mercoledì 9 marzo 2016

Sindaco metropolitano cerca un giurista per farsi valere

CONTENZIOSO CON LA REGIONE VENETO
IMPEDISCE IL DECOLLO DEL NUOVO ENTE 

Il Consiglio della Città Metropolitana di Venezia, convocato il 29 febbraio 2016 in Venezia a Palazzo Ca’ Corner, San Marco 2662, ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio 2016.
Luigi Brugnaro apre la discussione.

Per il sindaco metropolitano la “Legge Delrio è scritta male; si è lasciato quasi aperta la porta a possibili dissidi tra Regioni e Città Metropolitane per alcune deleghe che sono fondamentali per la Città Metropolitana”. Brugnaro vuole “non finire nelle diatribe”. “Stiamo cercando un giurista - va affermando da alcuni mesi il sindaco di Venezia - per proposte al Governo e allo Stato. Non escludo ricorsi per danni causati dalla situazione tecnica. Non sono un giurista ma sono obbligato a difendere la Città Metropolitana. Occorre chiarire. La legge è fatta male. È la volta buona perché Venezia Metropolitana voglia fare sentire la sua voce”.

“Essere concreti - dice alle 16.30 il consigliere Giovanni Battista Mestriner, sindaco del Comune di Scorzé - difendere i diritti e le prerogative della città Metropolitana di Venezia, se giuridicamente sostenibili; occorrerebbe mandare avanti quello esistente, altrimenti restano forme di situazione difficile che comporterebbe problemi. Risolviamo i problemi che ci sono, manteniamo fermo il punto se  giuridicamente sostenibile. Si dovrebbe studiare il comportamento della Città Metropolitana salvaguardando l’economia”.

“La questione - afferma il consigliere Nicola Pellicani - è il carattere politico, l’istituzione non eletta dai cittadini. Le altre città metropolitane, come hanno fatto? Il sindaco metropolitano, acquisita questa funzione e c’è contenzioso con la Regione Veneto?Le potenzialità che possiamo avere, fare discorso su disponibilità economica, abbiamo bisogno di personale per affrontare la situazione. Ci vuole un decreto del governo che deve trovare funzioni ma anche personale; non siamo per provocare ma per dar forma a questo nuovo organismo. Rivolgersi a qualche avvocato per un sano al fine di sbloccare la cosa. Non sento prendere responsabilità. Se non mi danno deleghe non posso operare, non mi sento tutelato per niente”.

“Non posso darmi poteri che non ho - sostiene Brugnaro - e, siccome ci sono situazioni ferme; credo che la città sta già funzionando però non ancora bene per queste deleghe fondamentali. Cercare un giurista, credo ci sia un problema processuale. La legge la si poteva fare meglio. Noi siamo qua. Siamo qui in 20 e non posso pensare di non avere titolo”.

“Passerei al 2° punto - dice Brugnaro - che è il bilancio di quest’anno”.

“Servono delegati che lavorino sul territorio - afferma Andrea Ferrazzi (PD) - per vedere lo stato di attuazione degli investimenti, i lavori per i cittadini. Occorre un lavoro di approfondimento per la Città Metropolitana, nata da poco, e tutti insieme porre mano per costruirla. Voto di astensione che è voto di fiducia e disponibilità per costruire anche i passaggi successivi strategici e territoriali”.

Nicola Pellicani (Lista Casson) afferma: “Voto astensione con spirito di collaborazione”.

”Per sostenere questo bilancio - dice alle 16.51 Giorgia Pea, consigliere del Comune di Venezia -  votiamo compatti a favore per lavoro svolto. La Regione ci possa sostenere sul Piano Strategico. Senza deleghe è difficile il compito dei consiglieri per la redazione di questo Piano importantissimo per la Città Metropolitana, confidando che la Regione arrivi a giusto consiglio”.

Il Bilancio viene messo ai voti. I presenti sono in 12.
10 FAVOREVOLI E 2 ASTENUTI.
Alle 16.48 termina la seduta.

Francesco Liparulo - Venezia

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