venerdì 31 luglio 2015

Venezia approva l'assestamento del "Bilancio Zappalorto"

IL NEO SINDACO RIMANE "SORDO"
ALLE ISTANZE DEI MENO ABBIENTI

Sessione Straordinaria per il Consiglio Comunale il 30 luglio 2015 in Ca' Loredan per il Bilancio di previsione, approvato il 29 maggio 2015 dal Commissario Zappalorto; verifica degli equilibri generali di bilancio e assestamento generale.
Alle 16.26 l'assessore Michele Zuin, invitato dalla Presidente Ermelinda Damiano, illustra la proposta di deliberazione PD 423/2015, datata 9 luglio 2015.
Si tratta per l'assessore al Bilancio di una verifica dell'equilibrio di bilancio, un assestamento, anticipato a luglio. La Giunta intende allocare alcune risorse in maniera diversa dal Commissario. "Il Bilancio di previsione è stato approvato da Zappalorto - sostiene Zuin - e nel momento in cui si chiede integrativo per dipendenti comunali o altre cose, il problema è che i soldi non ci sono. C'è impegno del sindaco con i sindacati per soluzioni possibili per il fondo integrativo. Le finanze sono quelle che sono e per primo mettere in sicurezza il bilancio. Fare verità, conti a disposizione di tutti per la partenza. Questa è la situazione in cui ci troviamo. Ci vuole forte senso di responsabilità da parte di tutti. Non è il nostro bilancio".
Nicola Pellicani (lista Casson) afferma: "Sono passate poche settimane dal vostro insediamento, francamente mi aspettavo un assestamento con più coraggio, avete preso pari pari il bilancio di previsione del commissario prefettizio, lo avete riproposto senza prospettive e progetti per il futuro e con i tagli al sociale. Un progetto integrativo per i vigili: faremo poca strada. Occorre riformulare la manovra per dare prospettiva alla città. La nostra non è un'opposizione pregiudiziale, siamo una sinistra di governo, non faremo opposizione demagogica, noi andiamo al merito e nel merito vogliamo agire. Grazie".
Davide Scano del Movimento 5 Stelle dice: "Si sarebbe potuto fare molto di più. In campagna elettorale è stato promesso molto. La situazione è gravissima. Fa molto male ai cittadini che lei signor sindaco si è fatto accompagnare da uno dei responsabili che hanno condotto l'amministrazione al disastro.
"Non è delibera tecnica questa - sostiene Andrea Ferrazzi (PD) - è delibera tecnica di cui questa amministrazione si assume la responsabilità politica. La questione dell'assestamento è atto politico forte. Non c'è nessun si intervento sulle Partecipate se non quello per il Casinò. La questione dei dipendenti del Comune, cioè dei lavoratori è atto politico;  non si vive con 900 euro al mese. Chi lavora deve poter vivere dignitosamente".
Alle 17.16 replica Zuin: "Questione tempo. Il 29 giugno in carica e il 9 luglio per decidere in 20 giorni. È disonestà se qualcuno mi dice che avrei dovuto approntare un Piano e mettere in equilibrio il bilancio. Persone che hanno grosse responsabilità. Avete gestito questo Comune nella precedente amministrazione. Cosa è stato fatto in 20 anni?".
 Alle 17.42 il sindaco interviene: "Sono d'accordo nel rivedere la macchina comunale. In 5 settimane non sono riuscito a vedere tutto".
 Il Consiglio Comunale non approva i sub - emendamenti dell'opposizione.
 Alle 19,47 il consigliere Davide Scano afferma: "Ci sono emergenze. Ci sono categorie su cui si incide troppo con la manovra di bilancio. Maggiore equità e maggiore coraggio. Lavoriamo tutti insieme nella stessa direzione. La cifra del Nuovo Consiglio Comunale, molto alta, elevata: il voto è 4+, il + per incoraggiamento.
 La Presidente prende parola: "36 presenti, 36 votanti, 26 favorevoli, 10 contrari, il Consiglio approva". 
 Il nuovo sindaco si impone con nuove regole e decisioni immediate, volte a risolvere, una volta per tutte, il degrado urbano e le inadempienze dei suoi predecessori. Il "buon padre di famiglia" dell'amministrazione comunale, che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica", sarà in grado di gestire la complessa struttura comunale instaurando "un nuovo patto fiduciario tra i 3.300 dipendenti e la sua amministrazione e "governare" Venezia?
Francesco Liparulo - Venezia

