PRETESA DEL DIRITTO POSITIVO
CONTRO LA LEGGE NATURALE
CONTRO LA LEGGE NATURALE
Lo Stato tedesco di Hitler è uno Stato di diritto e impone il suo diritto di guerra, il
diritto di internare nei lager, il diritto dello sterminio e del genocidio.
Lo Stato sovietico di Stalin è uno Stato di diritto e impone il suo diritto di internare nei
gulag e il suo diritto di eliminare i nemici politici.
Nel processo di Norimberga viene evocata la coscienza comune dell’umanità per i
criminali della Seconda Guerra Mondiale.
Gli accusati dicono: “Ho obbedito agli ordini”. Il tribunale tiene conto che al di sopra
dell’ottica interna dello Stato nazista, cioè del diritto positivo nazista, c’è il diritto più alto
che è la legge morale, cioè la coscienza che vieta di obbedire agli ordini ingiusti, immorali.
Si assiste al trionfo del diritto naturale sul diritto positivo che pretende di emettere
ordini anche contro la legge naturale, insita nella coscienza di ogni uomo.
La coscienza umana riconosce come male soprattutto quello di uccidere
l’innocente.
Mentre vige questa concezione, si continua nel mondo a praticare il genocidio. In tutte
le culture si ritiene colpa grave uccidere l’innocente, cioè in modo non motivato.
L’assassinio priva l’uomo dell’impulso naturale di continuare nell’esistenza.
Il concetto di genocidio è male grave ed è deduzione della ragione concettuale.
La legge naturale è iscritta nell’essenza umana, è legge morale, cioè è norma di
funzionamento fondato nell’essere che è uomo.
La legge naturale appare come ordine ideale che si riferisce alle azioni umane e
stabilisce la linea di demarcazione tra ciò che è consono alla natura umana e ciò che è in
contrasto.
La legge naturale è principio che disciplina e rende più concreta la divisione: fare il
bene e non fare il male.
Il principio della ragione pratica di fare il bene ed evitare il male è una delle
inclinazioni fondamentali dell’uomo. Le inclinazioni sono preesistenti fin dall’antichità
nella cultura e questa garanzia è di tipo storico-empirico.
La legge positiva deve essere dichiarazione legata in modo contingente alla legge
naturale.
La legge positiva dice ciò che dobbiamo fare e ciò che non dobbiamo fare.
La legge positiva non può andare contro la legge naturale ma muoversi nel solco della
legge naturale. La legge dice che non si può danneggiare l’altro. La legge positiva non può
mai stabilire qualcosa che è contraria alla legge naturale, altrimenti la legge positiva non è
più valida.
Si parla di diritti e doveri dell’uomo come facce di un’unica medaglia in quanto il diritto è
ciò che è dovuto all’uomo in quanto tale, cioè è il suo dovuto ed è dovuto dagli altri come
obbligo.
Il diritto degli altri è mio dovere perché sono obbligato a riconoscere il diritto che
accende in me il dovere.
Il diritto delle persone a non essere assassinate significa dovere degli altri di non
assassinare.
Francesco Liparulo - Venezia
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