Nicola Pellicani (Lista civica F. Casson sindaco): “Moderiamoci tutti, per rispondere al sindaco non è questione solo di forma ma di impostare la centralità del Consiglio. È strumentale la polemica”.
“Meno male - afferma Luigi Berugnaro - che c’è questa maggioranza. Noi, lo faccio notare, abbiamo votato a favore ed è passata la delibera, grazie a 24 consiglieri che hanno votato a favore”.
Alle 15.56 prende la parola Bruno Lazzaro (PD): “Sono stato io a chiedere a Giusto l’allegato A. l’allegato A si è sempre votato uno alla volta , è polemica sterile; sono già passati 20 minuti, se votare sì o votare no. Io personalmente non intervengo mai, ma a un certo punto mi sto stancando parlare del nulla come adesso”.
La Presidente afferma: “ Ferrazzi, manca di rispetto in qualsiasi modo”.
Alle 15.58 Ferrazzi risponde: “Io, presidente, non le ho mai mancato di rispetto. Se c’è qualcuno che ha voluto fare forzatura strumentalizzata, se ne assume la responsabilità. Abbiamo posto una questione di principio. Lazzaro ci aveva assicurato. Negli altri consigli si votava uno alla volta. È lei che è sempre indisponente”.
“Apro votazione - dice la Presidente - immediata eseguibilità. Chiedo esposizione: “33 presenti, votanti 33, favorevoli 33, contrari 0, astenuti 0, non votanti 0. Approvato!”.
Qual è il problema?
La democrazia procedurale entra in crisi quando nella società circolano tensioni che lacerano le coscienze delle persone. Una democrazia marcatamente procedurale finisce per attribuire riconoscimento ai poteri forti di fatto.
La regola della maggioranza, il principio maggioritario non assolutizzato, significa decidere senza la garanzia di contenuti. Nel pensiero politico contemporaneo, cioè nelle attuali liberal democrazie, prevale l’idea di trovare le regole di giustizia, le regole del gioco che consentono la convergenza degli interessi, come se il buon comportamento seguisse l’aver tracciato le procedure giuste.
Francesco Liparulo - Venezia







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