giovedì 30 luglio 2015

La Municipalità di Mestre contro la delibera della Giunta Brugnaro

L'ASSESSORE MICHELE ZUIN NON CONVINCE
LA VOTAZIONE CONSILIARE NON È A FAVORE

Il Consiglio di Municipalità di Mestre Carpenedo si riunisce alle 19.12 del 28 luglio in Ca' Collalto per un Parere relativo alla proposta di deliberazione PD 423/2015 del 9 luglio avente ad oggetto: "Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2015 - verifica degli equilibri generali di bilancio ed assestamento generale".
L'assess...
ore al Bilancio Miche Zuin è presente ed è invitato ad esporre la proposta della Giunta Brugnaro.
"Delibera prevista da Enti Locali - dice Zuin - verifica equilibrio bilancio, assestamento, di solito, fine anno e adesso anticipata a luglio. Si tratta di allocare risorse in maniera diversa dal Commissario (Zappalorto). Ben poco rimane nel bilancio da spendere. Il nostro punto di vista è Turismo e sicurezza. Il Bilancio di previsione è stato approvato da Zappalorto. Nel momento in cui si chiede integrativo per dipendenti comunali o altre cose, il problema è che i soldi non ci sono. C'è impegno del sindaco con i sindacati per soluzioni possibili per il fondo integrativo. Le finanze sono quelle che sono e per primo mettere in sicurezza il bilancio. Fare verità, conti a disposizione di tutti per la partenza. Questa è la situazione in cui ci troviamo. Ci vuole forte senso di responsabilità da parte di tutti. Non è il nostro bilancio. Sia chiaro a tutti qual è la base di partenza, non è rosea. Nel 2015 non c'è taglio sul sociale. Sono a disposizione".
Il consigliere Da Lio Nicola (PD) (maggioranza nella Municipalità di Mestre Carpenedo) esprime parere sfavorevole alla proposta presentata dalla Giunta Brugnaro per le penalizzazioni su fasce più deboli e sul sociale.
"Non ho molto altro da dire - sostiene l'assessore - la delibera viene emendata. L'emendamento è una cosa, la delibera è un'altra cosa. Voi fate il vostro lavoro di opposizione a chi ha emanatro la delibera. Questo è quello che abbiamo trovato. Rispetto la critica".
La consigliera Di Lella Monica ( Forza Italia) chiede 5 minuti di sospensione.
Il lavoro consiliare è ripreso alle 20.43 per redigere l'emendamento della Municipalità.
La consigliera Di Lella propone alcune correzioni al testo dell'emendamento tra cui quella di lasciare parere favorevole al Bilancio.
Il consigliere dell'Esecutivo Municipale, Marra Antonino (Lista Casson), delegato a Welfare, Gruppi Anziani, Politiche Abitative e Sanità, afferma: " Confermo parere positivo al contrario delibera, cioè proposta di parere contrario a quella proposta da Amministrazione Comunale. Il voto favorevole è contro il Bilancio".
27 consiglieri votano e n. 18 sono favorevoli.

