IL PARLAMENTO EUROPEO È
DOVE SI DECIDE PER L'ITALIA
Il voto del 25 maggio
per le elezioni europee deciderà nuove politiche per governare la
globalizzazione e permettere alle imprese italiane di affermarsi in Europa e
competere nel mondo.
La scelta di cittadini competenti e motivati da inviare al Parlamento europeo è indispensabile per formare uno schieramento idoneo ad avere peso nelle decisioni delle maggioranze parlamentari, cioè per far approvare leggi europee idonee a far uscire l'Italia dalla crisi economica, finanziaria e sociale che soffoca le famiglie, privandole del sostentamento necessario per una vita dignitosa, e non fornisce posti di lavoro per le nuove generazioni.
La scelta di cittadini competenti e motivati da inviare al Parlamento europeo è indispensabile per formare uno schieramento idoneo ad avere peso nelle decisioni delle maggioranze parlamentari, cioè per far approvare leggi europee idonee a far uscire l'Italia dalla crisi economica, finanziaria e sociale che soffoca le famiglie, privandole del sostentamento necessario per una vita dignitosa, e non fornisce posti di lavoro per le nuove generazioni.
C'è l'esigenza per la società civile di un'Europa che “riconosca e sostenga” il nostro Paese con provvedimenti e
leggi che possano agevolare lo sviluppo di tutte quelle energie delle singole
persone e delle organizzazioni sociali per creare una comunità civile che si
conserva nel tempo. Si tratta di difendere
per la nostra “società attenta ed esigente” i “valori forti”
del popolo italiano che sono “dignità della persona che lavora, famiglia,
solidarietà, sussidiarietà, economia sociale di mercato” per far fronte
all’impoverimento delle famiglie, alla crescente disaffezione verso la
politica, al peggioramento delle prospettive di stabilità per il lavoro dei
giovani e all’ingiustizia sociale che permette a pochi di vivere
nell’abbondanza e a molti di indebitarsi per fronteggiare la “perfida crisi”.
Occorrono leggi europee
per far fronte alla globalizzazione e consentire al nostro Paese di generare nuove
imprese, attrarre nuovi investimenti, dare un valore positivo a
chi fa impresa, riportare al centro il lavoro con un mercato
inclusivo per i giovani, le donne e gli immigrati.
L’esortazione è quella di costruire una società più giusta il cui
centro è la persona che si realizza liberamente, cioè una comunità fondata sul
progresso della vita e sulla forza della libertà in cui sia riconosciuta la
dignità dell'uomo esistenziale dal suo concepimento fino alla sua morte
naturale.
Spetta al Parlamento Europeo mediare tra le necessità funzionali del mercato internazionale e la vita quotidiana delle persone, cioè
promuovere i contenuti valoriali nelle decisioni del Parlamento europeo. La
necessità della ricchezza e la competizione mondiale devono armonizzarsi con i
valori dell’uomo che è soggetto e fine di ogni produzione e benessere sociale.
Lo Stato italiano deve essere sostenuto dalle Istituzioni decisionali europee
per provvedere a migliorare le infrastrutture del nostro Paese, a sostenere la ricerca
scientifica e a regolamentare il mercato globale, producendo normative
finanziarie e creando maggiore equilibrio tra domanda e offerta nell’ambito dell'Eurozona
e nel mondo globalizzato. Si tratta di frenare la povertà dilagante in
Italia e la perdita dei posti di lavoro, garantendo equità sociale ed
eliminando le ingiustizie sociali tra chi ha troppo e chi non ha nemmeno il
necessario per mantenere la famiglia.
La “cellula vitale” della società, la famiglia naturale, costituita
dall’amore di un uomo e una donna che attraverso la procreazione dei loro figli
tramandano i valori del loro popolo, è minacciata dalla pressione degli
interessi utilitaristici che non considerano il valore e la dignità
dell’essere umano. Questa espressione originaria della società umana richiede
il rispetto del principio di sussidiarietà, inteso come aiuto economico,
istituzionale, legislativo offerto alla famiglia. Soltanto la costituzione di
una società “a misura di famiglia” può garantirla dalle
derive individualiste perché la persona e i suoi bisogni devono essere al centro
delle attenzioni delle Autorità politiche.
Si avverte la necessità di formare un Partito Popolare Europeo forte
perché è d'ispirazione democratica, liberale, cristiana e sociale. Si
tratta di contrastare in Europa la politica degli interessi che non tengono
conto dei i valori del popolo italiano.
I valori del nostro Paese tra cui in primo luogo quello della
persona e del lavoro devono essere difesi per conservare la nostra
identità.
La globalizzazione si
governa promuovendo occupazione che dà prosperità, garantendo l'equità
che elimina le ingiustizie sociali e armonizzando la sostenibilità per le
prossime generazioni. Soltanto le Istituzioni del Parlamento europeo possono
aiutare lo Stato italiano per compendiare l'azione degli investitori mondiali
in modo da attrarre i capitali con una giusta ed equa regolamentazione
finanziaria e commerciale in ambito europeo e mondiale per promuovere
occupazione e progresso per tutta la cittadinanza europea, cioè attuare
un'economia sociale di mercato e promuovere la solidarietà e la sussidiarietà.
Si tratta di costituire nel Parlamento
europeo uno schieramento compatto i cui componenti sanno
essere "liberi e forti"
per opporsi agli egoismi e agli interessi dei gruppi capitalistici e
finanziari, cioè sanno valorizzare le singole nazioni europee con la promozione
di leggi europee che possano facilitare la produzione e la commercializzazione
dei prodotti europei nel mercato mondiale.
Voto
Partito Popolare Europeo.
Francesco Liparulo - Mestre-Ve
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