IL CAMMINO DEL POPOLO
E I SUOI RAPPRESENTANTI
Ci si domanda come è
possibile una comunità civile mondiale
di fronte alla situazione del mondo
presente con tutte le minacce
di degradazione e distruzione.
Il male sembra
ingigantire e trionfare agli occhi di tutti di fronte alle atrocità che
appaiono sugli schermi televisivi. Uno stato di pace non dipende solo dagli
accordi politici, economici, finanziari conclusi dai diplomatici e dagli uomini
di Stato, ma dipenderà anche dalla adesione profonda della coscienza degli
uomini e dalla coerenza delle loro azioni.
La coesione tra le
persone richiede la forza vitale della solidarietà che costituisce l’anima
della società. Si tratta di aprirsi agli altri con generosità, anche a costo
del sacrificio, inteso come dono si sé al servizio degli altri che scaturisce
dal profondo del cuore di ogni persona.
Solo la buona volontà
e una relazione di rispetto da persona a persona e tra persona e comunità può
dare al corpo politico un carattere umano. La dedizione per il bene politico,
intesa come dono di sé gratuito, permette la coesistenza e il dialogo delle
persone che creano una comunità
che si conserva nel tempo, perché la giustizia e la fede nell’uomo
costituiscono la forza che la fanno vivere.
La realizzazione del
compimento della democrazia nell’ordine sociale e politico non è pienamente
soddisfatto con l’esistenza di uomini e donne che vivono nella precarietà e
nell’indigenza perché l’economia è stata fondata sulla produttività del denaro
e l’egoismo di alcuni politici.
La parola democrazia
deve designare un modo di vivere la vita umana e la vita politica. Il governo
deve essere, secondo la dichiarazione di Abraham Lincoln, del popolo, da parte del popolo e
per il popolo.
Si tratta di acquisire
una vera cittadinanza per tutte le persone che vivono sul territorio nazionale,
cioè ragionare sui “problemi umani complessi e affrontarli utilizzando il
metodo della “concertazione” che significa “mettersi insieme” per risolvere i
problemi dei lavoratori, dei giovani e delle famiglie che non riescono ad
arrivare alla fine del mese per il sostentamento dei figli.
L’appello ai liberi e
forti di Don Luigi Sturzo è sempre valido per combattere e difendere nelle
interezza “gli ideali di giustizia e libertà”; per opporsi allo statalismo e
alla demagogia di chi promette tutto per i propri fini.
Gli amministratori del
popolo devono saper ascoltare i propri elettori,
sentire le vibrazioni della
società civile, mostrare le compatibilità presenti
nella comunità tra le varie
richieste contraddittorie.
La loro azione deve valorizzare le dimensioni
locali, agendo a livelli
capillari, senza sfociare nel localismo che è pura
retorica.
Si tratta di creare il benessere per i cittadini.
Le basi della nostra nazione, come entità permanente, sono le
regole immutabili della legge naturale, insite in ogni uomo o donna, la
continuità culturale, la tradizione, la consapevolezza storica, l’amore della
Patria. A questi valori sono ancorati gli Italiani.
Gli elettori italiani, chiamati nelle
prossime elezioni
europee del 25 maggio, vogliono mantenere nel tempo
presente i valori del popolo italiano che hanno ispirato
tutti coloro che ci hanno preceduti nell’amore verso la nostra Patria,
resa una e indivisibile da coloro che seppero offrire anche la loro vita
per il bene di tutti.
europee del 25 maggio, vogliono mantenere nel tempo
presente i valori del popolo italiano che hanno ispirato
tutti coloro che ci hanno preceduti nell’amore verso la nostra Patria,
resa una e indivisibile da coloro che seppero offrire anche la loro vita
per il bene di tutti.
Sì al PPE (Partito Popolare
Europeo) per la salvaguardia dei veri valori
della società italiana: persona,
famiglia, lavoro, solidarietà e sussidiarietà.
Francesco Liparulo - Mestre-Ve
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