Francesco Liparulo - Venezia
 
 
 
 
 
 

1^ Riunione della II Commissione Consiliare in Ca' Farsetti

BRUGNARO GARANTISCE LA SICUREZZA
IMPONENDO A TUTTI I VIGILI LA PISTOLA

La "Sala Giunta Piccola" di Ca' Farsetti il 28 luglio 2015 ospita alle 10.45 i consiglieri della II Commissione Consiliare (polizia locale, sicurezza urbana, parchi, decoro, protezione civile) alla presenza dell'assessore Giorgio d'Este (sicurezza, polizia municipale, protezione civile) e la partecipazione del Comandante Generale Dott. Marco Agostini, comandante generale ad interim della Polizia Municipale.
Il Dott. Enrico Gavagnin, presidente della II Commissione, legge l'ordine del giorno "Esame della proposta di deliberazione n.430 del 16/07/2015: Modifiche al Regolamento Organico del Corpo di Polizia Minicipale di Venezia" ed invita Marco Agostini ad illustrare il suo emendamento al Regolamento per consentire a tutti i vigili di portare una pistola. "In giunta abbiamo cambiato il regolamento ha detto il sindaco Luigi Brugnaro il 17 luglio - e abolito l’obiezione di coscienza. Pensate che metà vigili non hanno la pistola e non possono fare il servizio di piantone e di notte. Assurdo. Adesso tutti dovranno portare l’arma".
"Non si è sentito parlare di un Piano di Riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale per dare sicurezza sostanziale ai cittadini - sostiene Nicola Pellicani (Lista civica Casson) - e poi, qual è la politica di riorganizzazione per fare delle modifiche e avere più vigili per strada e non negli uffici? Non vedo necessità di armare tutti i vigili ed occorre puntare su un coordinamento delle Forze di Polizia nel territorio".
"L'arma è presupposto - afferma l'assessore Giorgio d'Este - per mettere il Corpo di polizia in condizione di operare".
"Una cosa è avere vigili in giro - sostiene la consigliera Sara Visman del Movimento 5 Stelle - che guardano il territorio, un'altra cosa avere super eroi. Quanto costa tutto questo?".
"Il costo dell'operazione - afferma il Comandante Agostini - è di 17.750 euro".
Per comprare le pistole i soldi si trovano. Si tratta del "1° atto di questa amministrazione".
Non aspettare i prossimi "spot propagandistici " del neo sindaco, ma occorre essere protesi per una reale attuazione sul territorio della rivoluzione nonviolenta di Beppe Grillo che mira a scardinare la vecchia politica degli interessi e ripristinare la democrazia partecipativa, prevista dalla Costituzione vigente, ritenuta indispensabile per riportare i cittadini ad essere protagonisti della loro storia e della loro esistenza.

Francesco Liparulo - Venezia
 
 
 
 
 
 
 

2^ Riunione di Commissioni Consiliari Congiunte in Ca' Loredan

SITUAZIONI DI CRITICITÀ NEL BILANCIO DI PREVISIONE
I due assessori, Simone Venturini per la Coesione sociale e Michele Zuin per il Bilancio, nella riunione congiunta della VIII, III e X Commissione Consiliare, presieduta da Rocco Fiano il 27 luglio, non convincono la minoranza, per il mantenimento dei tagli decisi dalla precedente amministrazione. L'assestamento di bilancio proposto dalla Giunta Brugnaro solleva dubbi e perplessità per i dipendenti comunali meno fortunati e per i servizi sociali, colpiti il 29 maggio 2015 dal Bilancio "lacrime e sangue" del Comune per il 2015 lasciato dal Commissario Zappalorto.
"Non possiamo stare tranquilli - sostengono i consiglieri della minoranza - e non c'è la volontà di fare chiarezza sulle strategie attuate dalle precedenti amministrazioni".
Credo necessario - afferma il consigliere Alessandro Scarpa della maggioranza - indirizzare al governo del Paese una richiesta di modifica dei meccanismi che regolano il Patto di Stabilità. Occorre puntare su un alleggerimento delle sanzioni per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini".
Davide Scano del Movimento 5 Stelle chiede chiarimenti all'assessore Zuin perché ritiene "improprio" dare un "premio aggiuntivo" al Casinò quando si parla di un Bilancio "lacrime e sangue".
Per Zuin non si tratta di premio perché la Casa da Gioco non è in una situazione florida; si tratta di situazione di perdita e si è trovato un modo diverso da quello fatto dal Commissario.
I conti sono in sicurezza per l'assessore Zuin e alla cittadinanza che soffre viene detto che Venezia è considerata un Comune virtuoso e può ottenere risorse fresche per la città metropolitana.

