domenica 14 agosto 2016

L’elettorato italiano vota NO al Referendum

L’ITALICUM E LA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE 

DANNO IL GOVERNO A UNA MINORANZA POLITICA

“Il referendum costituzionale che andremo a votare questo ottobre è un referendum confermativo, e questo significa che non ci sarà quorum: non c’è bisogno di una soglia minima di votanti. A vincere il referendum sarà semplicemente l’opzione più votata tra “sì” e “no” alla conferma della legge.

L’attuale governo pretende di cambiare la Costituzione modificando profondamente il volto della Repubblica, stravolgendo la democrazia rappresentativa e concentrando il potere nelle mani del governo stesso”.
Qual è il problema?

“La legge elettorale n. 52 del 2015 (c.d. Italicum), aumenta in proporzione il peso del partito che ha – grazie al premio elettorale conseguito per poter formare il Governo – la maggioranza alla Camera. Viene introdotta la “clausola di supremazia statale”: si è previsto che su proposta del Governo la legge statale possa intervenire anche in materie di competenza esclusiva delle Regioni”.
Oggi il controllo dell'autorità politica è diventato un problema perché chi è investito di potere tenta di sfuggire il controllo ed evitare la trasparenza. Il potere politico difficilmente accetta il controllo dal basso, cioè dalla società politica.
L’autorità dei parlamentari sale dal basso e non può essere assoluta perché deve tener conto delle istanze che provengono dai cittadini.
La cellula vitale della società è la famiglia e lo Stato non può disinteressarsi come ha fatto con gli ultimi governi interessati al risparmio imposto dall’Europa togliendo a chi ha appena i mezzi per vivere e risparmiando i detentori di poltrone e di benefici pubblici.
C’è un basso tasso di natività in Italia perché non si promuove un’agevolazione di tipo fiscale ed economico per i nuclei familiari.
La società politica deve perpetuare se stessa ed occorre introdurre più profondamente i criteri di solidarietà e sussidiarietà. Soltanto la sussidiarietà, cioè la possibilità di permettere alle famiglie di trovare i giusti rimedi ai loro bisogni, può evitare le derive di tipo corporativistico e la formazione delle "lobby" che fanno eleggere deputati per i loro interessi e non per il bene di tutti i cittadini.
Occorre vincere la globalizzazione con un governo della globalizzazione economica e finanziaria, cioè attuare una economia sociale di mercato in modo che su tutti posa riversarsi il Bene comune.
Non farsi abbindolare dal canto delle sirene renziane!
CONTRO LA LEGGE ELETTORALE "ITALICUM"
Francesco Liparulo - Venezia

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