domenica 29 dicembre 2013

Il linguaggio di verità di un partito della coalizione

SCELTA CIVICA PER L'ITALIA CHIEDE DI
ACCELERARE IL PASSO DELLE RIFORME
"L'efficacia di un partito in una coalizione  - ha detto il senatore Mario Monti in un'intervista pubblicata su Repubblica - dipende sì dalle sue idee, ma anche dalla presenza di persone che siano in grado di trasformare queste idee in azioni concrete di governo".  Il leader di Scelta Civica sostiene che il suo partito "ha incarnato la voglia di un linguaggio di verità, diverso e lontano dalla retorica della vecchia politica, come un'ampia parte del Paese vuole con grande forza. Credo indispensabile accelerare il passo delle riforme, anche economiche. A cominciare dal lavoro, semplificando la normativa, come proponiamo da molti mesi e come chiede ora Renzi". Monti è sempre preoccupato "da un centrodestra attratto dal populismo e da un Partito Democratico  ostaggio di Stefano Fassina e di Susanna Camusso a danno dei lavoratori e ancor più dei disoccupati".
Per Stefania Giannini, segretario politico di Scelta Civica, "manca assolutamente il coraggio di misure per l'aggressione alla spesa pubblica, per quelle politiche che vanno verso la crescita e lo sviluppo che riguardano le liberalizzazioni e le privatizzazioni, tutto ciò che concerne un'amministrazione efficiente a livello degli standard europei".
"Da gennaio - ha detto in Aula  Enrico Zanetti, deputato di Scelta Civica -  ci aspettiamo un cambio di passo quando da parte nostra valuteremo i provvedimenti che questo Governo sottoporrà alla Camera con la responsabilità e la disponibilità di un movimento politico che ha convintamente concorso a consentire alla nascita di questo esecutivo ma anche con l'autonomia di giudizio di un movimento politico che non concorre direttamente alla loro stesura in sede di Consiglio dei Ministri e ne prende atto soltanto in Parlamento".
Oggi occorre vincere il "dispotismo" delle maggioranze parlamentari che, imponendo la loro volontà, non tengono conto del continuo aumento del distacco tra le persone e lo Stato. La regola del numero alle Camere e lo “strapotere della maggioranzasoffoca la democrazia. La decisione politica dipende dal numero, cioè dalla volontà della maggioranza parlamentare. “Contiamo i voti e facciamo decidere ciò che la maggioranza decide”.
Si auspica un diverso rapporto tra individui e corpo politico, un diverso modo di concepire la dignità della persona e la dignità del lavoro, cioè si chiede una maggiore cittadinanza attraverso una maggiore attenzione alla persona e ai suoi bisogni di esistenza.
La società civile è tale se fondata sul rispetto dell’uomo esistenziale e concreto, dei suoi diritti, se è ben salda sulla fede nel progresso interno della vita e della storia del popolo italiano e se si avvale della forza della libertà.
Il popolo è oggi di fronte a un nuovomale” rappresentato dal "democraticismo strisciante": le maggioranze parlamentari manifestano prevaricazione nelle decisioni delle Camere. Il mito della democrazia con il continuo richiamo al “dogma” del “popolo sovrano”, alla sua “volontà” o alla continua determinazione della “legge del numerosoffocano la democrazia.
La società politica italiana ha scelto la democrazia, ha stabilito di reggersi con forma repubblicana e costituirsi in Stato, retto da norme costituzionali. Il popolo italiano, come società politica costituita, cioè come insieme di coscienze personali che, avendo una storia in comune attestata dall’unità del linguaggio, avendo scelto di vivere insieme con giustizia e cultura civica, ha deciso, dopo la Seconda guerra mondiale, di autogovernarsi.
La democrazia è un sistema politico in cui il popolo ha bisogno di testimoni che gli insegnino ad essere autenticamente popolo. Il corpo politico necessita persone che mantengano la tensione morale nella comunità civile, perché ha esigenza di ritrovare la propria identità attraverso l’azione di politici che sappiano promuovere il benessere sociale per tutti.
Il disagio sociale aumenta ogni giorno ed occorre dare fiducia a un Paese in preda all'incubo della disoccupazione. ''La stabilità - ha detto Stefania Giannini, coordinatrice politica di Scelta Civica - è un bene se serve al governo per fare le riforme che consentano di agganciare la ripresa economica e consolidare la sua presenza in Europa. Realizzare queste riforme vuol dire combattere i populismi''.
Si tratta di realizzare un “Programma di cose concrete” miranti ad attuare un piano straordinario per l’occupazione giovanile, a promuovere un piano nazionale per la famiglia con più equità fiscale, a garantire il libero accesso alla Sanità, a sostenere le imprese agricole tutelando il “made in Italy”, a sostenere l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, ad accrescere gli investimenti nella ricerca, ridurre la spesa pubblica, sviluppare la lotta all’evasione, modificare le regole del patto di stabilità, valorizzare il patrimonio paesaggistico, artistico e culturale.
Occorre affrontare con trasparenza le patologie politiche, la diffusione del crimine, la droga, il degrado urbano, la prostituzione, l’inquinamento, l’abbandono della famiglia a se stessa. I valori spirituali del popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e promuovere un futuro per la nostra società civile.
Francesco Liparulo - Venezia

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