Francesco Liparulo - Venezia

Il "grillino" Davide Scano chiede più coraggio alla Giunta Brugnaro

I CONTI SONO UN PROBLEMA PER IL NEO
ASSESSORE AL BILANCIO MICHELE ZUIN

L'assessore Miche Zuin rende noto il 24 luglio 2015 ai consiglieri della VIII Commissione Consiliare lo sforamento da parte della precedente amministrazione che ammonta a 62 milioni di euro, rispetto alla cifra di 18.661.000 euro fissata dal Patto di Stabilità, che si somma ai debiti, ai mutui e al sostegno del sistema Casinò.
Si tra
tta di "un macigno da affrontare - esplicita Zuin - ed è un problema rispetto alle "entrate e uscite".
"Il Comune non onora il contratto con i suoi dipendenti - afferma la sindacalista Chiara Sabatini della RSU - e molti dipendenti comunali che percepiscono circa 1.100 euro netti perdono 200 euro" per rimediare alla situazione catastrofica dei conti.
L'assessore sostiene che "la Giunta non è insensibile alla richiesta dei dipendenti di Comune. I soldi non ci sono e bisogna cercarli".
"Non si vede coraggio - sostiene il consigliere Davide Scano, capogruppo del Movimento 5 Stelle - per rivoltare la macchina comunale come un calzino; temo che tirando a campare no si andrà "altrove". Occorre creare un nuovo patto fiduciario. Ci vuole coraggio nelle scelte con la riorganizzazione degli incarichi. Si usano i soldi dell'Imposta di Soggiorno per coprire la perdita del sistema Casinò. La finalità della "Casa da gioco" deve essere quella stabilita dalla legge, cioè sopperire alle superiori esigenze della città. Le cose si invertono ed è il Comune che sostiene la casa da gioco".
La politica dei "piccoli passi" è quella di mettere in equilibrio il bilancio. Si tratta di "spalmare - sostiene il Direttore Piero Dei Rossi - tutti i debiti nei prossimi anni".
Il "buon padre di famiglia" dell'amministrazione comunale che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica" sarà in grado di gestire la complessa struttura comunale instaurando "un nuovo patto fiduciario tra i 3.300 dipendenti e la sua amministrazione"?

Francesco Liparulo - Venezia

Debiti e sforamento nell'amministrazione comunale veneziana

L'ASSESSORE AL BILANCIO MICHELE ZUIN
AFFRONTA IL MACIGNO DEI CONTI COMUNALI

I consiglieri della VIII Commissione Consiliare (bilancio, bilancio partecipativo, economato finanza e tributi), convocata venerdì 24 luglio 2015 nella la saletta consiliare di Ca' Farsetti, per l'esame della proposta di deliberazione n. 423 del 9/7/2015, ascoltano l'assessore Michele  Zuin che rende noto uno sforamento da parte della precedente amministrazione che ammonta a 62 milioni di euro, rispetto alla cifra di 18.661.000 euro fissata dal Patto di Stabilità, che si somma ai debiti, ai mutui e al sostegno del sistema Casinò.
Si tratta di "un macigno da affrontare - esplicita Zuin - ed è un problema rispetto alle "entrate e uscite".
"Il Comune non onora il contratto con i suoi dipendenti - afferma la sindacalista Chiara Sabatini della RSU - e molti dipendenti comunali che percepiscono circa 1.100 euro netti perdono 200 euro" per rimediare alla situazione catastrofica dei conti.
L'assessore sostiene che "la Giunta non è insensibile alla richiesta dei dipendenti di Comune. I soldi non ci sono e bisogna cercarli".
"Non si vede coraggio - sostiene il consigliere Davide Scano, capogruppo del Movimento 5 Stelle - per rivoltare la macchina comunale come un calzino; temo che tirando a campare no si andrà "altrove". Occorre creare un nuovo patto fiduciario. Ci vuole coraggio nelle scelte con la riorganizzazione degli incarichi. Si usano i soldi dell'Imposta di Soggiorno per coprire la perdita del sistema Casinò. La finalità della "Casa da gioco" deve essere quella stabilita dalla legge, cioè sopperire alle superiori esigenze della città. Le cose si invertono ed è il Comune che sostiene la casa da gioco".
La politica dei "piccoli passi" è quella di mettere in equilibrio il bilancio. Si tratta di "spalmare - sostiene il Direttore Piero Dei Rossi - "tutti i debiti" nei prossimi anni".
Il "buon padre di famiglia" dell'amministrazione comunale che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica" sarà in grado di gestire la complessa struttura comunale instaurando "un nuovo patto fiduciario tra i 3.300 dipendenti e la sua amministrazione"?

Francesco Liparulo - Venezia






 

Il PD rispetta gli accordi nella Municipalità di Mestre Carpenedo

PRESIDENZA COMMISSIONE PIÙ IMPORTANTE
PER L' OPPOSIZIONE DI CENTRODESTRA

"In Via Palazzo - si evince dal quotidiano "la Nuova di Venezia e Mestre" del 22 luglio - le opposizioni di centrodestra, ha ricordato il presidente Vincenzo Conte, hanno ottenuto la presidenza della Commissione più importante (Bilancio, Urbanistica e Mobilità) che dovrebbe essere presieduta da Monica Di Lella (la candidata di Brugnaro) e due vicepresidenze".
Alle 17.50 del 22 luglio si riuniscono in Mestre, a Palazzo Ca' Collalto, la IV e V Commissione Consiliare di Municipalità, presiedute da Vincenzo Conte, per l'elezione dei Presidenti e Vice Presidenti.
Prima di procedere alle votazioni, il presidente dà lettura di un "Comunicato Stampa" e ai consiglieri presenti vengono comunicati i nomi dei Presidenti e Vice Presidenti delle 11 Commissioni consiliari di Ca' Farsetti: 9 Commissioni saranno presiedute dalla maggioranza e soltanto 2 dalle minoranze con l'esclusione del Movimento 5 Stelle che ottiene soltanto la Vice Presidenza della VI Commissione per la consigliera Elena La Rocca "Attività Culturali, Politiche Culturali, Cittadinanza delle Donne - Pari Opportunità, Promozione della Città, Turismo".
La presidenza della IV Commissione "Lavori Pubblici, Edilizia Scolastica, Ambiente, Bonifiche, Verde Pubblico, Turismo, Decoro, Patrimonio, Regolamenti e Convenzioni" è assunta con voto palese da Luigi D'Adamo (PD). La Vice Presidenza è assunta da Anna Ballarin (PD). Alle 18.00 un'interruzione per una "riunione di maggioranza".
Alle 18. 25 si propone di eleggere Monica di Lella ( Forza Italia) per la V Commissione "Urbanistica, Edilizia Privata, Mobilità, Viabilità, Toponomastica, Bilancio". I consiglieri decidono di votare per scrutinio segreto. Nicola Da Lio (PD) chiede un'interruzione di 5 minuti a cui si unisce anche l'opposizione.
La consigliera Monica Di Lella ottiene soltanto 7 voti su 15.
Maggioranza e opposizione sono soddisfatte dell'esito delle votazioni.
Il mancato "ruolo istituzionale per i Cinque Stelle in Consiglio comunale" compatta i "grillini" ad essere più determinanti nella loro azione politica "senza finire nella brace o nella padella", e a sostenere con efficacia le istanze della cittadinanza per vincere il degrado urbano e per riportare il lavoro nelle città della terraferma veneziana.
Francesco Liparulo - Venezia
 
 
 
 
 
 

