venerdì 6 dicembre 2013

Italiani a confronto in Scelta Civica

TENERE LA BARRA DRITTA
AL RICHIAMO DELLE SIRENE

I politici e gli aderenti a Scelta Civica hanno deciso nell'Assemblea Nazionale del 15 e 16 novembre di ripartire "con qualche elemento di chiarezza in più" per attuare i programmi derivanti dalla "eredità - ha affermato il deputato Renato Balduzzi - del Governo Monti e l'Agenda che prende il nome dall'ex premier". Si tratta di perseguire gli scopi politici di Scelta Civica secondo lo Statuto.
"Scelta Civica è un movimento politico - art.2 dello Statuto dell'Associazione "SC" - fondato sui principi di democraticità e partecipazione che ha come scopo il rinnovamento e il rilancio del sistema politico, sociale ed economico dell'Italia. L'attività e l'organizzazione di SC sono regolati dallo Statuto, dal Codice Etico e dai regolamenti di SC".
Monti ha esortato tutti i parlamentari e aderenti a "SC": “Non si ceda alla tentazione del ‘richiamo della foresta’, tornando a raggrupparsi con i propri simili. Sarebbe certo la via meno ardua, la più rassicurante sul piano dell'identità di ciascuno. Ma sarebbe - temo - una via sterile. E non in linea con l'impegno preso da chi ha deciso, liberamente, di battersi per il progetto di Scelta Civica”.
Il movimento politico Scelta civica vuole svolgere un'azione dinamica per riscattare le forme di vita quotidiana con l'apertura del singolo cittadino all'altro, cioè all'apertura di un mondo intersoggettivo, formando una coscienza collettiva e sociale identificando i bisogni reali con i desideri umani. Al primo posto c'è la famiglia quale società naturale, luogo dello sviluppo della persona e dell'incontro con l'altro dove amore significa dare e ricevere e non vedere la famiglia solo come aspetto economico. La società civile deve essere intesa come "dialogo e comunicazione della vita buona".
Qual è il problema?
Le attuali liberal democrazie devono fare i conti con numerose sfide. Si auspica un diverso rapporto fra persona e comunità, cioè un diverso modo di concepire il lavoro. Si vuole una società civile attraverso più attenzione ai bisogni delle persone e non cittadinanza attraverso più mercato. Ci sono scarti tra le concezioni ideali delle liberal democrazie e la condizione socio politica reale del Paese.
Occorre superare i punti deboli del liberalismo in una sintesi più alta, cioè più rispondente al contesto attuale dell'Europa, nel senso di guardare oltre le concezioni della società che oggi sono chiamate social democratiche. I punti deboli del liberalismo sono minore resistenza al relativismo etico che sfida la natura morale del rapporto civile, la piazza pubblica eccessivamente procedurale e l'idea angusta di società aperta e di laicità senza considerare l'etica sociale del popolo. È auspicato il ripensamento del liberalismo in un modo positivo considerando la tradizione del cattolicesimo liberale che chiama all'azione e orienta all'impegno civile. La sintesi delle culture menzionate è intesa come pensiero animatore volto a dirigere l'azione politica.
Lo Stato sarà "veramente liberale" quando non si limiterà a garantire formalmente la libertà di scelta ma quando intervenendo attivamente provvederà a garantire a tutti la reale possibilità della loro libertà. Le tradizioni socio politiche degli Italiani non sono le stesse delle altre nazioni europee. La nostra storia è quella che ci è stata tramandata dai nostri padri che hanno sacrificato anche se stessi per dare all'Italia la possibilità di progredire nell'attuazione del bene comune che deve riversarsi su tutti i cittadini e non essere prerogativa soltanto di alcuni gruppi sociali.
La democrazia è un sistema politico in cui il popolo ha bisogno di testimoni che gli insegnino ad essere autenticamente popolo. Il corpo politico necessita di persone che mantengano la tensione morale nella comunità civile, perché ha esigenza di ritrovare la propria identità attraverso l’azione di politici che sappiano promuovere il benessere sociale per tutti. I valori del popolo italiano tra cui in primo luogo quello della persona e del lavoro devono essere difesi per conservare la nostra identità.
Il movimento politico Scelta civica vuole svolgere un'azione dinamica per riscattare le forme di vita quotidiana con l'apertura del singolo cittadino all'altro, cioè all'apertura di un mondo intersoggettivo, formando una coscienza collettiva e sociale identificando i bisogni reali con i desideri umani. Al primo posto c'è la famiglia quale società naturale, luogo dello sviluppo della persona e dell'incontro con l'altro dove amore significa dare e ricevere e non vedere la famiglia solo come aspetto economico. La società civile deve essere intesa come "dialogo e comunicazione della vita buona".
Non si tratta di aderire a questa o a quella concezione di vita scegliendo legami con questa o quella associazione politica, ma di riaffermare e realizzare per la nostra “società attenta ed esigente” i “valori forti” del popolo italiano che sono “dignità della persona che lavora, famiglia, solidarietà, sussidiarietà, economia sociale di mercato” per far fronte all’impoverimento delle famiglie, alla crescente disaffezione verso la politica, al peggioramento delle prospettive di stabilità per il lavoro dei giovani, all’ingiustizia sociale, costituita dall’aumento di ricchezza per pochi e dall’indebitamento crescente per molti. Occorre generare nuove imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato inclusivo per i giovani, le donne e gli immigrati.
L’esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la dignità dell'uomo esistenziale dal suo concepimento fino alla sua morte naturale.
Occorre andare oltre i concetti di libero mercato, la conoscenza e i diritti civili, cioè non basta avere elementi in comune con altre forze politiche come il primato morale della persona, lo stesso stato sociale a tutti, l'unità morale del genere umano e la concezione che le istituzioni sociali sono migliorabili. Si tratta di toccare anche i temi essenziali alla politica come l'autorità, il bene comune e i diritti naturali.
Liparulo Francesco - Venezia

0 commenti: