martedì 16 agosto 2016

Il dialogo sereno dirime le incomprensioni

MERCANTI DELL’OCCIDENTE E DELL’ORIENTE
“L’arabo – sostiene Filelfo – ha detto il vero. Le cose adesso sono cambiate perché il coimperatore Giovanni VIII, avendo appoggiato un pretendente al sultanato contro l’attuale imperatore ottomano, ha suscitato le sue ire. Il prestigio di Manuele II è crollato. 
Gli Ottomani hanno scatenato una grande offensiva che si ritorce contro i traffici commerciali nel Mediterraneo Orientale e nel Mar Pontico. I pirati si sono scatenati per abbordare le navi. L’ invocazione del Profeta serve solo a coprire la loro avidità di ricchezza”.

“Anche l’arabo aveva paura di loro e diceva: <>.
“Le conversazioni con il mercante – incalza Marco – hanno eliminato i miei pregiudizi su Maometto”.
“Soltanto il dialogo sereno – sostiene l’ambasciatore - tra due uomini di diversa cultura può dirimere le incomprensioni che nascono dalla diffidenza e dall’ignoranza. Gli uomini dell’Oriente non sono diversi da noi. La loro completa dedizione al Dio di Abramo appare incomprensibile a chi non ha approfondito il Corano. 
Il Profeta Maometto ha il merito di aver combattuto l’idolatria e di aver fatto conoscere agli Arabi del deserto che c’è un solo Dio. Nel Libro che parla della sua rivelazione, Gesù di Nazareth è l’Inviato da Dio nato dalla Vergine Maria. L’Onnipotente si è servito e si serve di un mercante a cui è stato rivelato di essere il più grande e l’ultimo dei profeti senza togliere nulla al Verbo di Dio”.

“Il mercante arabo mi diceva che al Profeta è stato rivelato: <>. Sosteneva che gli è stato ordinato di dire: << O gente della Scrittura. Venite a una parola comune: di non adorare se non Iddio…Crediamo in Dio e a ciò che è stato mandato dall’alto ad Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e Tribù, e a ciò che hanno ricevuto dal loro Signore Mosè, Gesù e i Profeti; non facciamo differenza fra nessuno di essi, e siamo interamente dediti a Lui… Ognuno ha la sua direzione verso cui si rivolge. Voi dirigetevi a gara verso le buone azioni: che dovunque vi troviate Iddio, vi riunirà tutti assieme. Egli è onnipotente>>".
“Questo è sorprendente – esclama ser Filelfo - e non viene capito dagli uomini dell’Occidente e dell’Oriente. Il Corano esorta tutti i Credenti alle buone azioni perché Iddio è il Signore di tutta l’Umanità”.
“Se i popoli dell’Est e dell’Ovest - sostiene Francesco - orientano la loro attività su dei libri sapienziali che ammettono una comune origine degli uomini, vi si potrebbero trovare dei punti condivisi per 
vivere meglio nel rispetto reciproco”.

“La strada maestra – sostiene Filelfo - è la verginità di Maria, ritenuta l’unica donna che abbia partorito un figlio senza conoscere l’intervento di un uomo. Il Profeta Isaia in nome di Dio rivela il parto dell’Emmanuele da una Vergine. L’apostolo Matteo rivela nel suo Vangelo che Gesù di Nazareth è l’Emmanuele. L’apostolo Luca scrive nel suo Vangelo che alla vergine Maria è annunciato il concepimento di un figlio e lei risponde: <>".
“L’arabo – interviene Marco – mi raccontava che nel Corano è rivelato: << O Maria. Iddio ti dà la lieta novella di un Verbo da Lui. Il suo nome sarà Gesù figlio di Maria… Parola di Verità>>.
“E cosa ti ha detto ancora?”.
“Al profeta Maometto – sosteneva il mercante – è stato rivelato di ricordare Nel nome di Dio Clemente e Misericordioso ciò che Maria ha risposto all’inviato del Signore: <>”.

“I dottori delle Sacre Scritture - sostiene ser Filelfo - non approfondiscono il carattere divino dell’evento e non chiariscono il motivo di questa verginità. La procreazione di un uomo al di fuori della normale relazione di maschio e femmina è un evento che trascende l’umanità ed entra nel novero del mistero e del sacro. Questo avvenimento deve avere uno scopo che va ricercato nel frutto del parto di Maria. Il Figlio della Vergine, pur essendo un vero uomo, manifesta una personalità che si riscontra nelle sue opere e nelle parole: << Non sono venuto per abolire la Legge e i Profeti… Io sono la Via, la Vita e la Verità>>. 
Nessun uomo ha mai proferito sulla terra queste parole. I sapienti dovrebbero riflettere su ciò che manifesta il Figlio della Vergine. Tutti gli uomini hanno cercato e cercano una via per conoscere la verità della loro vita e non si rendono conto che uno di loro ha manifestato di essere la Verità”.

“Ci sono tante vie nel mondo – sostiene Marco – e tanti uomini che sostengono di dire la verità, ma nessuno, al di fuori del figlio di Maria, ha mai detto di essere la Vita. Penso che la confusione nasca proprio dal fatto che gli uomini non sono concordi sul significato della vita, cioè sulla sua origine, sulla sua motivazione e sul suo scopo”.
“Ogni uomo – dice Francesco – è inserito in una società, riceve gli ammaestramenti dai suoi genitori ed è sottoposto alle leggi della sua città. La diversità dei costumi e le contrastanti opinioni non consentono di avere una concezione unica sulle cose più importanti della vita”.
“È vero – afferma l’inviato imperiale – che ci sono tante opinioni. La loro diversità nasconde una essenzialità unica, cioè l’uomo è una persona, dotata di pensiero e di libertà, che si esprime attraverso la parola e gli atti concreti. Questa essenzialità ha un unico fondamento di verità. Ognuno vuole vivere e cercare la strada per affermare la propria umanità che si corrobora nelle relazioni umane senza mai giungere, nel tempo presente, a una sua pienezza”.
“I pirati – afferma Marco - dicono di essere seguaci del Profeta e credono di essere autorizzati all’arrembaggio delle navi dei cristiani”.
“È soltanto un pretesto. Il tuo amico arabo ti ha detto quello che è scritto nel Corano ed ha condannato le loro azioni alla luce della rivelazione. Anche i cristiani praticano la pirateria nel Mediterraneo Occidentale. Questo dimostra che la religione non c’entra con le azioni dei pirati. I loro delitti sono condannati dal Vangelo”.
“L’Occidente - afferma Marco – ha paura dell’Islam”.
“È vero – risponde ser Filelfo – e questo non dipende dalla rivelazione fatta al Profeta. L’Islam è la dedizione completa a Dio, annunziata e richiesta da Maometo al popolo arabo. È parola rivelata a un uomo da Allah attraverso l’angelo Gabriele. Anche noi cristiani crediamo nell’Annunciazione fatta alla Vergine dall’arcangelo Gabriele e non abbiamo alcun dubbio sulla veridicità della Sacra Scrittura rivelata agli apostoli da Gesù. Tutto quello che viene da Dio è santo. Anche il Corano è parola che chiama alla conversione all’unico e vero Dio di tutti gli uomini. L’umiltà e la grandezza di Maometto fino ad oggi non è stata capita dall’Occidente perché si confonde la fede dei credenti con il potere dei più forti. Anche la popolazione araba, costituita dalle tribù del deserto, pur avendo avuto il dono di un grande Profeta, prediletto da Dio, è stata sottomessa e conquistata dai guerrieri dell’Asia che si erano convertiti all’Islam”.
Francesco Liparulo - Venezia
P.S. Brano tratto da “MERCANTI VENEZIANI A COSTANTINOPOLI” di Francesco Liparulo galeaveneta.blogspot.com

0 commenti: