AL CENTRO TEMATICHE DEL SOCIALE
“Le elezioni parlamentari - ha detto Giorgio Napolitano - sono per eccellenza il momento della politica”. Gli Italiani vogliono una vera politica per affrontare la crisi. Il Capo dello Stato manifesta la sua preoccupazione per la coesione sociale, l’equilibrio democratico e la convivenza civile. Per il Presidente della Repubblica occorrono “impellenti scelte di riforma strutturale e stimolo della crescita”. Si tratta di “riconoscere come problemi di tutti quelli che preoccupano le famiglie in difficoltà, quelli che nei giovani suscitano, per effetto della precarietà e incertezza, pesanti interrogativi per il futuro”.
“La mia scelta di salire in politica - ha detto Mario Monti – è stata molto sofferta. Ho pensato che sarei stato più utile al Paese realizzando le riforme di cui esso ha bisogno, e quindi esercitando un ruolo politico attivo. Quando sono entrato A Palazzo Chigi – ha sostenuto l’ex rettore della Bocconi – l’Italia era sull’orlo del baratro. Non c’era molto tempo per decidere come tappare le falle. Lo abbiamo fatto con il consenso dei partiti, quegli stessi che ora ci criticano”
Mario Monti guida una compagine, costituita dalla lista “Scelta civica”, dall'UDC di Casini e da FLI di Fini. Scelta civica “raccoglie forze nuove della società civile (provenienti anche da PD e PDL) che si sono impegnate per rinnovare l’Italia. Unione di Centro e Futuro e libertà esistono già come partiti ed hanno avuto il merito di intuire e denunciare prima di altri la crisi del sistema bipolare, un sistema caratterizzato da un altissimo tasso di scontro personale al limite della brutalità che ha dato scarsissimi risultati al Paese”.
La coalizione “con MONTI per l’Italia”, formata da cittadini che credono nei valori della persona umana e della sua libertà, si rivolge a tutti gli elettori che vogliono mantenere nel tempo presente i valori del popolo italiano che hanno ispirato tutti coloro che ci hanno preceduti nell’amore verso la nostra Patria, resa una e indivisibile da coloro che seppero offrire anche la loro vita per il bene di tutti.
Ogni cittadino ha il diritto di essere rispettato, anche se disabile o senza possibilità di lavorare, in quanto persona e soggetto di diritto che possiede dei diritti dovuti dalla sua necessità di esistere in libertà, nell’ambito di una società civile. Il voto a Monti e all’UDC che sostiene il senatore “in modo coordinato sullo stesso progetto”, con una maggiore attenzione alle politiche sociali alle necessità dei meno abbienti, è indispensabile per una legislazione di riforme necessarie a dare speranza ai giovani e sicurezza alle famiglie impaurire per la povertà dilagante.
Per Casini, leader dell'Udc, occorre disporre di uomini politici coesi nella loro ferma compattezza per guidare l’Italia con un "Centro dinamico di forze" costituito da persone che credono a un Progetto per il Paese, aperto alla società civile e alle sue forze sociali per cambiare l'Italia. Si tratta di "rilanciare la crescita e lo sviluppo anche con l'abbassamento della pressione fiscale. La prima condizione è quella di limitare le fasce di evasione, operare ulteriori riduzioni alla spesa pubblica, passando dai tagli lineari a quelli selettivi come ha già fatto Monti. Dobbiamo riuscire a dare ossigeno alle imprese e alle famiglie e abbassare le imposte per le assunzioni dei lavoratori che hanno meno di trent'anni".
“Noi saremo il cuore e l’anima popolare della nuova classe dirigente – sostiene l’onorevole Antonio De Poli, segretario regionale dell’Udc in Veneto e numero 2 al Senato della lista “con MONTI per L’Italia”. Siamo stati noi dell’Udc a imporre un cambiamento e L’Udc è il pilastro fondante della coalizione a sostegno di Monti”. De Poli ritiene essenziale “alleggerire il peso fiscale sulle famiglie che vivono nel disagio economico e sociale e investire sulle politiche sociali. Il dirigente dell’Udc chiede “un voto responsabile” per i candidati dell’Udc alla Camera per dare alla politica un “volto umano”, cioè fare approvare in Parlamento leggi miranti a realizzare cose concrete a sostegno delle famiglie e dei giovani.
L’Udc costituisce il fondamento, l’anima della coalizione in quanto è costituito di testimoni del popolo che si sono sempre distinti per le tematiche della famiglia e per i diritti degli immigrati. “Dobbiamo incominciare a ragionare per unire - ha sostenuto Casini - perché ho paura di una politica che esaspera le paure e instilla veleni. Compito della politica è di guidare il Paese”. Si tratta di ragionare sui “problemi umani complessi” e affrontarli utilizzando il metodo della “concertazione”, cioè “mettersi insieme e non combattersi l’uno contro l’altro. Il leader dell'Udc è sostenitore delle politiche favorevoli ai lavoratori immigrati e ritiene che la cittadinanza sia maturazione comune, valore, senso di appartenenza morale. Il tema della cittadinanza non è eludibile e riguarda il 6,5% della popolazione italiana. I conti previdenziali salterebbero senza gli immigrati e le fabbriche si fermerebbero senza di loro. Sono due milioni i lavoratori stranieri in Italia e un milione è iscritto ai sindacati. Circa il 50% sono donne che operano per le famiglie italiane.
La dignità della persona si promuove soprattutto con la cura della famiglia naturale, considerata cellula vitale di ogni società civile. Questa espressione originaria della socialità umana richiede il rispetto del principio di sussidiarietà, inteso come aiuto economico, istituzionale, legislativo offerto alla famiglia. Soltanto la costituzione di una società “a misura di famiglia” può garantirla dalle derive individualiste perché la persona e i suoi bisogni devono essere al centro delle attenzioni delle Autorità politiche.
L'applicazione del principio di sussidiarietà significa che lo Stato non deve togliere alla famiglia quei compiti che essa può svolgere da sola o associata con altre famiglie e deve garantirle il suo sostegno, assicurando l’aiuto di cui ha bisogno per assumere le sue responsabilità. La solidità del nucleo familiare è una risorsa per la qualità della convivenza sociale.
La coalizione di Monti vuole attuare un programma per la prosperità di tutti i cittadini. Sì a Monti. È l'uomo giusto per risolvere la questione sociale italiana. Ha un carisma già riconosciuto in Europa e all'estero. È il politico che si fa rispettare perché sa quello che dice e dimostra di essere in grado di attuare quello che dice. La compagine che lo sostiene dimostra di essere coesa nell’azione e trasparente ai cittadini che vogliono dare la loro fiducia a chi ha già salvato le finanze dello Stato ed è in grado di aiutare imprese e famiglie ad uscire dalla recessione.
Francesco Liparulo - Venezia
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