IL
25 APRILE È UNA FESTA
DI
RICORDI E DI PROMESSE
"La Resistenza, l'impegno per
riconquistare all'Italia libertà e indipendenza, fu nel suo insieme un grande moto civile e ideale. Ma fu
innanzitutto - ha detto Giorgio Napolitano - popolo in armi, mobilitazione coraggiosa di cittadini,
giovani e giovanissimi, che si ribellavano all'oppressione straniera, di
italiani che uscivano dalle dure vicende della guerra fascista e riprendevano
le armi per la causa della liberazione dell'Italia e dell'Europa dal
totalitarismo e dal dominio tedesco.
Purtroppo l'Europa e le sue istituzioni hanno dovuto negli ultimi anni
affrontare una crisi finanziaria, economica e sociale da cui ancora faticano a
uscire, e una conseguente crisi di fiducia che mette a
rischio il lungimirante processo di integrazione avviato all'indomani della
seconda guerra mondiale".
Il cittadino esige la
libertà di partecipazione politica. Nella piazza pubblica è meno
sentita la resistenza del relativismo etico, tramandato dalla Rivoluzione
francese. Il rapporto civile diventa anche rapporto morale. Il popolo,
esercitando il suo diritto naturale e inalienabile all’autonomia e
all’autogoverno, si pone come sorgente di autorità dal basso e come fondamento
di politica democratica. Il diritto di comandare è del popolo che ne trasmette
l’esercizio per partecipazione ai governanti.
“Valorizziamo quel che ci unisce come nazione - ha detto il Presidente della Repubblica italiana - e ci impegna come Stato unitario di fronte ai problemi e
alle sfide che ci attendono”.
L'attuale momento storico europeo è segnato dal dualismo Stato – mercato e
dalla mescolanza di neoliberalismo e di socialismo democratico. Di fronte allo
Stato e al mercato sta l’individuo, sottoposto alle decisioni del potere
economico e del potere politico.
Le attuali democrazie devono fare i conti con
le sfide del mondo globalizzato . Si auspica un diverso rapporto tra
individui e società civile, un diverso modo di concepire la dignità della
persona e la dignità del suo lavoro, cioè si chiede una maggiore
cittadinanza attraverso una maggiore attenzione alla persona e ai suoi
bisogni di esistenza.
La razionalizzazione morale dell'agire politico deve fondarsi sulla giustizia, la legge e la reciproca amicizia.
Si tratta di sforzarsi per applicare le strutture politiche al servizio del
bene comune e della dignità della persona.
L'attività politica deve basarsi sui bisogni più intimi della vita
delle persone e dell’esigenza della pace
sociale, dell’amore, delle energie morali e spirituali. Occorre agire nella
comunicazione e utilizzare mezzi morali per essere liberi.
Il compito politico della società è un compito di civilizzazione e
di cultura che si propone di aiutare i cittadini
ad essere liberi. Questo compito è morale perché ha lo scopo di migliorare le
condizioni della vita quotidiana. I mezzi devono essere proporzionati e
appropriati al fine del corpo politico che è la giustizia e la libertà.
Lo slogan degli aderenti al Partito Popolare Europeo è “forte per
i cittadini”.
La virtù della fortezza è il mezzo per il conseguimento dei fondamenti della vita della società. Si tratta di essere saldi nell'adesione al bene comune che deve riversarsi su tutti i cittadini, cioè sostenere e affrontare con pazienza, sofferenza e generosità le ingiustizie politiche ed economiche. L’uso della forza spirituale è regola di condotta per coloro che vogliono vivere conformemente alla dignità della persona umana.
La virtù della fortezza è il mezzo per il conseguimento dei fondamenti della vita della società. Si tratta di essere saldi nell'adesione al bene comune che deve riversarsi su tutti i cittadini, cioè sostenere e affrontare con pazienza, sofferenza e generosità le ingiustizie politiche ed economiche. L’uso della forza spirituale è regola di condotta per coloro che vogliono vivere conformemente alla dignità della persona umana.
I valori spirituali del
popolo italiano devono essere difesi e tramandati per conservare la nostra identità e
promuovere un futuro per la nostra società civile.
I “valori forti” sono
la dignità della persona che lavora, la famiglia, la solidarietà, la
sussidiarietà e l’economia sociale di mercato.
Francesco Liparulo -
Venezia
0 commenti:
Posta un commento