Voto segreto nella Municipalità di Mestre Carpenedo

ELETTI PRESIDENTI E VICE PRESIDENTI
PER LE COMMISSIONI CONSILIARI I - II - III

Il Partito Democratico, maggioranza nel Consiglio di Municipaltà, si compatta il 20 luglio con l'elezione, a voto palese, di Simona Sannicolò (PD) e Gabriele Fumai (PD), rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Commissione I "Welfare, Gruppi Anziani, Politiche abitative, Sanità, Politiche di Genere e Politiche Giovanili".
Votazione per
scrutinio segreto nelle successive elezioni:
- Giorgio Boato (PD) e Patrizia Peretti ( Lista Francesca Zaccariotto) sono eletti rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Commissione II "Scuola, Politiche Educative e Culturali, Sistema Bibliotecario Municipale";
- Lorenzo Visentin (PD) e Riccardo Brunello (Lega Nord - Liga Veneta Padania), eletti per la III Commissione "Attività ludico - ricreative, Assegnazioni Palestre, Impianti Sportivi, Tradizioni Popolari, Tempo Libero, Associazionismo, Commercio ed Attività Produttive".
Nel Consiglio di Municipalità non vi è alcun consigliere del Movimento 5 Stelle che ha ottenuto il 31 maggio n.15.348 voti nel Comune di Venezia e 5.086 voti nella Municipalità di Mestre Carpenedo. Nell'urna manca la rappresentatività pari a 12,78% dell'elettorato della Municipalità.
La "maggioranza" del Partito democratico nella territorialità della terraferma deve sostenere la sparuta "minoranza" consiliare in Ca' Loredan costituita da soli 3 consiglieri comunali che si uniscono ai 5 di Casson e ai 3 del Movimento Cinque Stelle.
Si tratta di criticità politiche che alimentano interrogativi nella cittadinanza veneziana desiderosa di far uscire il Comune dalla situazione di indebitamento causata dalle precedenti amministrazioni
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Francesco Liparulo - Venezia

sabato 18 luglio 2015

L'opposizione a Venezia è capeggiata dal senatore Casson

11 CONSIGLIERI PRONTI PER SOSTENERE
L'IRRUENZA DELLA COMPAGINE DI BRUGNARO

Il 16 luglio 2015 dibattito acceso nella Sala consiliare di Ca' Loredan dove 25 consiglieri dello schieramento di Brugnaro rispondono con una serie di "no" a tutti gli interventi dell'opposizione che trova di fronte un sbarramento come "muro insormontabile", costituito da una maggioranza decisa a "governare" con fermezza e a non dar spazio alle legittime istanze dei rappresentanti del corpo politico veneziano che ha votato PD, Casson e il grillino Davide Scano.
Brugnaro appare come il novello "re sole", "la giunta sono io" - sostiene l'amministratore comunale - e il suo "governo" si impone con nuove regole e decisioni immediate, volte a risolvere, una volta per tutte, il degrado urbano e le inadempienze dei suoi predecessori, sordi e ciechi alle istanze cittadine e alle scene impietose di una città, investita da milioni di turisti in un contesto di urbanizzazione che esige risposte per far fronte alle ingerenze delle lobby e ai molteplici interessi di una globalizzazione finanziaria ed economica che impone la chiusura delle piccole attività commerciali e il sostegno dei grandi centri commerciali.
I Veneziani hanno il loro "primo cittadino" che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica" in grado di gestire la complessa struttura comunale instaurando "un nuovo patto fiduciario tra i 3.300 dipendenti e la sua amministrazione". Il neo sindaco "fai da te" apre un orizzonte amministrativo foriero di incognite per le sue iniziative inaspettate.

