sabato 18 luglio 2015

L'opposizione a Venezia è capeggiata dal senatore Casson

11 CONSIGLIERI PRONTI PER SOSTENERE
L'IRRUENZA DELLA COMPAGINE DI BRUGNARO

Il 16 luglio 2015 dibattito acceso nella Sala consiliare di Ca' Loredan dove 25 consiglieri dello schieramento di Brugnaro rispondono con una serie di "no" a tutti gli interventi dell'opposizione che trova di fronte un sbarramento come "muro insormontabile", costituito da una maggioranza decisa a "governare" con fermezza e a non dar spazio alle legittime istanze dei rappresentanti del corpo politico veneziano che ha votato PD, Casson e il grillino Davide Scano.
Brugnaro appare come il novello "re sole", "la giunta sono io" - sostiene l'amministratore comunale - e il suo "governo" si impone con nuove regole e decisioni immediate, volte a risolvere, una volta per tutte, il degrado urbano e le inadempienze dei suoi predecessori, sordi e ciechi alle istanze cittadine e alle scene impietose di una città, investita da milioni di turisti in un contesto di urbanizzazione che esige risposte per far fronte alle ingerenze delle lobby e ai molteplici interessi di una globalizzazione finanziaria ed economica che impone la chiusura delle piccole attività commerciali e il sostegno dei grandi centri commerciali.
I Veneziani hanno il loro "primo cittadino" che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica" in grado di gestire la complessa struttura comunale instaurando "un nuovo patto fiduciario tra i 3.300 dipendenti e la sua amministrazione". Il neo sindaco "fai da te" apre un orizzonte amministrativo foriero di incognite per le sue iniziative inaspettate.

Francesco Liparulo - Venezia

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