domenica 21 agosto 2016

La politica "renziana" senza i valori del popolo

DECISIONI PER LA CONVERGENZA DEGLI INTERESSI

NON SODDISFANO  I  BISOGNI  DELLA  CITTADINANZA
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la mancata indicizzazione delle pensioni in vigore dal 2012. "Uno che guida un Paese - ha detto Matteo Renzi su Rai1 in un intervento a "L'Arena" - non può aver paura, va avanti ai cittadini e dice:"questa è la legge, questa è la sentenza, questa è una soluzione". Gli esclusi, oltre un milione di pensionati, non riceveranno nulla.

Anche la Scuola: "Caro Premier - scrive la professoressa Ada Fiore, già candidata per le recenti Regionali in Puglia - la buona scuola doveva essere un altro genere di lotta, ma sta diventando qualcosa che non appartiene al mondo degli insegnanti e nemmeno al mondo della scuola. Una buona scuola non è quella che crea scuole di serie A e di serie B".

Qual è il problema?

La regola della maggioranza, il principio maggioritario non assolutizzato, significa decidere senza la garanzia di contenuti. Con il relativismo morale esistono nuclei indisponibili al confronto per alcuni diritti fondamentali dell’uomo. C’è controversia nelle nostre società.
Nel pensiero politico contemporaneo, cioè nelle attuali liberal democrazie, prevale l’idea di trovare le regole di giustizia, le regole del gioco che consentono la convergenza degli interessi, come se il buon comportamento seguisse l’aver tracciato le procedure giuste.
Il bilanciamento dei poteri nelle liberal democrazie significa che c’è da un lato un pessimismo antropologico e dall’altro un ottimismo misurato nelle capacità della ragione di poter dominare la realtà. L’esperienza insegna che il potere cerca di bilanciarsi e tende a prevaricare, cioè chiede per sé ciò che spetta agli altri.

I rappresentanti eletti dal popolo non tengono conto della coscienza delle persone, l’unica idonea a stabilire ciò che è giusto o ingiusto, cioè la morale dei cittadini a cui lo Stato riconosce la cittadinanza.


La cittadinanza è pienezza dei diritti civili, politici e sociali da parte dei cittadini, cioè il loro modo di essere, il loro status e il loro rapporto con lo Stato.

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