Francesco Liparulo - Venezia

Consiglio comunale veneziano del 16 luglio 2015

ESORDIO BRILLANTE E PROPOSITIVO 
DEL   MOVIMENTO   CINQUE    STELLE

"Bocciate le mozioni Casson e Cinque Stelle. Via alle commissioni, Brugnaro zittisce i grillini sulla questione tornado" - si evince dal quotidiano "la Nuova di Venezia e Mestre" - e il bibattito a Ca' Loredan è noto a tutti i lettori.
L'irruenza personale del "gestore" dell'amministrazione pubblica lascia allibite e perplesse le "principianti" consigliere m5s Sara Visman ed Elena La Rocca che hanno "illustrato" le loro mozioni rispettivamente per "ripristinare lo striscione solidale con il pm Nicola Di Matteo e i magistrati minacciati dalla mafia" e per "devolvere i 20 mila euro stanziati per i fuochi del Redentore in terraferma e gettoni di presenza alle popolazioni colpite dal tornado in Riviera". 
Il sindaco "bacchetta" le consigliere grilline al loro esordio dell'attività del nuovo Consiglio comunale che osano chiedere un impegno più fattivo per combattere la mafia e per aiutare la popolazione veneta colpita dal tornado dell' 8 luglio che si è abbattuto in modo funesto e devastante sul territorio adiacente a quello di Venezia. 
"Impietosi" ed "autoritari" gli interventi dei rappresentanti della "maggioranza" consiliare per stroncare la "minoranza", capeggiata dal senatore Casson che sostiene ed appoggia, con i consiglieri schierati al suo fianco, le giovani esordienti m5s che hanno interpellato il sindaco per una maggiore attenzione alle istanze e ai bisogni della cittadinanza.

Francesco Liparulo - Venezia

giovedì 2 luglio 2015

Una nuova amministrazione per Venezia

RE SOLE DICEVA: "LO STATO SONO IO"
IL NUOVO SINDACO DICE: "LA GIUNTA SONO IO"

"Comincia l'era del sindaco Luigi Brugnaro - si evince dalla prima pagina di "la Nuova di Venezia e Mestre - e oggi, 2 luglio 2015 alle ore 15, è convocato a Ca' Loredan il primo consiglio comunale. Ci sarà anche Felice Casson".
Hans Kelsen, giurista tedesco nato nel 1881 a Praga, naturalizzato americano e morto nel 1973 a Berkeley, ritiene che l’uomo non può andare al di dell’esperienza del conoscere, cioè la realtà esiste solo nella conoscenza umana, nel senso che è relativa al soggetto conoscente. In alcune sue opere viene descritta la differenza tra assolutismo politico, cioè l’autocrazia, e la democrazia. Lo scrittore sostiene che l’autocrazia sia quella di Luigi XIV che affermava: “L’état c’est moi”, cioè lo Stato si incarna e si identifica nel sovrano del Seicento che si riteneva sottoposto soltanto a Dio.
Nella democrazia, secondo lo scrittore, si dice: “L’état siamo noi”, cioè  la totalità politica che forma la società civile è lo Stato. Kelsen ritiene che ci sia da un lato un’affinità tra democrazia e relativismo politico. Dal pensiero del giurista si evince quanto segue: “, dove i cittadini sono relativi di fronte alle scelte di valori e verità assolute, si sottopongono a regole di maggioranza”.
Kelsen sostiene la democrazia esclusivamente procedurale. La democrazia procedurale è intesa da tutti come un insieme di regole che stabiliscono chi è autorizzato a prendere le decisioni collettive e con quali procedure. Questa concezione lascia impliciti i presupposti della democrazia, come governo dal basso e suffragio universale, lascia impliciti i valori e i fini ma lascia imprecisati i contenuti.
Le regole non stabiliscono il reale contenuto delle decisioni, cioè che cosa è giusto e che cosa è insoddisfacente. Una democrazia procedurale sarebbe aperta a ogni contenuto e comporta la neutralizzazione pubblica dei valori.
La democrazia procedurale entra in crisi quando nella società circolano tensioni che lacerano le coscienze delle persone. Una democrazia marcatamente procedurale finisce per attribuire riconoscimento ai poteri forti di fatto.
I Veneziani hanno il loro "primo cittadino" che si autodefinisce "imprenditore indipendente dalla politica", ma per vincere si è servito dei politici del territorio che hanno portato la cittadinanza alla sofferenza con la chiusura di tanti rappresentanti della piccola e media industria, dell'artigianato locale e dei commercianti del centro abitato lagunare e della terraferma.

Francesco Liparulo - Venezia