giovedì 30 luglio 2015

Debiti e sforamento nell'amministrazione comunale veneziana

L'ASSESSORE AL BILANCIO MICHELE ZUIN
AFFRONTA IL MACIGNO DEI CONTI COMUNALI

I consiglieri della VIII Commissione Consiliare (bilancio, bilancio partecipativo, economato finanza e tributi), convocata venerdì 24 luglio 2015 nella la saletta consiliare di Ca' Farsetti, per l'esame della proposta di deliberazione n. 423 del 9/7/2015, ascoltano l'assessore Michele  Zuin che rende noto uno sforamento da parte della precedente amministrazione che ammonta a 62 milioni di euro, rispetto alla cifra di 18.661.000 euro fissata dal Patto di Stabilità, che si somma ai debiti, ai mutui e al sostegno del sistema Casinò.
Si tratta di "un macigno da affrontare - esplicita Zuin - ed è un problema rispetto alle "entrate e uscite".
"Il Comune non onora il contratto con i suoi dipendenti - afferma la sindacalista Chiara Sabatini della RSU - e molti dipendenti comunali che percepiscono circa 1.100 euro netti perdono 200 euro" per rimediare alla situazione catastrofica dei conti.
L'assessore sostiene che "la Giunta non è insensibile alla richiesta dei dipendenti di Comune. I soldi non ci sono e bisogna cercarli".
"Non si vede coraggio - sostiene il consigliere Davide Scano, capogruppo del Movimento 5 Stelle - per rivoltare la macchina comunale come un calzino; temo che tirando a campare no si andrà "altrove". Occorre creare un nuovo patto fiduciario. Ci vuole coraggio nelle scelte con la riorganizzazione degli incarichi. Si usano i soldi dell'Imposta di Soggiorno per coprire la perdita del sistema Casinò. La finalità della "Casa da gioco" deve essere quella stabilita dalla legge, cioè sopperire alle superiori esigenze della città. Le cose si invertono ed è il Comune che sostiene la casa da gioco".
La politica dei "piccoli passi" è quella di mettere in equilibrio il bilancio. Si tratta di "spalmare - sostiene il Direttore Piero Dei Rossi - "tutti i debiti" nei prossimi anni".
Il "buon padre di famiglia" dell'amministrazione comunale che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica" sarà in grado di gestire la complessa struttura comunale instaurando "un nuovo patto fiduciario tra i 3.300 dipendenti e la sua amministrazione"?

Francesco Liparulo - Venezia






 

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