martedì 30 gennaio 2018

Il 4 marzo per uno Stato più umano


IL POPOLO ITALIANO VIVE IL DRAMMA
DELL'INDIGENZA E DELLA DISPERAZIONE

Qual è il problema?
L'incubo della disoccupazione affligge "le fasce più deboli" degli Italiani.
L'indigenza è davanti agli occhi di tutti in una comunità dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il denaro viene elargito in abbondanza nelle trasmissioni televisive e la sedicente società civile non riesce nemmeno a dare l'indispensabile a chi ha già dato al Paese tutte le sue energie per la costruzione del bene comune.
Si avverte uno smarrimento di fronte a un futuro pieno di incognite per il dilagare di un potere che non tiene conto della dignità della persona umana e dei suoi bisogni essenziali.
C'è l'esigenza per la società civile di uno Stato più umano che “riconosca e sostenga” la persona umana secondo il principio della sussidiarietà, agevolando lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si conserva nel tempo.
Si tratta di riaffermare e realizzare per la nostra “società attenta ed esigente” i “valori forti” del popolo italiano che sono “dignità della persona che lavora, famiglia, solidarietà, sussidiarietà, economia sociale di mercato” per far fronte all’impoverimento delle famiglie, alla crescente disaffezione verso la politica, al peggioramento delle prospettive di stabilità per il lavoro dei giovani, all’ingiustizia sociale, costituita dall’aumento di ricchezza per pochi e dall’indebitamento crescente per molti.
Occorre generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani e le donne. Francesco Liparulo - Venezia 

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